ASCOLI PICENO – Con l’avvicinarsi dell’estate si infiamma anche il clima politico ascolano. Mancano infatti solo due mesi alla scadenza del termine ultimo per il riscatto della convenzione con la Saba, ossia della clausola per il riappropriamento dei parcheggi a pagamento. A tal proposito l’amministrazione comunale, guidata da Castelli, ha annunciato in questi giorni alla stampa di voler riacquistare gli spazi blu cittadini esercitando il diritto di recesso previsto nell’articolo 9-bis della convenzione, e che entro maggio presenterà in Consiglio comunale il piano economico e finanziario per la nuova gestione dei parcheggi. Questa sarà affidata, secondo quanto annunciato dal sindaco, ad una nuova società pubblico-privata, che sarà almeno per il 51% di proprietà comunale, mentre l’azienda privata dovrà essere individuata tramite gara.

Tuttavia i consiglieri del Partito Democratico contestano la scarsa trasparenza con cui si sta effettuando quest’operazione: “A soli due mesi dalla scadenza della clausola – lamenta Stefano Corradetti il Consiglio comunale è tenuto all’oscuro non solo dei passaggi del nuovo piano ma anche degli elementi utili e necessari per affrontare il tema in modo più sereno. Dal 2005 ci viene tenuta nascosta la situazione di indebitamento con la Saba: questo è grave anche nei confronti dei cittadini che reclamano il diritto di sapere”. Secondo le stime del Pd il debito contratto con la multinazionale per il mancato rispetto del piano economico-finanziario crescerebbe di 100mila euro al mese e dovrebbe ora aggirarsi sui 7-8 milioni di euro, a cui vanno sommati i 7 milioni previsti dalla convenzione in caso di riscatto. “La scelta di arrivare a una rescissione sarebbe potuta avvenire molto prima della scadenza dei 10 anni se l’operazione fosse stata trasparente”, continua Corradetti.

“Castelli aveva annunciato di voler presentare la nuova proposta entro l’estate 2011, poi disse che avrebbe chiarito tutto entro la fine dell’anno scorso. A noi sembra – aggiunge il consigliere – che ora si stia ripetendo quello che accadde nel 2002, quando si annunciò – facendo leva sulla sensibilità dei cittadini – che i parcheggi sarebbero costati di meno. A nostro avviso questo piano – presentato all’ultimo minuto celando il danno arrecato dal centrodestra alla città – non va né verso la tutela del bene pubblico né verso l’alleggerimento del carico economico per i cittadini, ma è solo finalizzato alla tutela dell’immagine politica di quest’amministrazione”.

“In realtà la proposta del Comune non è di acquisto ma di vendita dei parcheggi tramite la creazione di una società pubblico-privata. Proprio ciò che noi temevamo”. Dietro il bell’annuncio di Castelli, il Pd sospetta insomma che il Comune voglia cedere a una società privata la proprietà dei parcheggi di proprietà comunale (come Torricella ed Ex Gil), anziché semplicemente la gestione, per poter in questo modo ripagare o diluire il debito con la Saba. “Se così fosse verrebbe dilapidato un bene pubblico, oltre al fatto che il Comune in tal modo non sarebbe in grado di pianificare o gestire liberamente la città, ad esempio per organizzare eventi sul suolo pubblico”.

“La nostra proposta per riacquistare la gestione dei parcheggi era invece quella di vendere le reti di distribuzione di metano alla Piceno Gas – conclude Corradetti – Ora ci troveremo invece a discutere in Consiglio un piano già deciso dall’amministrazione”.


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