ASCOLI PICENO – Non c’è destra o sinistra che tenga: contro Ancona e Pesaro monta la protesta bipartisan della Provincia di Ascoli, sia a livello istituzionale, con il Presidente Piero Celani (Pdl) sia a livello politico, con il capogruppo provinciale del Pd Emidio Mandozzi e il sindaco di Force Augusto Curti, questi ultimi entrambi componenti del Consiglio delle Autonomie Locali marchigiano (Cal) che ha deciso di proporre quattro province, rispetto alle cinque attuali ma anche contrariamente alle tre fissate per rispettare la riforma del governo sul numero delle Province.

“Sconcertante l’atteggiamento del Presidente della Provincia di Pesaro Ricci e del Commissario della Provincia di Ancona, sostenere la tesi della deroga per la quarta Provincia sottolinea una mancanza di rispetto per le istituzioni, per il sud delle Marche, ma soprattutto per i cittadini che rappresentano, in un momento di così profonda crisi, occupazionale e sociale, un amministratore pubblico dovrebbe ragionare con logiche che mirano a contenere la spesa pubblica a favore di servizi anziché continuare a ragionare con logiche di partito – scrivono Mandozzi e Curi – L’approvazione della proposta del Presidente di Macerata sostenuta dai pesaresi e gran parte degli anconetani, è una vittoria di Pirro perché contro legge come ribadito nella precedente seduta del Cal dal Presidente Solazzi”.

“L’augurio, è che a differenza del Cal, il Consiglio Regionale riesca a dare ai cittadini un esempio di politica del risparmio, la stessa politica del risparmio di cui l’Italia ha bisogno e che il Presidente Spacca sta sostenendo in questi giorni sulla stampa locale” concludono.


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