ASCOLI PICENO – C’è chi quelche tempo fa voleva addirittura sopprimere la linea feroviaria Ascoli-San Benedetto. Motivo: scarsa affluenza di passeggeri. Sembra un paradosso vedendo la foto che ci ha inviato un nostro lettore, relativa alla corsa delle 8.07 in partenza da Ascoli per Ancona con cambio a Civitanova.
E’ vero che in alcune fasce orarie sono in pochi a prendere la vecchia “littorina”. Ma nelle ore a ridosso delle aperture e delle chiusure di negozi, uffici e scuole, il treno Ascoli-San Benedetto è sempre pieno. Basta salire a bordo di una carrozza alle sette, alle 8 o alle 13 per rendersene conto.
Questa è anche la dimostrazione che il cittadino ha bisogno del mezzo pubblico ma è ovviamente incentivato ad utilizzarlo solo quando questo è efficente, non quando crea disagi, come testimonia la foto del nostro lettore dove molti passeggeri sono in piedi.
Magari, se per ottimizzare costi e servizi da un lato si possono eliminare le corse meno utilizzate, dall’altro bisogna però migliorare quelle con maggior affluenza, ad esempio aumentando i treni in quella fascia oraria o il numero delle carrozze.
Piceno Oggi tornerà sull’argomento sia nell’edizione quotidiana on-line, sia in quella settimanale cartacea, approfondendo e monitorando l’iter relativo alla elettrificazione della linea ferroviaria e la conseguente creazione di un servizio di metropolitana di superfice che colleghi in maniera ottimale Ascoli con la costa. Un’opera che può diventare strategica per avvicinare geograficamente e quindi unire sempre di più tutto il Piceno.
Processo che riteniamo indispensabile per una nuova crescita economica del territorio. L’infrastrutturazione e il servizio pubblico devono quindi essere continuamente migliorati e il Piceno, a livello regionale, in questo settore non può permettersi di essere… l’ultima ruota del carro.
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Io l’ho sempre ripetuto, a chi parlava di treni ap-sbt vuoti, che la realtà è ben diversa, soprattutto in determinate fasce orarie.
Questa situazione si ripete quasi tutti i giorni nel regionale ascoli-ancona delle 6.40, nel regionale ascoli-macerata delle 8, nel regionale sbt-ap delle ore 7.15 (dove le carrozze sono ben 4) e nei regionali ap-sbt dell’orario 13-14.
Il servizio va potenziato, velocizzato e razionalizzato, altro che soppressione.
Egr. Piceno “ammiro” la lucidità della Sua richiesta: “Il servizio va potenziato, velocizzato e razionalizzato, altro che soppressione”.
Mi scusi Le chiedo ma secondo Lei il costo del biglietto o dell’abbonamento che Lei paga, comulato a tutti quelli dei suoi colleghi viaggiatori e pendolari, copre le spese del servizio? Se Lei pensa di si, allora può anche finire quì la lettura di questo commento.
Se Lei invece pensa di no allora vorrei dirLe che a mio avviso qualcun altro versa la differenza. Chi? I cittadini tutti (o almeno quelli che pagano le Tasse). Ma Lei sa che c’è una crisi in atto? Una crisi nera e devastante? Allora come si reagisce alle crisi?
Penso che invece di CHIEDERE e VOLERE e PRETENDERE, bisogna avere il coraggio di SCENDERE IN CAMPO DIRETTAMENTE IN PRIMA PERSONA e rimboccarsi le maniche. Volere è Potere
Quanti giovani sono a spasso a piangersi addosso che non trovano lavoro. Ecco un’idea una società che investa nei trasporti ferroviari (un trenino con due vagoni, magari anche a nafta), magari all’inizio non ci si arriccherà di certo ma la pagnotta pe campà e tirà su famiglia, con tanti sacrifici, magari alla fine ci scappa. No? Provare per credere.
1) Tutto il trasporto ferroviario regionale italiano non produce utili rilevanti per Trenitalia, spesso è anche in perdita. Per questo le Regioni contribuiscono con tot milioni di euro all’anno per assicurare ai propri territori un collegamento ferroviario adeguato;
2) Il trasporto ferroviario è una cosa su cui non si può fare alcun passo indietro. Anzi è una cosa da potenziare;
3) Al massimo si deve giungere ad una razionalizzazione visto che ci sono fasce orarie in cui c’è più utenza e fasce orarie in cui ce n’è di meno. Naturalmente non si possono togliere completamente i treni nelle fasce in cui c’è poca gente, però magari si possono diminuire e potenziare negli orari di punta;
4) I treni a nafta/diesel devono sparire perchè costano e inquinano. Per fortuna nel Piceno siamo vicini a questo traguardo già raggiunto dal Teramano anni fa (la Giulianova-Teramo è elettrificata da 5-6 anni). La vedo nera per Macerata invece… da noi se ne parla da 10 anni e ora stiamo vedendo i lavori. A ;Macerata nulla di nulla…
5) Trenitalia è meglio che molla il trasporto regionale che ormai fa schifo. Lo si affidi ad altre aziende come avviene in parte in Emilia, Lombardia, ecc. Ad esempio da noi potrebbe essere la stessa Start a curare il tutto. Se ne era già parlato. Perlomeno è gente di qua, che conosce le nostre esigenze e, pare, ci sanno anche fare visto che chiudono sempre in attivo.