ASCOLI PICENO – Dopo le polemiche piovute sul progetto per la riconversione dell’area ex carbon presentato dalla Restart il mese scorso, il consorzio di imprenditori proprietari dell’area torna a spiegare in che cosa questo consiste, ribadendo alcuni punti fondamentali. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato stampa ricevuto.

“Restart raccoglie con interesse i molteplici spunti di discussione rispetto alla proposta presentata lo scorso 26 aprile al Comune, per quanto in alcuni casi si tratti di opinioni espresse senza aver preso piena visione della stessa. Restart è favorevole al dibattito in ottica di ottimizzazione della nuova smart city Ascoli21, il cui progetto definitivo però potrà essere varato solo dall’Amministrazione Comunale, nel rispetto dei tre elementi di sostenibilità: ambientale, sociale e economica, e in armonia con il Piano Regolatore Generale.

Nella proposta di Restart la sostenibilità ambientale è garantita dalla bonifica dell’intera area, oggi pesantemente inquinata e dalla volontà di donare a tutti i cittadini un grande parco urbano pubblico, di oltre 15 ettari (il 64% dell’area), attrezzato anche con impianti sportivi e fruibile, garantendone il mantenimento nel tempo. Restart con la sua proposta fa proprio il principio del riuso del suolo.

La sostenibilità sociale ed economica punta alla restituzione dell’area alle funzioni utili al nuovo sviluppo della città, attraverso edifici e risorse al servizio dei cittadini, oltre che alla creazione di un polmone verde, proseguendo il confronto continuo con il territorio. L’intera iniziativa di Restart tende alla concreta e reale creazione di opportunità occupazionali, di impiego delle risorse e dei talenti locali e di occasioni di formazione qualificata, nonostante la mancanza di finanziamenti pubblici. Le risorse necessarie saranno mutuate attraverso un programma di sviluppo edilizio innovativo, ecosostenibile, e che trova il suo equilibrio in una diminuzione delle volumetrie rispetto ai fabbricati esistenti di ben il 47%.

Restart tiene comunque a ribadire che quanto presentato lo scorso 26 aprile in Comune è una proposta, certamente perfettibile e che dovrà essere valutata dall’Amministrazione Comunale. Solo una volta varato il PRU definitivo sarà possibile procedere con le fasi operative, prima fra tutte la bonifica dell’intero sito. Verrà quindi indetto il Concorso Internazionale di Architettura, da sempre previsto da Restart come elemento a valore aggiunto di Ascoli21.

Una grande opera per lo sviluppo del territorio, per un investimento di 330 milioni di euro da svilupparsi nel prossimo decennio, impegnando il tessuto imprenditoriale locale con

“Pensiamo ad Ascoli21 come a un unico grande polo di innovazione, un vero e proprio laboratorio urbano a cielo aperto che non si limiterà alla sola realizzazione del Polo Tecnologico, in cui crediamo profondamente, tanto da sostenere in prima persona programmi di accelerazione d’impresa per oltre un milione di euro” commenta Franco Gaspari, presidente di Restart. “In Ascoli21 sperimenteremo infatti nuove tecnologie applicate all’edilizia, all’ambiente, alla viabilità, alla mobilità sostenibile, alle smart grid e al risparmio energetico, ma anche un nuovo modello di sviluppo aperto a un dibattito partecipato e costruttivo con il territorio. Ascoli21 è un’opportunità da non perdere per il rilancio del Piceno in un contesto economico nazionale e internazionale profondamente critico, e per la riconversione di un’area industriale dismessa e inquinata, la cui bonifica rappresenta una priorità assoluta”.

Restart invita quanti volessero approfondire la conoscenza della proposta a prenderne visione sul sito www.ascoli21.it , da cui si potranno anche offrire contributi propositivi.


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