ASCOLI PICENO – Qualche giorno fa tre colonne di Piazza del Popolo sono state sbiancate senza che nessuno se ne sia accorto. E’ mistero, infatti, sull’identità dell’autore del gesto. Il curioso episodio ha riaperto il dibattito, anche tra alcune associazioni cittadine come Italia Nostra, sul tema della salvaguardia delle opere pubbliche e sull’efficacia del sistema di videosorveglianza comunale. A tal proposito interviene Stefano Corradetti, capogruppo Pd in consiglio comunale, che ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore competente.

Poiché l’episodio, “l’ultimo di una lunga serie”, “ha suscitato lo sdegno di molti cittadini sensibili alla tutela del patrimonio artistico della città” e “per gli interventi sui beni tutelati è richiesta l’autorizzazione della Sovrintendenza ai beni artistici e architettonici e in difetto sono previste anche sanzioni penali”, il consigliere comunale chiede: “Ha provveduto il Comune di Ascoli Piceno alla verifica delle registrazioni video al fine di garantire l’individuazione dei responsabili di tale gesto? E’ intenzione del Comune di Ascoli Piceno di costituirsi parte civile nel caso fossero individuati i responsabili di tale operazione? In considerazione della considerevole somma impegnata (euro 134 mila) per la realizzazione di un circuito di videosorveglianza nel centro storico quali e quanti sono stati in modo analitico dettagliato gli episodi nei quali sono stati individuati i responsabili di atti di vandalismo e danneggiamento a vario titolo segnalati?”.

Sembrerebbe inoltre che l’intervento sia stato effettuato con un’idropulitrice, uno strumento che potrebbe risultare poco adatto sul travertino, in quanto troppo invasivo. Corradetti ricorda infine che qualsiasi intervento di questo tipo senza la dovuta autorizzazione è passibile di denuncia penale con la reclusione fino a 6 mesi.


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