ASCOLI PICENO – Un tangibile aiuto alla ripresa dell’economia del territorio e tante novità che guardano al binomio turismo e cultura: è quanto è emerso nella prima “1^ Conferenza Provinciale sul Turismo” svoltasi venerdì pomeriggio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno gremito di amministratori, operatori, imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria, studenti e tanti cittadini. In platea numerose le autorità civili e militari, a cominciare dal Prefetto di Ascoli dottoressa Patrizi, il Governatore della Regione Spacca, il sindaco di Ascoli Castelli, l’Assessore regionale Canzian, il Presidente della Camera di Commercio Federici, il Presidente di Confindustria Ascoli Bucciarelli e i consiglieri regionali Natali, Camela nonché numerosi Assessori ed esponenti della Giunta e del Consiglio Provinciale.
Nell’occasione è stato anche presentato il Piano di Marketing della Provincia, strumento decisivo per la valorizzazione delle risorse del Piceno in modo integrato. I lavori sono iniziati con l’intervento dell’Assessore provinciale al Turismo Gabrielli che ha letto un messaggio personale del Ministro Piero Gnudi: “Saluto con favore questa iniziativa – scrive il Ministro – momento importante di riflessione sul rilancio dell’economia locale, sono convinto che l’attrattività di Ascoli e della sua provincia possa costituire un importante volano di sviluppo per l’hinterland e l’intera regione”.
Nel vivo del piano di Marketing è entrato quindi il Presidente della Provincia Piero Celani spiegando come accanto alle tradizionali forme di turismo balneare e culturale siano state individuate altre tipologie di turismo più promettenti e suscettibili di implementazioni. il turismo della natura, legato al paesaggio ai parchi, ai centri storici, ai luoghi d’arte; il turismo del gusto legato ai prodotti dell’enogastronomia, quelli autentici come le olive ascolane o il brodetto, i tartufi, i funghi e l’olio e il turismo di scoperta per quei turisti mossi dal desiderio di ricercare posti nuovi o poco conosciuti al grande pubblico.
“Ebbene – ha dichiarato il Presidente Celani – per ognuna di queste tipologie il Piano Marketing della Provincia ha promosso azioni concrete come il Festival dell’Appennino, i Gioielli della Terra Picena, la formazione d’eccellenza degli operatori turistici di B&B, del personale degli IAT”. Celani ha poi annunciato due importanti novità: un nuovo portale del marketing del turismo e delle attività produttive ad esso collegate www.tuttopiceno.it, con un’area riservata agli operatori per gli aggiornamenti in tempo reale, ed il lancio della pagina facebook, canale twitter e canale Youtube. Non solo, dal prossimo mese sarà attivo il nuovo portale istituzionale dell’Ente.
“Molti sapranno che ad Amalfi in un vicolo un turista inglese ha voluto apporvi una targa “nel giorno del giudizio universale, se un cittadino di Amalfi andrà in Paradiso sarà una giornata qualsiasi! Ecco, il mio auspicio, è che per tutti coloro che sceglieranno il Piceno per viverci o per passarci giorni di vacanza nei prossimi anni, nel giorno del Giudizio Universale – se in Paradiso, non si meraviglino più di tanto” ha concluso Celani.
Quindi il professor Gregori, preside della Facoltà di Economia della Politecnica delle Marche ha delineato le caratteristiche salienti del Piano Marketing della Provincia “che punta a incrementare i flussi turistici, destagionalizzare arrivi e presenze e promuovere interventi di animazione del territorio misurandone i risultati”.
Si è svolta quindi la tavola rotonda, coordinata dalla giornalista del Il Sole 24 ore Ilaria Vesentini, a cui hanno preso parte il Governatore Spacca, l’imprenditore Bracalente, amministratore unico dell’impresa “Nero Giardini”, il presidente di Confindustria Bucciarelli, l’assessore al turismo del comune di San Benedetto Margherita Sorge e il dottor Vagnoni, dirigente del Servizio Marketing territoriale e Attività Produttive della Provincia. Un dibattito proficuo per tracciare il modello di sviluppo futuro del Piceno dove manifatturiero, turismo, servizi e tradizioni locali devono e possono essere armonizzati in nuovi equilibri capaci di captare al meglio le grandi trasformazioni della società italiana, europea ed internazionale. Quindi il professor Enzo Rullani, tra i massimi esperti di Economia della Conoscenza e presidente del Centro Tedis della Venice International University di Venezia ha concluso l’interessante iniziativa promossa dalla Provincia
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Direttore lei c’era? Che impressioni ha avuto? (Io non c’ero purtroppo)
Purtroppo non c’ero ma farò sapere la mia. Grazie.
