ASCOLI PICENO – Una rovinosa caduta, dunque un tragico incidente, ha provocato la morte di Luca Santarelli. Questo l’esito dell’ispezione cadaverica predisposta dal pm, Carmine Pirozzoli, ed eseguita il 19 settembre all’ospedale Mazzoni di Ascoli, sul corpo del giovane escursionista di Cesenatico scomparso 10 giorni fa sui Monti Sibillini e ritrovato cadavere il 18 settembre scorso, in uno dei canaloni che solcano il Monte Argentella, nella zona di Foce di Montemonaco.

Luca Santarelli era scomparso l’8 settembre scorso e per 10 giorni le ricerche sono continuate senza sosta tra i versanti impervi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Ad avvistare il corpo del giovane sono stati gli uomini del Soccorso Alpino durante una perlustrazione aerea della zona interessata, e ci sono volute quasi tre ore, e un elicottero NH 500 del Corpo Forestale dello Stato (dotato di gancio baricentrico), per recuperarlo. Il corpo era, infatti, incastrato tra un cumulo di rocce, appena visibile, e localizzato dall’alto grazie al colore rosso di un lembo del maglione che fuoriusciva appena.

Il corpo presentava forti traumi in più punti, segni evidenti di una caduta accidentale, e successivamente all’esame eseguito al nosocomio di Ascoli dal medico legale, Giuseppe Straccia, la salma del giovane è stata riconsegnata ai genitori con il nulla osta ufficiale, da parte del magistrato, per la sua sepoltura.


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