ASCOLI PICENO – Primo allenamento del nuovo anno ieri per i bianconeri al ‘Città di Ascoli‘. La truppa guidata da Silva, con il campionato fermo fino a fine mese, inizierà un lavoro atletico per presentarsi al meglio di fronte alle 20 partite che restano del girone di ritorno. Oggi è prevista una doppia seduta, come domani, mentre il lavoro riprenderà lunedì pomeriggio. In quei giorni ci sarà ancora Riccardo De Santis, volto nuovo ieri al centro, difensore italiano ma che ha militato in Svizzera. Classe ’91, De Santis rimarrà in prova con la speranza di convincere lo staff tecnico a tesserarlo.

Intanto Massimo Silva è tornato a parlare. Del nuovo anno con le sue aspettative, ma anche del 2012 e dei suoi dolci ricordi: “E’ stato un anno strepitoso per il lavoro che abbiamo fatto – racconta -. Salvarci in quel modo dopo quella penalizzazione poi. In questo campionato, invece, abbiamo conservato una classifica ottima, forse raccogliendo sul campo meno di quanto seminato, vedi le gare con Padova e Varese. Ma tutto ciò mi lascia fiducioso per il resto del torneo e se continuiamo a fare così bene potremo anche puntare più in alto“. E per farlo servirà un mercato che lo consenta. Il tecnico spiega la situazione attuale: “A centrocampo siamo tanti e potrebbe partire qualcuno, magari con qualche scambio. In difesa, al contrario siamo pochi e se ci saranno arrivi saranno per quel reparto“. Ma la dirigenza, e, per orgoglio piceno, anche i tifosi, sperano sempre che il colpo migliore venga dal sempre fruttifero vivaio bianconero. Silva, che con i giovani, numeri alla mano, pare saperci fare, conferma: “Credo molto in una crescita dei nostri ragazzi più ‘verdi’ in questa seconda parte di stagione, sia in prestito che delle giovanili, anche e soprattutto di chi ha giocato meno. Soprattutto nelle partite al ‘Del Duca’ potranno essere molto importanti“.

Infine, su chi lo abbia maggiormente colpito in questa prima parte di stagione tra i calciatori in squadra, risponde: “Facile rispondere Zaza. Ma per lui, come per Fossati, ma anche Morosini, Conocchioli e Prestia, vale lo stesso discorso: non sono grandi sorprese perché ero certo che potessero darci l’aiuto che ci stanno dando. Hanno solo saputo confermare quanto da loro ci si aspettava“.


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