ASCOLI PICENO – La città delle Cento Torri, ribattezzata da molti la “città dei cento dossi” è divenuta famosa anche per le numerose rotonde, alcune delle quali sicuramente utili per agevolare lo scorrimento del traffico altre invece totalmente inutili e prive di senso. Tra tutte queste però, quella che desta maggiori disagi per il centro, è sicuramente la storica rotatoria di Piazza Giacomini che, situata tra Lungotronto Bartolomei, via Sacconi e il Ponte di Campo Parignano, rappresenta una vera e propria incognita per gli automobilisti che la percorrono. Infatti l’assenza di segnaletica stradale rende difficile se non impossibile l’interpretazione delle precedenze e nella maggior parte dei casi si verificano situazioni in cui chi si dirige da Lungotronto Bartolomei verso Campo Parignano svolta direttamente sul ponte senza girare intorno alla suddetta rotatoria creando situazioni di pericolo per il traffico.

Il problema era stato portato alla luce dall’associazione “Amici della Bicicletta” già diversi anni fa. Era il 27 novembre 2008 quando l’associazione inviò una lettera all’allora sindaco Piero Celani, all’Ufficio del Traffico del Comune e al Comando dei Vigili Urbani. Oltre ad esporre nel dettaglio le problematiche create dalla rotatoria, suggerivano una bozza di progetto (vedi foto) che imponeva l’obbligo di percorrenza della rotonda normalizzando e rendendo più fluido il traffico. È stato proprio Alessandro Paoletti dell’associazione “Amici della Bicicletta” a spiegarci i motivi che li ha portati ad esporsi in prima persona.

Cosa vi ha spinto a fare un nuovo progetto per la rotatoria?
La nostra associazione si occupa di mobilità e di sicurezza stradale in genere, ecco perché ci siamo interessati più volte alle rotatorie di Ascoli in quanto molte di queste sono state progettate in modo errato. Scrivemmo tempo fa che forse era stata proprio la rotatoria di Piazza Giacomini a dare il cattivo esempio.

In che senso? Avete ricevuto delle lamentele da parte dei cittadini o si sono verificati degli incidenti?
Quando si realizza una rotatoria con una strada tangente non ottieni l’effetto sperato, ovvero il rallentamento di chi vi si immette. Nel caso specifico la situazione è ancora più ingarbugliata in quanto chi proviene da Lungotronto non è obbligato a percorrerla in senso anti-orario provocando così incidenti. Non valgono le precedenze che normalmente si applicano e anche i ciclisti incontrano notevoli difficoltà nell’affrontare la finta rotatoria. Per quanto riguarda le lamentele ne ho raccolte parecchie anche perché abito nella zona.

Nel corso degli anni avete pensato a modifiche al progetto?
La nostra proposta è quello di rendere la rotatoria effettiva, e quindi obbligare chi proviene da Lungotronto Bartolomei di percorrere interamente la rotonda per recarsi verso Campo Parignano. Per quanto riguarda i parcheggi il progetto può essere anche differente da quello presentato.

Qual è stata la risposta dell’allora amministrazione comunale?
Una risposta ufficiale non l’abbiamo mai avuta: ai tempi dell’amministrazione Celani era ormai una prassi non avere risposte. Ebbi però l’occasione di parlarne con l’ingegnere Weldon che allora era responsabile dell’ufficio Traffico, il quale era contrario alla nostra proposta poiché, secondo lui, negli orari di uscita dalle scuole, le auto incolonnate in via Alfieri avrebbero bloccato anche chi proveniva da Lungotronto. La mia replica fu che occorreva invece dissuadere i genitori ad arrivare con le auto a due passi dalla scuola, magari bloccando la via proprio in quegli orari.


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