ASCOLI PICENO – La crisi pesta duro, le ricette non funzionano, e il secondo crollo dell’economia dopo il 2008-09 mette l’Italia e il Piceno in ginocchio. La Pfizer, che nel proprio sito internet si definisce “la prima compagnia biofarmaceutica al mondo”, ha annunciato venerdì scorso di mettere in mobilità 82 dipendenti. Notizia ripresa dal sindaco di Ascoli Guido Castelli sulla propria pagina Facebook con parole molto significative: “Terrificante. Una delle più grandi aziende della vallata del Tronto ha annunciato che avvierà l’ennesima procedura di mobilità. Un’ottantina i dipendenti interessati. Una enormità. Mamma mia che momentaccio. Per l’Italia, per le Marche e per Ascoli”.
E ancora: “Sta veramente cambiando il mondo e dopo decenni di vacche grasse siamo nel bel mezzo di una crisi di cui non si vede la fine. Qualcuno dice che non si tratta di una crisi ma di una vera e propria rivoluzione. Un cambiamento radicale che ci coglie impreparati, soprattutto dal punto di vista morale e psicologico. Senza valori, mi chiedo, come usciremo da questo tunnel ? Senza fiducia e coesione sociale come affronteremo questa situazione ? Dobbiamo reagire. Con compostezza e intelligenza ma dobbiamo reagire. Sapendo che siamo in guerra contro un nemico invisibile e sanguinario. Ma noi non dobbiamo mollare”.
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Ben detto sindaco siamo alla vigilia di una controrivoluzione quella della giustizia monetaria si intende non di certo con la ricetta della politica che ci salvera’ da questo disastro .
Le sue parole sindaco le fanno onore perche’ lei coglie l’essenza del problema della nostra crisi attuale. ritrovarsi di punto in bianco nel bel mezzo della crisi e’ sopratutto impreparati , senza riferimenti e valori condivisi ,non e’ certo quello che ti aspetti di vivere . Ma i nodi vengono sempre al pettine..come giustamente osserva ,come si puo’ uscire se non ne vediamo lontanamente la fine del tunnel? spero signor sindaco che la intelligenza e la compattezza che lei auspica sia rivolta alle famiglie dei cittadini che di questa crisi ne stanno risentendo molto. noi come movimento chiediamo da tempo la proprieta’ della moneta al popolo e non alle banche e quel nemico invisibile e anonimo sindaco ha un nome L’usura legalizzata delle banche. di questo problema se ne occupato il professore Giacinto Auriti che dopo 36 anni di studi ha elaborato scientificamente attraverso l’universita’ il valore indotto della moneta una teoria sperimentata e quindi riproducibile con la emissione di moneta locale non gravata dal signoraggio del 200 % e accreditata alla popolazione rendendo cosi di fatto una moneta positiva e non negativa. queste cose che le sto dicendo sono le cose concrete che un primo cittadino che ha a cuore la sua gente e la sua terra cerca in tutti modi di salvarla dalle acque tempestose della crisi economica e finanziaria. lei puo’ chiedere di questo progetto e di ottenere informazioni presso la scuola Auritiana e presso l’Universita’ di Teramo dove il professore teorizzo e certifico alla comunita’ internazionale il valore indotto della moneta. un’altra cosa che lei puo’ fare per la comunita’ e quella di congelare i debiti della sua amministrazione verso le banche e denunciare alle autorita’ del tribunale la richiesta del vostro comune di congelare i debiti fin tanto non si chiarisce la proprieta’ certa e reale della moneta dell’euro. DI chi e’ l’euro? non lo sappiamo poiche’ se non e’ dichiarata la proprieta’ non si puo’ dire ai fini giuridici chi e’ il proprietario e chi e’ il debitore e fin tanto che non venga dichiarata il comune puo’ sospendere i pagamenti delle rate del mutuo e dei oneri verso lo stato centrale e invece aiutare le famiglie bisognose e sostenere spese impreviste . questa procedura e’ gia e stata fatta nel 2002 presso il tribunale di chieti dal sindacato anti usura del professore Auriti . questo vuol dire reagire ,questo vuol dire affrontare la situazione, . questo vuol dire giustizia monetaria .
giorgio catalano