ASCOLI PICENO –  Riprendono gli appuntamenti di Picenincoro, la rassegna di musica classica, canti sacri e tradizionali, promossa dalla Provincia, con il coordinamento artistico dell’Arcom (Associazione Regionale Cori Marchigiani), dedicata quest’anno, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla figura di San Francesco d’Assisi, patrono della nazione. In programma infatti altre due significative tappe: il 7 a Montedinove e l’ 8 gennaio a Force.

Sabato 7, a Montedinove, alle ore 18.30, si terrà il concerto della “Corale Polifonica “Cento Torri” di Ascoli Piceno. L’evento, inizialmente previsto nel santuario di San Tommaso Becket, a causa di urgenti lavori nella struttura avrà invece luogo nella chiesa di Santa Maria de’ Cellis, situata nel centro storico della cittadina. Il coro “Cento Torri”, sorto nel 1972 e composto da oltre 40 elementi, esegue musica di vario genere: lirica, classica, popolare e folcloristica, gospel e spirituals, ed è stato anche protagonista d’iniziative di carattere musicale e letterario-culturale con l’intento di promuovere il nostro territorio in Italia ed all’estero.

Domenica 8, alle ore 18, nella suggestiva chiesa di San Francesco a Force, si svolgerà una duplice esibizione con la corale “Beata Assunta” di Force e la Corale “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto. Entrambi i gruppi musicali vantano un repertorio d’eccezione. La corale “Beata Assunta” è composta da 17 a 24 elementi, mentre la corale “Riviera delle Palme”, costituita  da 34 componenti, è stata fondata nel 2000 e fin dalla sua nascita esegue canti sulla pace, la fratellanza, contro la guerra e le disuguaglianze sociali. Pregevole la location dell’appuntamento musicale: la chiesa di San Francesco costruita nel 1882 su progetto del celebre architetto Giuseppe Sacconi. La cappella sorge dove un tempo esisteva il Monastero dei frati Francescani nel 1272, ad oggi rimangono la Torre Campanaria e i due leoni stilofori che anticamente erano a protezione della porta d’ingresso. Nel Monastero lavorò anche un famoso pittore veneto che operò a lungo nel Piceno e nello stesso luogo sacro lasciò numerosissime opere Carlo Crivelli.


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