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ASCOLI PICENO – Non tarda ad arrivare la replica del presidente Piero Celani alle critiche piovute dall’opposizione in merito al Bilancio 2012 che è stato appena approvato in consiglio. Critiche che si sono concentrate sull’introduzione di nuove tasse, come l’aliquota prevista per l’ Rc auto, sull’installazione di nuovi apparecchi per il controllo della velocità stradale, sulla riscossione dei canoni sui pozzi e in generale sull’intera manovra, soprattuto per le voci che riguardano la spesa corrente e quella della politica.

Accuse che  Celani e l’assessore al Bilancio Crescenzi hanno voluto rispedire al mittente. “Perchè è assurdo – dice Celani – che  vengano da chi è stato il principale artefice della situazione finanziaria in cui si trova l’ente e che ci siamo trovati a dover fronteggiare appena arrivati. Vorrei ricordare che quando ci siamo insediati c ‘era uno squilibrio strutturale che ammontava a 5,2 milioni di debiti, aggravato dalla diminuzione del Fondo Unico Regionale di un milione. Da luglio a novembre poi ci sono arrivati anche 12 milioni di euro di sentenze, quindi fuori bilancio”.

“Se fosse stata un’azienda privata saremmo andati in Tribunale a dire che non eravamo responsabili di quella situazione”, ironizza Celani.

Venendo alle tasse, “quella sui pozzi – spiega – risale al 1999 (Giunta Colonnella, ndr), e si tratta di una imposta regionale; in tutti questi anni la Provincia di Ascoli è stata l’unica che non li ha mai riscossi e ora la Regione ce ne ha chiesto conto perchè un terzo va a loro. Sull’Rc auto, poi, siamo stati tra le ultime province d’Italia ad applicare l’addizionale e questa va da un minimo di 8,5 eruo ad un massimo di 25, in maniera proporzionale rispetto alla cilindrata, escludendo i mezzi da lavoro che pagano quanto una utilitaria. Quindi non sono esatte le cifre che l’opposizione ha riportato. In compenso abbiamo eliminato la tassa Cosap, abbiamo ridotto anche le spese correnti perchè oggi sono impiegate in Provincia 51 persone in meno rispetto a quando siamo entrati noi”.

Entra poi nel dettaglio dei numeri l’assessore Crescenzi, secondo il quale certe scelte, come l’aumento delle imposte, “si sono rese necessarie per far quadrare il Bilancio, cosa difficile visto che questo è intaccatto dalla somma debitoria per un bel 10% dieci per cento. Se consideriamo la riduzione, dopo il decreto Monti, dei trasferimenti dello Stato per 3,6 milioni, si arriva ad un totale di 8,2. Nel frattempo abbiamo ridotto la spesa corrente dal 2010 al 2012 di 6,1 milioni di euro. Le spese di funzionamento hanno subìto una riduzione del 20% per quello che riguarda ad esempio il parco autoveicoli, dell’80% per le spese di rappresentanza; e ancora spese per missioni, costi della politica, funzioni interne, fitti passivi e cancelleria”.

“L’aliquota sull’Rc auto – spiega Crescenzi –  verrà reimpiegata per spese di manutenzione stradale. Ridurremo il costo del debito riducendo gli interessi passivi estinguendo vecchi mutui. Al tempo stesso, rimanendo inalterato lo stock, cioè il totale, abbiamo fondi disponibili da reinvestire. Nel 2012 la previsione degli investimenti è di 12, 6 milioni, tra questi ci sono quelli per il Polo Universitario per il quale stiamo valutando una forma di leasing che si chiama “in costruendo”. Sui pozzi, infine, non è vero che non potrà essere riscosso il dovuto oltre i cinque anni per limiti alla retroattività delle sanzioni; non si tratta, infatti, di una tassa ma di un canone, quindi non siamo di fronte ad una prescrizione ordinaria e si deve pagare per ciò che si è utilizzato. In questo senso il nostro legale ci ha dato le dovute rassicurazioni”.


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