Giovedì alle ore 18 trasmetteremo una puntata video in diretta, poi rivedibile in differita, con gli studenti delle scuole del Piceno
ASCOLI PICENO – Una partecipazione che abbiamo definito imponente non ha caso: 2500 gli studenti scesi in piazza per protestare contro i tagli alla scuola pubblica del governo Monti, una cifra altissima e che segue settimane di mobilitazione in tutti gli istituti superiori cittadini e anche provinciali. “Dopo anni di completa assenza degli studenti nelle manifestazioni, questo corteo è stato il più partecipato e sarà sicuramente l’inizio di una serie di lotte comuni che vedranno gli studenti del Piceno uniti per un unico scopo” termina il comunicato.
“Lo scopo dell’evento era quello di protestare contro i tagli che la scuola pubblica ha subito negli ultimi anni, tagli che sfiorano i 183 miliardi di euro – scrivono in una nota i ragazzi – Ad organizzare l’evento, il Coordinamento dei Rappresentanti d’Istituto che ha sfilato in testa al corteo seguiti dai vari spezzoni delle singole scuole: per la prima volta la città è stata palcoscenico di una vera e propria unione tra tutti gli studenti, senza simboli né bandiere di associazioni o partiti. Come previsto, infatti, la manifestazione si è svolta in maniera totalmente pacifica”.
Resta qualche divisione, ad esempio con l’associazione studentesca “Blocco Studentesco“, perché “hanno formato un mini-corteo non autorizzato venendo meno agli accordi presi precedentemente con gli altri rappresentanti d’istituto i quali avevano concordato per la partecipazione di scuole e non di associazioni”.
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Falso, risponderò punto per punto:
1- Il Blocco Studentesco non ha formato un mini corteo non autorizzato, sono stati gli organizzatori a volere la “distanza minima” perché c’erano i tricolori.
2- Dire che si volevano gli studenti e non le associazioni non ha senso in quanto le associazioni stesse sono composte da studenti, oltre a ciò erano presenti (anche tra gli organizzatori) elementi appartenenti ad altre formazioni studentesche. Inoltre
3- Il Blocco non ha portato con sé materiale riconducibile al proprio movimento, dato che c’erano, come detto sopra, tricolori e uno striscione che non è stato utilizzato in una manifestazione del Blocco Studentesco ma in una manifestazione apolitica come quella di ieri a cui il Blocco ha partecipato.
4- Le bandiere nazionali non sono segno di alcuna associazione, sono il simbolo di tutti gli italiani, e fa specie sentire certi ragionamenti anzi, pensandoci bene, fa addirittura rabbrividire.
5- La volontà di non omologarsi è nata dall’esclusione senza previo avviso o motivazione dei rappresentanti d’istituto del Blocco Studentesco dall’organizzazione del corteo il giorno prima dell’evento, dopo che tutti i ragazzi si erano prodigati nel coinvolgere militanti, amici e simpatizzanti, il tutto disinteressatamente.
6- La decisione di non omologarsi alla fine è stata cosa buona e giusta, dato che il Blocco Studentesco non vuole avere niente a che fare con chi fischia l’inno italiano.
Potete cortesemente autorizzare i messaggi in tempi decenti? Anche perchè contemporaneamente sono in corso discussioni in altre notizie, quindi i commenti vengono controllati.
Ha ragione
183 miliardi? Francamene mi sembra un numero tirato a caso, considerando che il deficit di bilancio dello Stato italiano è di circo 70 Miliardi con tagli di questa portata non solo raggiungeremmo il pareggio di bilancio ma avremmo anche oltre 100 miliardi di surplus… Forse invece di miliardi si intendevano milioni (mi sembra un taglio molto più realistico per il solo settore scuola).