ASCOLI PICENO – E’ tornato in libertà Daniele Accorsi, il giovane che la sera del 26 novembre scorso travolse con la sua Fiat Uno, al bivio di Giustimana, la piccola Monica Fabiani, uccidendola. Ventiquattrore dopo la richiesta di revoca della custodia cautelare, inviata dal suo avvocato difensore, Alessandro Angelozzi, il Tribunale ha accolto in toto la richiesta di Angelozzi, “sulla base del fatto, dichiara l’avvocato ascolano, che non sussistono ipotesi di reiterazione del reato”.

L’incidente c’è stato, continua, non si possono certo minare quelli che sono i fatti. Sono assolutamente d’accordo sull’esempio che si è voluto dare, affinchè tragedie come queste possano essere evitate ma, ragionevolmente, l’ipotesi di reiterazione di reato non sussiste, in quanto al mio assistito hanno ritirato la patente e sequestrato il veicolo”.

La richiesta della custodia cautelare era stata disposta dal Pm, Cinzia Piccioni, e accolta dal Gip Carlo Calvaresi. “Al Gip, il giovane ha spiegato nei minimi dettagli lo svolgimento dei fatti, conclude Angelozzi. L’impatto è stato improvviso, ed il mio assistito si è fermato dopo qualche metro, perché in evidente stato di shock, tornando indietro per prestare i primi soccorsi”.

E’ un fatto certo, però, che l’investitore abbia imboccato contromano il tratto di strada che dal bivio di Giustimana conduce sulla Salaria. E’ emerso, inoltre, che nelle dichiarazioni del giovane rilasciate al gip, per giustificare il fatto di aver commesso questa infrazione al codice della strada, risulterebbero delle profonde lacune nel mettere insieme i ricordi di quella sera del 26 novembre scorso.

Il giovane ventunenne, che vive a Santa Maria in Capriglia, una frazione ascolana, avrà, però, l’obbligo di firma per tre volte alla settimana.


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