Da quello che leggo su internet mi sembrano siano usciti spunti interessanti. Insomma lo considero come un primo passo. Speriamo non ci si fermi qui e non ci si fermi alle belle parole…
Credo che, se la gestione non sarà affidata ad un Ente Turismo Unico del Piceno, i problemi resteranno fino, addirittura, ad ingigantirsi. Speriamo bene.
Potrebbe anche essere l’Assessorato Prov.le al Turismo. Non per forza un Consorzio. A me andrebbero bene sia l’uno che l’altro. Importante che qualcuno se ne occupi e lo faccia bene.
Vedremo se e quando sarà attivo il sito http://www.tuttopiceno.it si renderanno disponibili i dati sul turismo che il prof. Gregori, Preside della facoltà di economia dell’Università Politecnica delle Marche, presenta in convegni come questo oppure no.
La 1^ Conferenza Provinciale sul Turismo” è naturalmente un fatto importante. Ma la ricerca non è semplicemente un ivestimento, perché penso che di quesrto si tratta, essa è anche una serie di processi visibili e osservabili. Mi si spieghi il contrario! Si spendono o no 45 mila euro all’anno? credo che quando una istituzione pubblica, Università Politecnica delle Marche, il cui referente è il prof. Gregori, presenti i dati raccolti questi debbono esere resi pubblici.
Se il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno la pensa diversamente non mi interessa più di tanto, ognuno può avere le sue opinioni, e le sue peseranno alle prossime elezioni, così funziona la democrazia. Al riguardo però è comunque invitato a dichiarare quali sono le motivazione che in funzione del nostro ordinamento giuridico la Provincia di Ascoli Piceno può non rendere pubblici e naturalmente fruibili da tuttii dati raccolti.
Il Piano Marketing del Turismo così come lo si coglie nei suoi lineamenti dall’articolo non è chiaro. E, questo per mantenermi sul leggero, il mio è un giudizio sospesa. I lineamenti che ri evidenziano somigliano tanto a quelli, tipici, di quelle esercitazioni dialogiche presentate a volte solo per spendere denaro pubblico. Comunque quello che Celani, Presidente della provincia di Ascoli Piceno, non vuole comprendere è che alle dichiarazioni se ci riteniamo di essere in democrazia economica-istituzionale debbono seguire i fatti. E, i fatti nel Piceno sono sempre stilizzati allo stesso modo: sono conchiglie vuote.
Ora, tutto è possibile ma oltre le dichiarazioni non si va. Pronto a fare ammenda. Ma la documentazione della spesa dei 45mila euro all’anno la vorrei proprio vedere. Sono un cittadino e non suddito.
Presidente Celani siamo in una Repubblica fondata sul lavoro e siamo cittadini e, ripeto, non siamo ancora sudditi.
Il sito http://www.tuttopiceno.it avrebbe dovuto essere già attivato. Intanto è da spiegare, perché quando sarà attivo ci sarà un’area riservata. riservata a chi? E, per fare cosa? E, i documenti, saranno disponibili per tutti? E, se la risposta è no, Presidente Celani lei deve spiegare perché. I soldi che si spendono sono di tutti e non solo suo, certo anchei.
Leggo che il professor Enzo Rullani, tra i massimi esperti di Economia della Conoscenza e presidente del Centro Tedis della Venice International University di Venezia ha concluso l’interessante iniziativa promossa dalla Provincia. Un grazie alla Redazione e al Direttore per il lavoro svolto e un invito alla Dott.ssa Margherita Sorge, Ass.re alla Cultura di valutare se è possibile di invitare il il prof. Rullano a San Benededtto del Tronto per una conferenza. Sono sicuro che i turisti apprezzeranno moltissimo al posto di varie inziative culturali che non sono in relazione con la crisi che stiamo attraversando.
