APPIGNANO DEL TRONTO – Si apre il sipario sul Festival di cortometraggi Frammenti. Giunto alla sua quinta edizione l’evento organizzato dall’omonima associazione, con il patrocinio del comune  di Appignano e dell’assessorato alle politiche sociali della provincia di Ascoli Piceno, quest’anno offrirà la visione di opere di grande qualità e di tecniche audiovisive all’avanguardia.

Più di 250 i video pervenuti all’attenzione della giuria che in queste settimane è stata impegnata nella selezione dei migliori lavori, valutando la ricchezza espressiva, la maturità della tecnica utilizzata, l’originalità e l’efficacia delle sceneggiature e della regia. Numerosa la partecipazione al concorso da parte di registi di origine iberica, i quali hanno contribuito a dare un respiro di stampo internazionale alla gara. Ma la vera novità dell’edizione 2012 è rappresentata senza alcun dubbio dalla sezione dedicata all’animazione digitale: considerando la potente affermazione di nuove tecniche come lo stop motion quest’anno il festival ha voluto offrire uno spazio e una vetrina a giovani creativi, esclusi spesso dai canali ufficiali.

I vincitori saranno individuati da una giuria di qualità capitanata da Fabrizio Pesiri, direttore artistico del premio Libero Bizzarri, Loredana Antonacci del Cineclub di Ascoli Piceno, Marco Calcinaro vignettista noto per i disegni di “Sci Oh!”, Pino Liuzzi dell’associazione Blow Up, Maria Nazzarena Agostini, primo cittadino di Appignano e Francesco Spina presidente dell’associazione “Frammenti”.

Nella rosa dei finalisti che si contenderanno l’ambito premio “Frammenti” per il miglior corto in assoluto (del valore di 500 euro) e il premio “Frammenti Animati” per la sezione animazione (del valore di 200 euro), ben 15 giovani registi accuratamente selezionati. I loro video saranno proiettati domenica 11 marzo, dalle 17 in poi,  presso il Centro di Aggregazione giovanile di Appignano in via Roma 98,  primo piano del Comune, a seguire anche un ricco aperitivo dei calanchi.

Di seguito i titoli dei finalisti:
“Disinstallare un amore” di Alessio Scarso;
“Dulce” di Ivan Ruiz Flores;
“El misterio del pez” di Giovanni Maccelli;
“Frontiers di Hermes” di Mangialardo;
“Habibi” di Davide del Degan;
“Il gioco del silenzio” di Virginia Mori;
“Il sospetto” di Giovanna Meola;
“Io so chi sono” di Simone Massi;
“L’anima mavì” di Julia Gromskaya;
“Libra” di Carlota Coronado;
“Mandragora” di 7/8 chili;
“Papà” di Emanuele Palamara;
“Paper memories” di Theo Putzu;
“Per versum” di Gemondari e Spagnoli;
“Quell’estate al mare” di Anita Rivaroli e Irene Tommasi.


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