ASCOLI PICENO – Oramai è questione solo di trarre il dado. Claudio Travanti, assessore all’Ambiente del Comune di Ascoli, venerdì prossimo, presso il ristorante Da Bruno in Corso Vittorio Emanuele, darà vita all’associazione culturale “Azione Popolare”. Nulla di strano, si direbbe: perché un assessore o un consigliere comunale non può creare o aderire ad una associazione: “Anche il sindaco stesso fa parte del movimento “Italia chiamò”, e non ci vedo niente di male”.

Ma la politica va letta e, in questo caso, la lettura è semplice: tra Travanti e il sindaco Castelli i rapporti sono compromessi. Forse del tutto, forse no: ma la “cosa” di Travanti, che avrà un respiro provinciale ma è destinata ad avere il suo forte baricentro ad Ascoli, appare chiaramente ed esplicitamente come un futuro tentativo di creare una lista da presentare alle elezioni del 2014. Con Castelli? Difficile, ma mai dire mai.

“Io ho tessuto le fila per consentire a Castelli di candidarsi sindaco, nel 2008 – ricorda Travanti – ma devo dire che in questi ultimi anni ho visto da parte del gruppo ex An, confluito nel Pdl, una vera occupazione del partito ai danni della componente di Forza Italia, che in partenza avrebbe dovuto pesare per il 70% all’interno del gruppo mentre ora, nonostante la dipartita di Fini, è completamente spazzata via”.

“Anche sulle primarie mi sento diviso dal sindaco Castelli – aggiunge – Innanzitutto le primarie, se vanno fatte, devono essere bene organizzate. Secondariamente, dipende da quali personalità partecipano. Castelli parteggia per Giorgia Meloni mentre io devo dire che, qualora Berlusconi si volesse ricandidare, non credo debbano svolgersi alcun tipo di consultazione. E se gli ex An sono dove sono, lo devono, ancora oggi, a Berlusconi”.

“Confermo la mia disponibilità ad essere leale fino alla fine del mandato amministrativo sia per gli impegni presi con l’elettorato che mi ha votato sia con lo stesso sindaco per la programmazione amministrativa – scrive però Travanti in una lettera – E’ ben noto che nelle vicinanze delle elezioni si rinnovano tutte le maggioranze e gli accordi politici, per cui si può condividere una nuova programmazione amministrativa-politica oppure non aderire, quindi non mi ritengo in questa fase di poter programmare il futuro in quanto non sono il “Mago di Gerusalemme”. Caro sindaco, come ti ho riferito in passato, qualora cambiassi idea politica, ti riconsegnerei le deleghe, per un rispetto dei cittadini e di te stesso”.

Travanti poi, da buon ex democristiano, nella lettera indirizzata a Castelli, fa pesare la sua esperienza: “Voglio ricordare che il sottoscritto è stato in Forza Italia un dirigente di partito che ha portato 998 iscritti su 2500 in Provincia, è stato eletto coordinatore comunale il 29 settembre 2007 con 597 voti degli iscritti contro 211, ha partecipato al primo congresso nazionale del Popolo della Libertà nel marzo 2009, e nominato coordinatore del Pdl tramite il documento politico del 20 settembre 2008 firmato da tutti i partiti aderenti al Popolo della Libertà, documento che tra l’altro ha previsto e garantito la tua candidatura a sindaco. E’ ben noto a tutti il mio importante lavoro politico che ha portato alla vittoria sia il centrodestra nel 2004 al comune e l’amico Piero Celani ne è testimone, sia nel 2009 il Popolo della Libertà sempre al Comune di Ascoli, e mi permetto di ricordare con tutto il rispetto che il sottoscritto è stato ed è un esponente rappresentativo del centro-destra tanto da avere meriti riconosciuti da autorevoli dirigenti nazionali. Mentre ci sono consiglieri comunali che stanno in Consiglio da 30 anni e che chiedono le mie dimissioni” dice Travanti, forse riferendosi a Raniero Isopi.

Travanti, comunque, sembra confermare i contatti avuti con altri esponenti politici quando scrive: “Per quanto riguarda il mio incontro avuto  due mesi fa (per la prima volta in vita mia ho partecipato a un pranzo con l’onorevole Amedeo Ciccanti), è stato per valutare la situazione politica elettorale del nostro territorio affinché alle prossime tornate elettorali ci sia la certezza di una maggioranza nella amministrazione locale, alternativa all’estrema sinistra atea, questo incontro è stato da me subito dichiarato al sindaco, e ad altri amici della città per una trasparenza che mi contraddistingue, cosa che invece altri ben noti politici ed amministratori della nostra maggioranza, da tre anni a questa parte mantengono ottimi rapporti politici con esponenti di rilievo della sinistra ritenuta atea, tanto da preoccupare i cittadini per un trasversalismo tutt’altro che benefico per la città di Ascoli a favore degli anconetani”.


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