Il sito è già online…
purtroppo ci si dimentica sempre delle pro loco, volontari, amanti delle proprie terre che sono in grado, anzi le uniche, di creare rapporti diretti con il turista, che possono far vivere esperienze del territtorio vere al turista. Si parla di un turismo ancora vecchio, invece esiste un turista della terza generazione che vuole in contatto vero che le emozioni e i sapori del territorio.
le pro lco nella sola provincia di ascoli sono 25 con una media circa di 50 iscritti che fanno più di mille volontari che accolgono silenziosamente i turisti nei proprio angoli meravigliosi… ma di questo la politica (dx e sx ) purtroppo non si accorge, meglio non interessa perche dovrebbe confrontarsi con i cittadini. basterebbe che qualcuno di questi andasse per un po di tempo nella sola provincia di pesaro, o nel trentino nelle puglie e magari cosi si accorgono che cosa significa fare turismo vero. Sappi direttore noi non abbiamo fatto conferenze ci siamo fatti “insegnare” da un certo professor Dall’Ara, luminare del markrting turistico e colui che lo studia e lo promuove per la regione emilia romagna. Peccato che la provincia e le istituzioni tutte si ricordano delle pro loco solo quando hanno bisogno di manovalanza senza rendersi conto che sono i veri promotori del territorio..a basso costo.sileziosamente seguiteremo a fareil nostro lavoro. un saluto dalle 25 proloco della provincia di ascoli, dalle 59 del comitato Unpli ascoli – fermo e dalle 207 della regione marche che fanno più o meno 10.000 volontari per il turismo, la riscoperta delle tradizioni ecc ecc .
Mi auguro che almeno questa giornale ci ascolti.
Marco Collina Comitato UNPLI Ascoli Fermo
Noi non solo ascoltiamo ma siamo disponibilissimi ad ampliare le vostre considerazioni. Grazie.
Gentile Piceno ho visitato il sito http://www.tuttopiceno.it e la ringrazio per l’attenzione e invito i lettori a visitarlo se non lo avessero mai fatto, è fatto bene. Ma faccio notare che le documentazion citate e richieste da me non esistono. Può darsi che io non sia bravo a cercarle, Prego il Direttore di questo giornale se possibile di evidenziarle in una scheda, sarei grato.
Le documentazioni di cui parla non ci sono infatti.
Per quanto riguarda il sito, a mio parere non è male… ma non è neanche il massimo. Si potrebbe fare di meglio. Forse con il tempo migliorerà. Vedremo…
Premesso che trovo fuori luogo fare un’evento del genere in Ascoli e non in località ben più turistiche della Provincia; vorrei sapere qual’è stato il livello di partecipazione con gli operatori, associazioni è comuni del territorio. Saranno delle linee guida che cadranno dall’alto o sono state condivise? Qual’è la prima azione del piano di marketing, entro quanto tempo verrà realizzata?
Speriamo bene
Fossero quessi i problemi… Pensiamo alle cose serie, non alla localizzazione di una conferenza che, tra l’altro, è la “PRIMA conferenza provinciale”. Per me le prossime dieci (se si faranno) le possono anche fare tutte alla Palazzina Azzurra o al Concordia. Per me possono benissimo trasferire l’assessorato provinciale al turismo (e tutte le sue strutture) a San Benedetto. L’importante è che si cavi qualche ragno dal buco.
Trenta e lode.
Non sono d’accordo. Farla ad Ascoli è dare una precisa connotazione Istituzionale all’incontro, adesso potremmo dire che la Provincia ha la sua policy turistica ma quanto è realmente condivisa dalle altre istituzioni (comuni) consorzi ed operatori turistici? Quanto pesano economicamente gli operatori turistici di San Benedetto rispetto a quelli Ascoli o dell’appennino?
Questi sono segnali deboli che personalmente non avrei voluto vedere, tant’è che si parlato di integrazione dell’offerta modificando i flussi dalla costa verso la montagna che significa meno business sulla costa e più sull’interno!!!!! Non si parla di creare nuovi business perchè mancano riferimenti al mercato target da aggredire, leggevo questa mattina dei post su un blog turistico che criticava i contenuti del piano accusandolo proprio di aver fatto un “frecandò”!
Se non c’è la visione del mercato è inutile fare delle offerte turistiche con quello che possiamo reperire chiedendo ad amici, è come se non sappiamo dove andare però intanto affittiamo una macchina e ci mettiamo sulla A14… da qualche parte si arriverà certo, ma è la soluzione migliore?
Io mi riferivo e credo anche Piceno all’aspetto che non può considerarsi un ostacolo. Tutto il resto che dici è condivisibile ma non c’entra nulla con la localizzazione di una riunione, al limite si farà a turno. L’importante è che sia unico e raggiungibile facilmente da tutti il “palazzo del turismo” con tutte le responsabilità del presidente del nuovo Ente che il marchio “Piceno” prevede.
