in tempo reale dalla sala stampa dello stadio Del Duca.

Intanto i tifosi stanno contestando la squadra fuori dai cancelli della tribuna.

GEMITI Il modulo lo abbiamo provato tutta la settimana, non mi ha sorpreso giocare con una difesa a tre. Il primo tempo abbiamo giocato piano, sapevamo che loro sono bravi a chiudersi e ripartire nelle ripartenze, quindi temevamo le caratteristiche di Zaza e Feczesin, loro si sono chiusi bene. Alla fine poi gli spazi si sono allargati. Secondo me abbiamo interpretato bene quello che ci è stato chiesto. Sono contento di aver vinto in un campo che è difficile.

NICOLA Gli episodi? Fanno parte del calcio, sento sempre dire questo. Non si vince ai punti o per possesso palla. Nel primo tempo la gara è stata equilibrato, nella ripresa abbiamo accelerato che non abbiamo fatto nel primo tempo, perché l’Ascoli era ben disposta in campo, ci hanno chiuso e hanno lottato al pari nostro. L’Ascoli ha avuto un ritmo elevatissimo nel primo tempo. Poi nella ripresa abbiamo cercato di allargare il gioco, ad esempio nel gol abbiamo spostato il gioco da destra a sinistra, fino al cross di Gemiti. Siamo stati più incisivi nelle giocate, abbiamo avuto più personalità.

Chiaro, tutti vorrebbero dominare per 90 minuti, ma sarebbe presuntuoso: è impossibile non soffrire perché ci sono gli avversari, quindi dovremo migliorare sempre per capire il momento in cui colpire. Abbiamo giocato con il 4-3-1-2, questo è il modulo che a noi si addice in partite di questo genere.

Siligardi fondamentale? Nel primo tempo l’Ascoli si è fatta in quattro, quindi quando siamo entrati in vantaggio abbiamo avuto modo di ottenere degli spazi.

SILVA: Fino al gol siamo stati aggressivi e corti, contro una buona squadra. Il gol ci ha segato, ma anche in 10 abbiamo dato tanto, ho visto una squadra molto tosta. Certo, alcune decisioni fanno discutere, ci può stare che Scalise subisca un mezzo fallo e vada giù senza protestare. Aloisi giustamente mi ha detto: hanno fatto gol al primo cross, neppure al primo tiro. In quell’occasione ci hanno aggirato bene, abbiamo scalato le marcature…

In allenamento avevo visto lo spirito che c’è stato fino al 2-1 per il Livorno. Quando ho saputo la designazione arbitrale e i precedenti ho temuto il peggio.

Benigni disse dopo la partita con la Juve Stabia che sperava in qualcosa di più? Io faccio l’allenatore, la mia preparazione tattica e tecnica penso si veda in campo, credo che avete visto anche oggi una bella squadra, applicata. Poi certo nel calcio contano i risultati, e l’allenatore è responsabile.

La mia posizione? La valuta il presidente. Questa settimana compio un anno ad Ascoli, oggi, a tempo scaduto e risultato acquisito, è arrivato il primo rigore… Devo dire che come allenatore sono a posto con la coscienza, ho visto giocare i ragazzi bene.

Ho fatto il bene dell’Ascoli per un anno, forse anche più, perché la classifica è ancora discreta.

La sensazione è che stiamo raschiando il barile per il grande impegno, la grande voglia, ci sono giovani anche del ’93. Gli episodi ci girano tutti male adesso, si spera succeda qualcosa di diverso. Un buon risultato oggi ci avrebbe caricato. Scalise oggi ha giocato molto bene. Io vedo gli allenamenti, vedo che i ragazzi stanno dando il massimo. Anche gli attaccanti si sono impegnati.

Peccato commentare un 4-1, ma il calcio è così, nel calcio non bisogna perdere lo spirito. Io non l’ho perso mai, ma anche l’Ascoli è così, non molla mai.

RICCI Dopo il 2-1 qualche decisione dell’arbitro ci ha tagliato le gambe, soprattutto gli ultimi due gol, 9 contro 11, non li valuto. Fino a quel momento ci eravamo disimpegnati bene, specie in difesa. Certo, alcune decisioni arbitrali ti fanno sentire un po’ impotente. Non credo che le ultime due partite siano da buttare, anche se sono due sconfitte. Fino al gol noi abbiamo fatto bene.

Ho visto la classifica, pensavo fosse peggiore, il nostro obiettivo è la salvezza. Prima dobbiamo fare 51 punti. Certo, se qualche compagno abbia pensato a qualcosa di più, o anche il presidente, ha diritto di dire quello che pensa, è lui che ci mette i soldi.


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