CESTISTICA AP: Festus 14, Ruberti, Mc Ginn 14, Grossi 3, Di Silvestro 11, Negrini 19, Cesarini ne, Nanni G.6, Nanni F.2,Quondamatteo 7.All. Carducci
FALCONARA: Conte 18, Bellesi 19, Oprandi 23, Quarchioni 10, Caraceni 11, Vaccaro, Sabbatini 4, Pergolini, Riciputi 6,Ciarallo 12. All. Reggiani
ARBITRI: Barcaccia e Jualè

ASCOLI PICENO – Piove sul bagnato in casa Cestistica. Dopo la brutta prestazione esterna della giornata scorsa, un altro ko (70-90) contro il Falconara, stavolta al PalaBasket, fa drizzare i capelli alla già arrabbiata dirigenza biancoazzurra. Ma la ‘pioggia sul bagnato’ non è solo un modo di dire: infatti, la sfida è stata a rischio fino all’ultimo per colpa delle infiltrazioni di acqua nel tetto della palestra di via Spalvieri accumulate nei giorni scorsi, con gocce che cadevano sul parquet. Per fortuna, ci ha pensato il custode ad asciugare la superficie durante tutta la gara. Per questo la società del patron Fazzini denuncia anche scarsa attenzione del Comune verso il basket cittadino.

La gara. Il Falconara di coach reggiani parte a razzo e chiude il primo quarto a + 15, a dimostrazione di una prima frazione giocata con scarsa concentrazione dai padroni di casa (14-29). Nei secondi 10’, al contrario di quanto ci si aspettasse, persisteva l’incapacità dei locali a trovare un filo di ragionamento in campo e gli ospiti aumentavano il vantaggio a + 18, così da tornare in campo per un secondo tempo di pura cortesia (33-51). Eppure, nell’intervallo, il coach ascolano Carducci aveva ridonato un po’ di logica ai suoi , che tornavano in campo con più concentrazione. Gli ascolani, così, sembravano resuscitare, recuperando nella terza frazione ben 10 punti, grazie ai dinamici Mc Ginn, Di Silvestro ed Egobombawaye, e  portandosi a ruota del Falconare a 5 minuti dalla fine. Qui, un Charles Darwin presente un tribuna avrebbe parlato di ‘involuzionismo’: Ruberti commetteva un fallo seguito da un ‘tecnico’, Grossi ci si metteva con ‘passi’ fischiati in terzo tempo e due facili canestri falliti, e gli altri ignoravano i richiami del coach Carducci, che ha consumato i suoi 3 time out in pochi minuti. Il Falconara, perciò, concludeva la partita sciorinando schemi e duttilità tecnico – tattica come maestri davanti a scolari distratti e senza grinta.

Grande delusione dei dirigenti ascolani che si sono subito riuniti fino a notte inoltrata per analizzare la pessima situazione e studiarne i provvedimenti. Solo più tardi si saprà che il presidente Fazzini ha rinnovato la fiducia al coach, ma ha preteso un suo rapporto per troncare le cause di questa totale debacle.

Lode al Falconara che ha vinto con ben 6 atleti tra il 90 ed il 93, disposti alla grande dal coach Reggiani.


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