ASCOLI PICENO – Arretramento dell’A14 e quadrilatero tra Ascoli, San Benedetto, Giulianova e Teramo. Sul tema delle grandi opere torna a parlare il presidente della Provincia Piero Celani, che invita tutte le forze politiche ad aprire un confronto in materia. Al centro del progetto, c’è l’ipotesi di una superstrada a pagamento da Porto S. Elpidio a Teramo, un progetto ambizioso, ma su cui, secondo il presidente, si sarebbe aperta una feconda discussione (Leggi parere di Mandozzi, Pd).
“Questo territorio è sofferente. Cosa fare per rilanciarlo – esordisce Celani-? La mia idea dell’arretramento dell’autostrada con un investimento che stimo in circa 1,3 miliardi di euro ma anche con una ripresa dell’occupazione per circa dieci anni si basa sul rilancio dello sviluppo delle aree interne le più penalizzate oggi”.
“La recente legge sul project financing ci permette di ipotizzare anche questa superstrada, con la formula del partenariato pubblico-privato; dove il pubblico è chiamato a corrispondere solo il canone di disponibilità. Il progetto è aperto al contributo di tutti. Di tutte quelle persone di buona volontà, che con onestà intellettuale vogliono rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente per la ripresa e la crescita del territorio”.
Il presidente della Provincia invita quindi tutte le forze politiche a concentrarsi su quest’unico progetto “di ampio respiro” ed a cominciare a ragionare insieme: “Potremmo già farlo nei prossimi giorni in occasione della presentazione del progetto per la nuova bretella di San Benedetto. Sarà quella l’occasione per iniziare a lavorare con ampie prospettive sul territorio. E’ un invito aperto a tutti, anche al Pd di cui ho apprezzato le risposte e anche a chi non conoscendo la normativa vigente, o facendo finta di non conoscerla, ha frettolosamente dichiarato irrealizzabile la mia idea”.
“Prossimamente, per quanto mi riguarda, intendo avviare un confronto con Fermo e Teramo e poi presentare il conto alle due Regioni: Marche e Abruzzo – continua Celani -. Ci attende un difficile cammino ma credo che, se ognuno fa la propria parte abbandonando, di fronte a progetti concreti i piccoli interessi di bottega, l’obiettivo potrà essere raggiunto”.
“L’impegno su questo grande progetto di area vasta non significa certo che gli interventi strategici programmati o in fase di attuazione non debbano essere portati a compimento. Si intende invece – conclude il presidente – integrare le infrastrutture delineate con un’opera pubblica di straordinario impatto sull’occupazione e lo sviluppo e capace di imprimere una spinta decisiva alle attività socio-economiche dei terrori interessati”.
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Possibile che le uniche soluzioni per rilanciare l’economia siano spese folli per progetti campati in aria? Un miliardo e 300 milioni cadono dal cielo? Se l’autostrada già c’è perchè farne un’altra? Per saltare San Benedetto e toglierle anche l’uscita autostradale?
Perché opporsi a una opportunità simile? Sono soldi che escono dalle casse pubbliche/private ma rientrano nelle casse degli occupati e delle aziende del territorio per 10 anni, e alla fine resta una infrastruttura importante per la crescita del territorio.
Magari discutiamone il tracciato, il formato e il tipo di sfruttamento da parte del privato. Io propenderei per una autostrada a tre corsie che passi all’altezza dell’attuale mezzina, e che consenta di riutilizzare l’attuale autostrada, da lasciare a due corsie, come una superstrada costiera a libera percorrenza. Tra l’altro non servirebbe più la fantomatica bretella collinare sambenedettese.
Caro first, con le “grandi” opere mangiano solo i “grandi” gruppi. Non sarebbe meglio investire la stessa cifra in mille cantieri da 1 milione e 300 mila euro? Io credo che in un territorio come il nostro ci sono infiniti problemi prioritari: mancanza di asili, mancanza di strutture sportive per i cittadini (piscine, campi d’atletica, basket, ecc, per citare l’extra calcistico), mancanza di parchi in cui farsi una vera passeggiata (non 100mq come solito contentino per pulirsi la coscienza e chiamarlo area verde), ristrutturazione delle scuole per renderle antisismiche (che se non sbaglio sono in maggioranza a rischio), ristrutturazione di opere pubbliche come acquedotti (anche qui pare che metà dell’acqua vada dispersa), cablaggio del territorio con linea veloce (anche questo aspetto viene sottovalutato ma il futuro è la tecnologia non il cemento), opere per rimediare al dissesto idrogeologico (ogni volta che piove si rischiano alluvioni) e tante altre. 1000 cantieri da 1 milione e 300 mila euro rilancerebbero veramente l’economia di una provincia, mentre un solo cantiere da un miliardo e 300milioni col gioco dei subappalti arricchisce solo poche grandi aziende che si portano anche i lavoratori da fuori.
Sicuramente sarò preso per pazzo, ma se proprio si vuole fare un investimento del genere, l’unica cosa da arretrare sarebbe la ferrovia, parlando con molti turisti che affollano la nostra riviera nel periodo estivo, la critica che più mi viene fatta e proprio quella di dover sopportare il rumore dei treni, infatti la maggior parte dei nostri alberghi si trovano proprio a ridosso della ferrovia, senza contare che in alcuni tratti, tipo Pedaso,le onde arrivano addirittura a lambirla.
“Questo territorio è sofferente. Cosa fare per rilanciarlo – esordisce Celani-? La pesca chiude, il calzaturiero si trasferisce così come la meccanica ed il manufatturiero? E questi “geni” della politica cosa partoriscono? Le solite banalità. Ce ne fosse uno che guardasse al di là del proprio naso bitorsoluto, o della propria pancia! Le grandi opere sono lo specchietto per le allodole, con la scusa di dare lavoro; ma a chi? ed in che modo? Il project financing? La camorra, la ndrangheta, la mafia, i costruttori. L’economia va ripensata, il paesaggio va ripensato, l’ambiente va ripensato. Caro Celani, ti sembra una cosa ben fatta questo progetto che ancora deve terminare, quello della “mezzina” che collega Castel di Lama con Offida, il tutto per addrizzare 3 curve ed ottenere un vantaggio sul tempo di (forse) qualche minuto? Con tutti i disagi che ha comportato, i soldi buttati inutilmente e magari anche qualche favore a qulache politico (oh, scusate! Cosa mi sono fatto scappare! Dimenticavo che il nostro è un Paese dove non esiste la corruzione!). Questi “politici” improvvisati ed arroganti farebbero bene a girare per il territorio, invece di starsene seduti su di una poltrona a partorire il “vuoto”. Che ci dica, pittosto, quanto sono costate le campagne pubblicitarie “inutili” sul fatto e sul da fare, con cui hanno tappezzato le nostre strade di recente (mi aspettavo anche di vedere qualche manifesto con la scritta : “metteremo la luce nei campi” (visto come va l’agricoltura). Gli ricordo che le situazioni delle nostre scuole non sono delle più rosee, visto che noi genitori dobbiamo organizzare collette per il materiale didattico (da 3° mondo!). Che quotidianamente le aziende del Piceno se ne vanno e lasciano i lavoratori per strada e questo senza una politica del lavoro atta a contrastarle. Voi come i parlamentari: andate a “squola”!