ASCOLI PICENO – Volevo dare qualche disinteressato suggerimento agli amici del Pd che in questi giorni, da Roma a Milano al più piccolo paesino, si stanno chiedendo cosa hanno sbagliato. Continuano a sbagliare persino nelle analisi e nelle soluzioni proposte. Eppure è così facile.

Ho però sentito Bersani dire che al primo punto del suo “progetto” di Governo c’è la questione europea.

Naturalmente, a mio avviso, il personaggio è fuori tempo massimo: doveva capirlo prima. Dirlo prima. Prenderci i voti prima (ora ci ritroviamo un’agenda di governo mai presentata in questo modo agli elettori, ad appena una settimana dal voto).

Ecco cosa dice Bersani: “Il primo tema è l`Europa.Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande l`altroieri: l`austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema che va spostato nel medio periodo: ora c`è un`altra urgenza assoluta, il lavoro”.

“L’austerità da sola ci porta al disastro”: l’ha capito anche lui (forse gli amici democratici non lo immaginano, ma Bersani non è meno colpevole di Berlusconi o di Monti, e quindi ha sulla coscienza almeno un terzo del milione di disoccupati creati nell’ultimo anno).

Vedremo come questa promessa si tramuterà in richieste concrete. Attenzione, ogni centesimo in meno d’austerità per l’Italia è un centesimo in più di austerità per la Germania. E le premesse con le quali si sta muovendo non sono tali che a Berlino qualcuno possa temerlo (semmai, temono l’instabilità grillina).

Sarà comunque interessante conoscere la posizione del resto del Parlamento su questo punto.

Vediamo quale sarà la proposta di Bersani, e poi ne riparliamo. Io sono scettico.


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