ASCOLI PICENO – “Il bilancio di previsione 2012 della provincia di Ascoli, approvato sabato scorso con i soli voti della maggioranza, dà un duro colpo alle tasche dei cittadini e crea delle forti preoccupazioni per il futuro del nostro territorio”. Queste le parole dei consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista, Massimo Rossi e Gabriele Illuminati.
Infatti secondo i consiglieri, la Provincia aumentando l’addizionale sulla RC auto di 3.5% (assicurazione auto) va a colpire indiscriminatamente tutti i possessori di auto, il maggior costo per ogni famiglia sarà di 40 euro annui, così come l’installazione dei tutor per il controllo della velocità nella Valtesino e a Comunanza, voluti dall’Amministrazione, colpirà i cittadini con il solo intento di fare cassa, infatti gli stessi sono stati posizionati in tratti stradali lontani dalle abitazioni, addirittura all’interno di gallerie, e non in zone abitate dove il controllo della velocità poteva essere di supporto alla sicurezza dei cittadini.
“Non bastavano le innumerevoli tasse – sottolineano Massimo Rossi e Gabriele Illuminati – che ci stanno piovendo addosso dal Governo Nazionale dicendo che bisogna salvare l’Italia; non sappiamo se salveranno l’Italia, di certo queste manovre non salveranno i lavoratori italiani.”
L’altro aspetto negativo di questo bilancio come hanno evidenziato gli esponenti di Rifondazione Comunista è la mancanza di progettazione che manca all’ Amministrazione poiché non si vede traccia di incisive azioni a supporto di settori che sono il futuro del territorio: attività agricole, valorizzazione del territorio con le sue eccellenze, turismo e ambiente.
“Al contrario – continuano Massimo Rossi e Gabriele Illuminati – si pensa alla revoca del PTC, redatto dalla precedente amministrazione, “al fine di aiutare la ripresa del settore edilizio” queste sono idee vecchie di trenta anni fa, come si può pensare, ancora oggi, che la soluzione dei problemi possa passare attraverso l’aumento del consumo di territorio.”
“Noi ci siamo opposti a questo bilancio – concludono gli assessori provinciali – e ci opporremo a questa ipotesi, difenderemo con tutte le nostre forze le norme del PTC, ancora attuali tant’è che sono state prese da riferimento da tante altre Amministrazioni in tutta Italia, che, ponendo dei limiti alle nuove edificazioni in base alle percentuali raggiunte nei piani regolatori comunali, ha di fatto difeso il nostro territorio da speculazioni edilizie che tanti scempi hanno prodotto nel nostro recente passato.”
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