ASCOLI PICENO – Teatro Ventidio Basso No-stop. Con la commedia “Stanno suonando la nostra canzone” di Neil Simon si chiude una settimana senza interruzioni per il teatro ascolano, vuoi per i rinvii dovuti alla neve, vuoi per la “mastodontica” stagione di prosa e musica leggera messa in piedi dall’assessorato alla cultura.

Prima del tutto esaurito di ieri sera, giovedì primo marzo, per il concerto di Ivano Fossati, il 28 e il 29 febbraio  la settimana full-immersion si è aperta con il duo formato da Massimo Ghini e Cesare Bocci, interpreti della commedia “Il Vizietto”.

Un’altra coppia, stavolta uomo-donna, è la protagonista della commedia dello scrittore newyorkese (Musiche di Marvin Hamlisch, liriche di Carol Bayer Sager) in programma venerdì 2 e sabato 3 marzo, sotto la regia di Gianluca Guidi: si tratta di Gianpiero Ingrassia e Simona Samarelli, sulla scena rispettivamente Vernon e Sonia, una coppia di innamorati compostitori di musica, che esprimono le loro nevrosi interiori in un confronto lungo dieci anni, racchiusi in due ore e un quarto di spettacolo.

L’affiatamento, per uno spettacolo che li vede soli al centro della scena per tutto il tempo, è l’elemento chiave per la buona riuscita di una commedia che sta facendo il giro dei teatri italiani da novembre fino ad aprile. “Il ritmo è la componente fondamentale, ma è comunque un lavoro impegnativo soprattutto se riproposto più volte nel giro di poco tempo, come accadde a Siracusa con quattro interpretazioni in due giorni – commentano i due attori venerdì pomeriggio nel corso di una conferenza-aperitivo  al Caffè Meletti assieme al sindaco Castelli e all’assessore Aliberti.

Il pubblico ritrova le proprie nevrosi in quelle dei due protagonisti – spiegano – si immedesima e quindi, inevitabilemente, finisce per parteggiare per l’uno o per l’altra.  Anche se Neil Simon ha una particolare attenzione nella definizione dei personaggi femminili”.

Più esuberante e sorridente lei, geniale e insicuro lui, si affrontano in una continua indagine introspettiva che lascia spazio a numerosi spunti ironici e momenti  divertenti.

E per il futuro? Altri generi teatrali, cinema, fiction; niente di tutto questo, per il momento, per i due attori. “E’ difficile riuscire  a trovare il tempo per fare anche Cinema o Fiction, come a me accadde invece molti anni fa con ‘Classe di Ferro’, – sottolinea Ingrassia – Nel teatro serve continuità perchè il pubblico in qualche modo si deve affezionare. E il teatro porta via molto tempo. Invece per il Musical, anche se in passato l’ho fatto, ci vuole capacità nel canto, cosa che io al contrario di Simona non possiedo”.

 

 


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