ASCOLI PICENO – “Mario Monti, da professore universitario anonimo, arriva chissà come ad insegnare a Torino, quando conosce la Fornero e suo marito Deaglio, editorialista de ‘La Stampa’. Non si mette in luce, eppure arriva in Fiat nel periodo delle tangenti. Ma il lui non ne sa niente”. E’ solo un assaggio delle quasi due ore di storie, aneddoti e ragionamenti fatti da Augusto Grandi, redattore economico de ‘Il Sole 24Ore‘ e autore, insieme a Daniele Lazzeri ed Andrea Marcigliano del libro ‘Il grigiocrate – biografia non autorizzata di Mario Monti‘. Libro che è stato presentato nella serata di mercoledì in una gremita Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani. L’evento è stato organizzato dalla sezione ascolana di CasaPound ed è stato coordinato dal responsabile regionale della stessa associazione, Giorgio Ferretti.

“Siamo qui, dopo aver subito un’abbuffata di elezioni americane. Ma, checché se ne dica, sono state elezioni – afferma Ferretti nell’introdurre l’opera – In Italia, invece, abbiamo un governo nominato, non eletto. Nessuno parla della sovranità che stiamo perdendo grazie a ciò”. Quindi l’intervento di Grandi, che esordisce: “Di quello che combinano davvero l’attuale governo e il signor Monti non leggerete una riga né sul Corriere della Sera, né su ‘La Stampa‘, né sul Messaggero. D’altronde lui stesso è stato editorialista del Corriere per vent’anni, lavoro che svolge attualmente il marito di Elsa Fornero, Mario Deaglio. Eppure – continua Grandi -, quando Monti è stato recentemente in Germania il Financial Times ha dedicato una pagina intera al nostro libro.  Noi abbiamo provato a raccontarne la storia, ma senza scadere in pettegolezzi. Vogliamo solo dimostrare che quest’uomo non è piovuto dal cielo per salvare il paese“.

Comincia, dunque, la narrazione della vita del ‘Professore‘. “Da oscuro personaggio, grigio, diviene tecnocrate. Da professore universitario anonimo arriva ad insegnare all’ateneo di Torino, dove conosce Deaglio e la Fornero. E non si mette per niente in luce. E in Italia, chi non si mette in luce non emerge. Eppure per lui l’importante era questo: non farsi vedere. Fu così che il grigissimo giovane Monti passa nel consiglio d’amministrazione della Fiat. In quel periodo nell’azienda circolavano delle tangenti. Eppure lui, uomo intelligente, dice di non essersi accorto di niente”. Poi ancora: “Anche da Moody’s non si accorge che stavano declassando l’Italia, ed anche lì era distratto. Dopo la Fiat arrivano altre partecipazioni in altri importanti consigli, poi arriva alla Bocconi, dove, sempre casualmente, si laurea suo figlio”.

Ed ecco lo sbarco in politica e l’Europa. “L’ex ministro Antonio Martino, che continua a dichiararsi tuttora amico di Monti, ha detto che si sente colpevole per averlo consigliato a Berlusconi come commissario Ue. E che lo stesso Monti abbia confessato di non capirci niente di micro e macroeconomia. E ce ne siamo accorti. Pensare che oggi viene considerato ‘salvatore della patria‘. Va in Europa con Berlusconi, ci rimane con Prodi, uomo per tutte le stagioni e vicino a tutti i poteri forti. E’, inoltre, un uomo della Goldman Sachs. Ora – spiega l’autore de ‘Il grigiocrate’ – tutti parlano di complotti, ma qui non si tratta di complotti. Il complotto è qualcosa di segreto. E qui tutto viene fatto allo scoperto. La Goldman, sul proprio sito, mette in rete i suoi obiettivi. Tra questi c’è la cosidetta ‘strategia delle porte girevoli‘. Ovvero: quando ci servono, mettiamo i nostri uomini goldman a fare politica e quando terminano il lavoro tornano da noi. Questa è una dichiarazione ufficiale. Ma non funziona solo in Italia o in Europa. Prendete Henry Paulson, tesoriere americano. Durante il suo mandato salva tutte le banche tranne la Lehman Brothers. Guarda caso, la banca rivale della Goldman”.

Ma Augusto Grandi non le manda a dire neanche ad altri membri dell’attuale esecutivo: “Da quando sono arrivato al governo, vari ministri hanno consigliato ai nostri giovani di andare all’estero per lavorare. La cancellieri li ha chiamati ‘mammoni‘, la Fornero ‘choosy‘. Peccato che i loro ragazzi hanno avuto un’altra strada. Prendete il figlio di Monti, assunto da Bondi in Parmalat. Che ruolo aveva? Nessuno l’ha mai capito. Tant’è che quando l’azienda è finita in mani francesi hanno visto quanto prendeva il signor ‘Monti G.’ e l’hanno fatto fuori. Ovviamente è stato presto ripiazzato. Bondi, badate, è lo stesso chiamato a fare il tecnico dal governo dei tecnici. Sembra quasi un debito di riconoscenza pagato. Il figlio della Fornero, invece, dopo 14 mesi passati in Fonsai, ne è uscito con 3, 6 milioni di liquidazione. Questi signori – insiste Grandi – hanno una cencezione del mondo che il mondo non ha. A loro non importa niente del futuro dell’Italia, perché il futuro è stato deciso da chi li ha messi al potere“.

Infine, dopo aver dichiarato che lo stesso ministro del Welfare ha rifiutato di presentarsi ad un convegno da lui moderato “solo perché ho scritto un libro che la attaccava“, conclude rispondendo ad una domanda se la strategia economica adoperata dal governo argentino fosse applicabile anche in Italia. “Ci sono due grandi differenze – precisa -: noi abbiamo la Fornero e la Cancellieri. Loro hanno la Kirchner, una donna che ha dichiarato: ‘Preferisco avere un paese con un’alta inflazione, ma dove tutti lavorano, piuttosto che un paese come l’Italia, senza futuro‘. L’altra è costituita dalle materie prime. Noi dobbiamo comprarle perché non le abbiamo. Per questo bisogna sfruttare altre possibilità. Senza dimenticare che siamo una forza, sia in Europa che nel mondo. Non siamo come la Grecia: le nostre aziende andrebbero bene se non fossero massacrate dalle tasse, utili solo per pagare gli interessi sul debito“.


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