ASCOLI PICENO – Sulla carta è solo la 31ma giornata di campionato, quasi proibitiva per l’Ascoli, ghiotta occasione per i doriani di avvicinarsi ai play off. Ma la gara di domani pomeriggio allo stadio ‘Ferraris’ di Genova racchiude in sé tanti significati e intrecci storici, che la fanno diventare speciale.

Il primo ‘cortocircuito’ sentimentale è il più immediato e riguarda i fratelli ascolani Iachini: Peppe, tecnico blucerchiato da una parte, e Mauro, preparatore atletico bianconero dall’altra. Entrambi sono pezzi di storia bianconera. Specie il primo, che, in cinque anni di militanza (con esordio in serie A nell’82) ha collezionato 85 presenze e 9 gol. Ma è trasferendoci sull’altra panchina di domani, quella del Picchio guidata da Silva, che si scoprono i tanti significati celati in questa sfida. E’ lo stesso tecnico bianconero che, alla vigilia della partenza per la Liguria, li elenca uno ad uno, con un sorriso agrodolce, che racchiude, sì, orgoglio, ma anche nostalgia per gli anni che furono.

“La prima vittoria in serie A dell’Ascoli portò la mia firma (1-0 il 15 dicembre ’74, decima giornata)”. Per la cronaca, il suo nome entrò anche nel tabellino della prima vittoria esterna del Picchio, contro la sua Inter a San Siro (0-1, terza di ritorno, due mesi dopo). Accelerando verso l’epoca più contemporanea, invece, è nella sua prima esperienza sulla panchina bianconera che torna l’altro ricordo: “Con Giampaolo – ricorda Silva – ottenemmo il primo exploit in serie A nel 2005/2006. Giocammo una grande partita quel giorno e segnarono Quagliarella e Budan (1-2 finale), nella prima delle due trasferte vincenti di quell’anno”.

Ma se è vero che la partita più bella è quella che si dovrà ancora giocare, domani Silva è pronto ad una grande gara, che vada oltre la classifica, oltre le ambizioni opposte delle due squadre: “Per dare un forte segnale alle altre e una sterzata alla classifica dobbiamo ottenere un ottimo risultato fuori casa, magari anche con una big – spiega il tecnico -. Per questo, pur non nascondendo che sia una partita complicata, dovremo fare una grande prestazione, sulla scia dell’ultimo periodo, dove abbiamo messo in difficoltà Sassuolo e Reggina, con la quale avremmo vinto se quel rigore… Stiamo dando il massimo ultimamente, ma per conquistare i tre punti servirebbe quel qualcosa in più da parte di tutti”. Infine, dopo la proiezione di PicenoOggi dei giorni scorsi sulla probabile quota salvezza, conferma: “Sì, è più bassa rispetto all’anno scorso”.

Riguardo la formazione, Silva ha convocato 19 giocatori: rientra nella lista Giovannini, mentre non ci saranno né Pederzoli (out tre settimane e, comunque, squalificato per due turni) né il suo primo sostituto Vitiello, out per un problema all’adduttore che solo un’ecografia fra oggi e domani dirà il tempo di recupero. A centrocampo, dunque, insieme a Di Donato e Parfait ci sarà Ilari, alla seconda da titolare dopo la trasferta col Sassuolo. Confermato il resto della squadra, è in attacco che mister Silva dovrà scegliere. L’obiettivo è sempre quello di puntare su giocatori freschi. Ecco perché insieme a Papa Waigo agirà, quasi sicuramente, Falconieri, rimasto a secco di minuti nelle ultime due partite. Arbitrerà la sfida il signor Nasca di Bari. Ultimi numeri: Ascoli in gol solo una volta nelle ultime 5 gare, dove non ha mai vinto (mai successo con Silva) mentre i padroni di casa non subiscono reti a Marassi da gennaio. Numeri fatti per essere infranti


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