Sicuramente la location non è un aspetto critico ma è un segnale debole che non va sottovalutato. Sappiamo tutti quanti che il turismo locale è composto da una miriade di attori molto eterogeneo e frammentato, adesso non so quali siano gli intenti partecipativi di chi ha redatto questo piano di marketing e quanto sia stato condiviso tra tutti gli operatori ma va ricordato che senza coinvolgimento e condivisione degli obiettivi questo piano diventerà l’ennesimo spreco di risorse pubbliche. Non è dato conoscere ancora i contenuti di questo piano ma la sensazione è che sarà un dictat tutto Ascoli-centrico….
Vedi risposta a Piceno. Io non credo che il Piano sia Ascoli-centrico. Primo perché andrebbe contro i loro stessi interessi, secondo per i motivi che Piceno ben spiega nel suo ultimo commento.
Infatti è una grande stupidaggine quella che è stata detta. Qui non dobbiamo spostare i flussi turistici dalla costa verso l’interno. Qui bisogna INCREMENTARE i fluissi turistici, a vantaggio della costa e dell’interno. Io credo che loro intendessero dire che bisogna RIEQUILIBRARE, non SPOSTARE. Si saranno espressi male… altrimenti ci sta davvero da preoccuparsi.
Ora la costa e l’interno vanno turisticamente a due velocità diverse, seppur la velocità dell’interno sia in costante ma lieve aumento. L’obbiettivo deve essere quello di riequilibrare le due velocità che non deve però significare il trasferimento all’interno di parte della velocità (principalmente estiva) della costa. Sennò stiamo punto e a capo. Significa che la costa deve tornare a crescere, anche di poco (visto che i numeri che fa sono comunque già importanti), soprattutto puntando a destagionalizzare la sua offerta; l’interno invece deve pigiare il piede sull’acceleratore per recuperare il tempo perso e avvicinarsi alle velocità turistiche della costa. Il tutto con un INTERSCAMBIO ed una INTEGRAZIONE tra costa e interno (mare, borghi, città d’arte e montagna) che può far bene a tutti e che può portare crescita turistica a tutte le zone del Piceno.
Se qualcuno invece pensa di andare avanti con l’improvvisazione, con nuovi siti che (AL MOMENTO) sono solamente decenti e servono a ben poco, con le guerre di campanile su dove va fatta una conferenza e sull’idea che i flussi turistici vanno semplicemente spostati dalla costa verso l’interno, allora sta sulla strada davvero sbagliata.
Come darle torto. Ma il colmo è un altro. Non conosco la sua identità ma credo che non sia una persona (come il sottoscritto, come Alessandro84, come First, come Pier Paolo Flammini) in grado (perché esterna) di modificare gli indirizzi che gli addetti al Piano Marketing stanno prendendo con tesi poco logiche rispetto alle “nostre” come giustamente dice anche lei. Noi quattro (lo dico chiaramente in tono provocatorio e come semplice esempio) potremmo fare di più se fossimo al loro posto. Motivo per cui, non ritenendo “loro” in grado di non capire, penso che ancora una volta gli interessi personali stanno prevaricando quelli della comunità. Secondo me ne parlano per gettare fumo negli occhi ma, dietro le quinte, hanno la terribile paura che un Ente unico (non potrebbe essere diversamente), scelto per gestire l’intero territorio, impedirebbe “loro” di andare per fiere o per metropoli a spese nostre cioè di tutti i cittadini piceni. Se è così la fine sarà la stessa di sempre.
Io rimango del parere che tutti questi ragionamenti senza numeri e clusterizzazioni del mercato è inutile. Possiamo pure sforzarci di fare un’integrazione dell’offerta tra mare-montagna ma se il mercato non c’è?
Che facciamo, invocheremo lo spreco di soldi pubblici dopo che ci siamo accorti che interessa a pochissimi turisti oppure che interessa ma non ci sono mezzi per portare i turisti nel piceno????
Signori il turismo è un business è se vogliamo farlo seriamente cambiamo la logica con cui stiamo approcciando anche perchè non ha portato risultati e vale la pena cambiare….
Poi questi piani per essere attuati richiedono condivisione degli obiettivi, è stato fatto?
A me sembra che concordi con quanto scrive Piceno e anche con me. A parte certe sfumature che per il momento possono risultare dannose perché favoriscono chi non vuole cambiare. E quelli non siamo noi.