ASCOLI PICENO –  Assolti perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza del giudice del Tribunale di Ancona, Lorenzo Falco, che assolve 6 operatori sanitari, tra cui 4 chirurghi e 2 anestesisti, del nosocomio regionale di Ancona, accusati di gravissime lesioni personali ai danni dell’ascolano quarantaquattrenne, Maurizio Accorsi.

L’uomo venne ricoverato al Torrette di Ancona il 23 aprile del 2007 per una gastralgia. Trasportato in sala operatoria, venne sottoposto ad un intervento durante il quale andò in arresto cardiaco. Accorsi restò senza ossigeno per diversi minuti, fino a quando non entrò in coma. Ne uscì incapace di parlare e camminare.  

L’inchiesta partì in seguito all’esposto della famiglia di Maurizio Accorsi, ma la Procura di Ancona chiese, a fine 2008, l’archiviazione per i 6 operatori sanitari. La famiglia si oppose duramente, e nel dicembre 2009 il gip sciolse la riserva, obbligando gli inquirenti a continuare le indagini, finalizzate a ricostruire le vari fasi dell’intervento chirurgico e per stabilire l’effettiva responsabilità dei chirurghi, tra i quali l’allora direttore della clinica, Aroldo Fianchini, e degli anestesisti.

Il quarantaquattrenne ascolano, tutt’ora ricoverato in una struttura riabilitativa del piceno, è affetto da una encefalopatia post-anossica, che lo ha ridotto in stato vegetativo.


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