ASCOLI PICENO – Volevo dare qualche disinteressato suggerimento agli amici del Pd che in questi giorni, da Roma a Milano al più piccolo paesino, si stanno chiedendo cosa hanno sbagliato. Continuano a sbagliare persino nelle analisi e nelle soluzioni proposte. Eppure è così facile.
Ho però sentito Bersani dire che al primo punto del suo “progetto” di Governo c’è la questione europea.
Naturalmente, a mio avviso, il personaggio è fuori tempo massimo: doveva capirlo prima. Dirlo prima. Prenderci i voti prima (ora ci ritroviamo un’agenda di governo mai presentata in questo modo agli elettori, ad appena una settimana dal voto).
Ecco cosa dice Bersani: “Il primo tema è l`Europa.Voglio che il prossimo governo ponga una questione dirimente, di cui ho parlato al telefono con Hollande l`altroieri: l`austerità da sola ci porta al disastro. In sede europea, tutti devono mettersi in testa che il rientro dal debito e dal deficit è un tema che va spostato nel medio periodo: ora c`è un`altra urgenza assoluta, il lavoro”.
“L’austerità da sola ci porta al disastro”: l’ha capito anche lui (forse gli amici democratici non lo immaginano, ma Bersani non è meno colpevole di Berlusconi o di Monti, e quindi ha sulla coscienza almeno un terzo del milione di disoccupati creati nell’ultimo anno).
Vedremo come questa promessa si tramuterà in richieste concrete. Attenzione, ogni centesimo in meno d’austerità per l’Italia è un centesimo in più di austerità per la Germania. E le premesse con le quali si sta muovendo non sono tali che a Berlino qualcuno possa temerlo (semmai, temono l’instabilità grillina).
Sarà comunque interessante conoscere la posizione del resto del Parlamento su questo punto.
Vediamo quale sarà la proposta di Bersani, e poi ne riparliamo. Io sono scettico.
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Aspettare! Aspettare cosa? Intanto è da notare che Bersani a “Che tempo che fa” di domenica 3 marzo ha detto che questi otto punti debbono essere presentati e quindi accettati dalla Direzione del suo partito, il PD.
Ritengo che il comportamento non è idoneo alla situazione attuale che è di emergenza e come lui stesso l’ha definita. Pier Paolo ma l’Italia deve dipendere dalla Direzione del PD? Mi dai una risposta?
Questi otto punti e per qualcuno enunciato in forma di messaggio per alcunu enti forse il primo per la Commissione Ue saranno nell’insieme la continuazione dell’opera di demozione sociale che ha fatto Monti che è stato da Bersani sempre sostenuto e per questo il PD ha perso voti, cosa che non dispiace e a me fa piacere.
Se questi otto punti fossero veramente a vantaggio del popolo italiano, Bersani avrebbe fatto i manifesti almeno 3×6.
Quindi è cambiato il suonatore ma la musica è sempre la stessa? Sì, è la risposta. Bersani non è credibile e equindi non è affidabile.
Ho già scritto che Bersani ha sbagliato tutto e non è credibile. Tuttavia, mentre molti degli 8 punti sono specchietti per gli allocchi (come molti dei punti più futili del M5S), voglio sapere qual è la sua proposta in Europa. Dal 1998 al 2007 l’Italia ha contratto il rapporto debito/pil, come richiesto da Francia e Germania; gli italiani hanno pagato più tasse rispetto alla spesa pubblica, impoverendosi. Incredibilmente l’hanno continuato a fare anche negli anni seguenti la crisi economica, e questo non solo ci sta impoverendo, ma sta facendo esplodere il debito privato.
Non credo ci siano strade in realtà, e lo dico perché ho studiato a lungo la situazione, e immagino Bersani stia prendendo tempo. Non può chiedere un allentamento dei vincoli di bilancio perché dopo una settimana rischiamo di essere sotto attacco speculativo; non può chiedere che la Germania non si comporti peggio della Lega nord, e dunque rimandi i surplus accumulati con dumping sociale al meridione d’Europa, perché non accadrà; può solo chiedere – come fatto inutilmente da Berlusconi e Monti – di non conteggiare le spese per investimenti nel debito pubblico. Ma non gli sarà concesso perché naturalmente a Berlino sanno che, comunque lo vogliamo chiamare, quello è debito pubblico se non c’è la copertura della Banca Centrale (in caso opposto, sarebbe un numero contabile).
Però magari mi sbaglio.
La cosa positiva è che la sconfitta elettorale ha sdoganato nel Pd, il partito incredibilmente più appiattito sull’austerità antipopolare, la convinzione che le “politiche europee sono francamente sbagliate”. Perché Bersani fino ad un mese fa si dichiarava disposto ad avere un supercommissario straniero sul bilancio europeo: in pratica una dittatura finanziaria conclamata. Nel silenzio assordante dei militanti ai quali, forse, da adesso possiamo provare a parlare (se ci capiscono)
….Aspettare che cosa propone Bersani???? Facciamo prima ad aspettare che il Sole sorga di notte!!!
Al momento che scrivo questo commento e in replica faccio notare che l’articolo comunque è stato letto 48 volte e sono contento.
Il problema vero è che non si vuole comprendere che Bersani non è che ha sbagliato tutto, Bersani non ha sbagliato niente!
Bersani è stato due volte ministro con Prodi ed ha svenduto quello che era il patrimonio a partecipazione statale come Telecom, Enel e quant’altro. Da un simile statista (e di basso profilo chiaramente) cosa possiamo pensare che possa fare.
Quali sono le previsioni?
Dobbiamo difenderci dal centrosinistra!
Non abbiamo altra scelta. Ma come possiamo difenderci? Questo giornale ci può dare una mano e spero che M5S tenga alto la bandiera della partecipazione dei cittadini. Non abbiamo altro. Spiegatemi che altro abbiamo!
Il centrosinistra rappresenta un blocco sociale fortissimo. Nella sua area politica sono concentrati buona parte dei poteri forti, il resto sta nel centrodestra. La Direzione del PD è la regia per eccellenza dei vari poteri articolati sul territorio e sui vari mercati finanziari e in nEuropa ed anche negli altri continenti.
Bersani svolge funzione di rappresentanza di interessi economici in Italia e in Europa. Questo è il suo compito, non altro.
Caro Pier Paolo non è un caso che il potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni non interessa per niente il Partito Democratico e il centrosinistra. Certo ogni tanto parlano di “lavoro” ma solo per finta.
Si può dire tutto ma almeno M5S al primo punto ha messo il reddito di cittadinanza. sarà utopia! Ma almeno è una speranza. No?