ASCOLI PICENO – “Abbiamo depositato un’istanza istruttoria al giudice per alcune cose che sono assai importanti, ma che al momento non posso rivelare perchè sarebbe una violazione. Ho chiesto una nuova indagine e posso solo dire che riguarda l’ambito delle procedure”. Potrebbe aprirsi un nuovo capitolo, dunque, sulla vicenda processuale, in corso da quattro mesi, che vede indagato A.T., Diacono della parrocchia di Venarotta, accusato di violenza su due minori avvenute tra le sua mura domestiche, presumibilmente tra il 2008 e il 2009.

A dirlo è il suo avvocato difensore, Vittorio D’angelo, in attesa che la nuova istanza presentata venga valutata attentamente dalla Procura di Ascoli Piceno nei prossimi giorni. Anche se sulla nuova linea intrapresa, D’angelo mantiene il più stretto riserbo.  

A.T. è in carcere dal 22 maggio scorso e la misura cautelare, disposta dal Gip Carlo Calvaresi, è stata successivamente impugnata dall’avvocato dell’indagato, presentando istanza di scarcerazione. Una vicenda che – secondo Vittorio D’Angelo – presenta molte ombre: una in particolare riguardante alcune dichiarazioni di altri due soggetti che sostennero di essere state anch’essi vittime di A.T., e che gli abusi si sarebbero consumati tra il 1988 e il 1991 all’interno della sua Citroen Xantia. Versione che, però, uno dei due ragazzi decise di rettificare successivamente, collocando la data delle presunte violenze subite, in un arco temporale compreso tra il 1993 e il 1994.

Tuttavia il ricorso di scarcerazione venne rigettato il 12 giugno scorso dai giudici del Tribunale del Riesame di Ancona che lo giudicarono infondato. Previsto, comunque, per il 12 dicembre prossimo il responso della Cassazione


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