ASCOLI PICENO – “E’ stata una figura storica del pattinaggio ascolano e fondatore della “Pattinatori Ascoli 76”, anche se la società sportiva era più conosciuta con il suo nome. Per questo la Giunta comunale ha deciso di intitolargli il pattinodromo”.
Così il sindaco, Guido Castelli, annuncia l’intitolazione del pattinodromo comunale al compianto Tullio Pallotta, figura di spicco dello sport cittadino non solo nel pattinaggio, ma anche pioniere dell’alpinismo ascolano, socio storico del CAI, maestro di vita di montagna e “portatore – dice l’assessore allo Sport, Massimiliano Brugni – di sani valori sportivi”.
Sabato 1 settembre, alle 18:30, alla presenza del sindaco Guido Castelli, degli amministratori locali e dei ragazzi della Pattinatori Piceni, il pattinodromo in via Abruzzi, nella zona di Pennile di Sotto, verrà intitolato a Tullio Pallotta. Lo stesso giorno questo eccellente impianto sportivo si appresta ad ospitare un evento legato al mondiale di pattinaggio, quasi a voler sottolineare il riconoscimento della città nei confronti di questo alfiere dello sport cittadino.
“Non va dimenticato – conclude il primo cittadino ascolano – che Pallotta è stato presidente della “Pattinatori Ascoli 76” e allenatore. Tanti ragazzi hanno imparato ad amare i pattini proprio grazie alla sua opera e al suo impegno. L’impegno di un campione”. Poco prima di morire, incontrando l’assessore Brugni, perorò ancora una volta la causa del pattinaggio, e oggi il pattinodromo che dal 1° settembre porterà il suo nome si appresta ad ospitare le gare del Campionato del mondo.
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Senza polemica alcuna, se il rinnovato impianto ascolano è a tutt’oggi quello che si vede e percepisce da filmati e foto (risalenti a Ferragosto e giornate successive) postati sull’apposita pagina Facebook dai primi atleti giunti in zona, resto alquanto perplesso… L’unica cosa che appare rinnovata (o forse solo ridipinta) è la pista che, in ogni caso, non è stata rifatta ex novo, non c’è l’ombra di una tribuna (il pubblico, gli atleti e gli accompagnatori si accamperanno a bordo pista? come faranno a vedere le gare?), anello a bordo pista di cemento sbrecciato con qualche gazebo e niente più, addirittura molti pannelli di plexigas che compongono la recinzione della pista sono sporchi per i soliti scarabocchi e pseudo-graffiti, lo spogliatoio ed i servizi per gli atleti dove sono?
Sarebbe dunque questo il moderno e rinnovato impianto che accoglierà circa 60 delegazioni di vari paesi e che ha surclassato la Panfili?
Resto personalmente convinto che S. Benedetto abbia perso, per le solite carenze di progettualità e d’impegno, una grossa vetrina internazionale ed un’occasione fondamentale per una sistemazione della Panfili e della zona circostante…
La situazione attuale non è quella di Ferragosto e quella attuale non sarà quella della prima giornata dei campionati mondiali.
Inoltre:
1) La pista è stata rifatta ex novo e non ridipinta;
2) Ci saranno tribune per oltre 2000 posti a sedere;
3) I pannelli di plexiglass imbrattati saranno naturalmente puliti prima dell’inizio del mondiale;
4) Ci sono sia spogliatoi che servizi. Anzi sarà inaugurato anche un auditorium per i giovani davanti alla struttura;
5) La “Panfili” non è omologata per un mondiale, è più corta di quella di Ascoli.
6) L’impianto è a norma e gli ultimi ritocchi saranno apportati in tempo. Le nazionali, che alloggiano ad Ascoli, in vallata e a san benedetto, si stanno allenando da giorni con grande soddisfazione.
Piceno,
se hai Facebook vai a dare uno sguardo alla pagina ufficiale dedicata al Mondiale…
Ci sono foto inserite da diverse rappresentative estere proprio oggi pomeriggio: continuano a non esserci tribune, plexigas da buttare e non da lavare, atleti costretti a stazionare accampati con le loro attrezzature nell’anello interno alla pista senza un minimo di assistenza od una struttura a cui appoggiarsi…
Il tutto a circa una settimana dalla cerimonia inaugurale…
Comunque non voglio far polemica con te: semplicemente sottolineo nuovamente che un’Amministrazione più attenta e previdente avrebbe colto al volo l’occasione per intercettare finanziamenti con cui ristrutturare definitivamente, e magari dotare anche della tanto agognata copertura, la Panfili e sistemare la zona circostante.
Purtroppo, però, San Benedetto si sta trasformando sempre più nella città delle occasioni perdute!!!