Intervista del 24 novembre 2011 pubblicata sul numero 898 del nostro settimanale, ogni giovedì in edicola.


ASCOLI PICENO – Ad otto giorni dalla riapertura dalla direttrice Offida – Castel di Lama – Ascoli, il Presidente della Provicia Piero Celani fa il punto su alcuni nodi da sciogliere in relazione ad un’arteria, la Strada Provinciale Mezzina, che da mesi è al centro della cronaca locale.

Presidente, a che punto è lo stato di avanzamento dei lavori?

“Siamo ad un 85-90%. Mancano gli asfalti e le opere di rifinitura relative al rivestimento delle palificate, la profilatura delle scarpate, e le scoline laterali dell’acqua. Se le condizioni meteo miglioreranno potremo procedere in maniera spedita a tal punto da poter pensare di riaprire anche un giorno prima della scadenza, fissata per il 2 dicembre. Anche se ci sono dei nodi da sciogliere con l’impresa, che sembra essere restìa ad eseguire le opere come da progetto, proponendo delle modifiche”.

Ma questi nodi da sciogliere porteranno ad altre chiusure o addirittura ad un posticipo della ripresa della viabilità rispetto alla data del 2 dicembre?

“Le stiamo valutando attentamente in termini economici e di miglioramento della strada stessa, ma in ogni caso questo non influirà sulla ripresa della viabilità”.

In che modo riprenderà la viabilità il 2 dicembre, meteo permettendo?

“In questa prima fase si adopererà la bretella provvisoria, ed il traffico in seguito potrà scorrere anche sul nuovo ponte in corso d’opera, il cui collaudo sarà effettuato nei primi 15 giorni di dicembre. Nel frattempo la viabilità potrà scorrere sul by pass”.

Non si possono negare i disagi registrati.

“Stiamo portando avanti un lavoro con grandi difficoltà ma, allo stesso tempo, con grande impegno. Si è lavorato in presenza di traffico e su un tratto di strada già esistente; una scelta non imputabile alla nostra Amministrazione ma a quelle precedenti. Abbiamo cercato di eliminare i disagi per i cittadini almeno per ridurre il più possibile i giorni di chiusura e, con dati alla mano, posso dimostrarle che, rispetto ai giorni di chiusura previsti nel progetto originario, noi siamo abbondantemente al di sotto; il che significa che il nostro intervento è stato determinante per ridurre i tempi, alleviando così i disagi in cui versano i cittadini che sono stati costretti a percorrere arterie alternative con tutti i rischi ad esse connessi”.

Presidente, i cittadini vogliono risposte certe.

“Al momento del mio insediamento, a luglio 2009, sono stato il primo a prevedere i disagi che ci sarebbero stati. Il progetto originario, valutato positivamente dalle amministrazioni precedenti, approvato e con i lavori già appaltati ad aprile 2009, a me non andava bene, per cui non è giusto che si sollevino polemiche strumentali. E chi le fa conosceva benissimo lo stato dell’arte di un progetto originario che molti comuni hanno approvato, in particolare quello di Offida. Noi abbiamo cercato di riasfaltare le strade comunali laddove abbiamo deviato il traffico, sia nel comune di Appignano che la Collecchio, ed è ovvio che ci siano stati dei problemi di percorribilità. Ma quelle che erano le strade alternative, erano già previste nel progetto prima del mio insediamento. Noi abbiamo addirittura fatto la bretella, nella zona “ex-Conigliera” e non prevista dal progetto originario, proprio con l’obiettivo di alleviare i disagi per la comunità, ma la chiusura era inevitabile perchè è inverosimile pensare di operare un ammodernamento in sede, con tutto quello che questo comporta senza dover chiudere”.

I lavori attualmente sembrano procedere in maniera spedita, ma non è stato sempre cosi: vox populi adducono l’estenuante lentezza operativa, riferita al 2010, al fatto che la Provincia, per un periodo, si sarebbe indebitata con l’impresa appaltatrice (Eurobuilding SpA ndr).

E’ così?

“Mere strumentalizzazioni. Abbiamo avuto delle difficoltà con l’impresa, ma sono riconducibili al fatto che la stessa inizialmente era impegnata in altri cantieri. Quanto alle eventuali difficoltà di pagamento sono da imputare, eventualmente, ai “Patti di Stabilità”. I pagamenti vengono ritardati nel momento in cui si rischia di uscire fuori dal Patto, e chi conosce gli obiettivi dei Patti di Stabilità sa che gli Enti hanno a disposizione una forchetta determinata da entrate ed uscite, e se questa si allarga oltre il dovuto ci sono delle conseguenze. A partire da settembre di ogni anno tutti gli Enti locali, se continuano a pagare nonostante i trasferimenti dallo Stato non siano ancora arrivati, rischiano di essere fuori Patto, e di conseguenza si sospendono i pagamenti, ma solo momentaneamente. La nostra Amministrazione ha il merito di essere intervenuta anche in questo senso, prendendo accordi con le banche affinchè le imprese, che ne hanno necessità, possono essere soddisfatte dalla banca stessa, che ne anticipa i fondi, e con la Provincia come garante”.

Il terzo stralcio?

“Stiamo facendo il progetto esecutivo, la conferenza dei servizi preliminare è stata già fatta ed in questi giorni faremo quella definitiva. Tra l’altro il Comune di Offida, dal punto di vista urbanistico, credo che abbia approvato tutto, compreso la variante urbanistica proposta da noi. Mi auguro di appaltare i lavori già dall’estate prossima, e complessivamente credo non si possa andare sotto i 200 giorni di chiusura”.

Presidente, la Mezzina riaprirà il 2 dicembre?

“Lei me lo chiede oggi che siamo al 24 novembre. Nonostante le ultime 72 ore ci abbiano portato condizioni meteo sfavorevoli, credo di si. Le previsioni dei prossimi giorni sembrano giocare a nostro favore, e se sarà così in 2-3 giorni riusciremo ad asfaltare tutto. I mezzi d’opera sono già pronti”.


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