ASCOLI PICENO – Riceviamo e pubblichiamo da Francesco Ameli della direzione nazionale dei Giovani Democratici e da Francesco Di Vita, segretario del Circolo Giovani Democratici di Ascoli Piceno.

Nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, a Cinisi, il trentenne Peppino Impastato pagò con la propria vita l’impegno di denuncia e di lotta, civica ancor prima che politica, contro la mafia. I Giovani Democratici del circolo E. Berlinguer di Ascoli Piceno non possono fare a meno, nell’occasione del trentaquattresimo anniversario della sua scomparsa, di ricordare chi, con il proprio sacrificio, è giustamente diventato un simbolo indiscusso della lotta alla criminalità organizzata.

Ma l’insegnamento di Peppino va oltre: la storia di Peppino, e di chi, piangendone la scomparsa, ne ha preso il testimone, ci rammenta infatti che la mafia e la sua mentalità trovano sponda fertile e vincente soprattutto nei silenzi e nelle omissioni delle istituzioni, dei partiti, delle associazioni e dei cittadini che quotidianamente, in ogni angolo d’Italia, dimenticano, per superficialità o per paura, l’esistenza della mafia.

Peppino Impastato, come tante altre vittime della mafia, ci mette di fronte al suo coraggio e ci chiede di seguirne i passi, anche soltanto con gesti piccoli, quasi minuscoli, che però messi insieme mobilitano le coscienze e ci consegnano uno strumento culturale in più per fronteggiare efficacemente la mentalità mafiosa.

Negli ultimi anni, Ascoli ha visto crescere un dibattito sempre più partecipato e sempre ricco di ospiti di rilievo, relativo a grandi temi come il rispetto della legalità e la lotta alle mafie, soprattutto grazie all’impegno di privati e di associazioni (ricordiamo in particolare l’Associazione Libera, alla quale i Giovani Democratici delle Marche aderiscono).

Crediamo sia giunto il momento da parte delle istituzioni di riconoscere questo impegno che viene dalla cittadinanza e di farlo proprio attraverso un gesto importante e non solo simbolico: già nel maggio dell’anno scorso, i Giovani Democratici di Ascoli hanno consegnato ai consiglieri comunali del Partito Democratico una mozione nella quale si chiede al Sindaco e alla Giunta di “dedicare alla memoria di Peppino Impastato una Via, un Giardino, una Piazza o un luogo di cultura della Città di Ascoli Piceno dove degnamente ricordarlo per quanto ha rappresentato e tutt’ora rappresenta nel riscatto della sua terra che è anche il riscatto dell’intero nostro paese”.

Ad oggi, a questa richiesta non ha fatto seguito alcuna risposta, ma siamo convinti che chi ci amministra sappia che è anche attraverso questo genere di iniziative che viene affermato inequivocabilmente il necessario fondamento legalitario su cui ogni amministrazione pubblica deve costruire il proprio operato.

 


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