ASCOLI PICENO – “Non ci sono i soldi”: ecco così che l’attesa e più volte dichiarata elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli “è seriamente a rischio” come afferma l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi, “poiché, a oggi, la Provincia di Ascoli Piceno non ha stanziato la somma necessaria, di propria competenza, per concorrere al rifacimento dei marciapiedi delle stazioni, funzionale alla fermata dei nuovi tipi di convoglio”.
Viventi afferma che, nelle scorse settimane, ha più volte sollecitato il presidente Celani allo stanziamento, senza però ricevere, fino a questo momento, alcuna risposta.
“È a questo punto assolutamente necessario avere, in tempi brevissimi, notizie dalla Provincia di Ascoli – afferma Viventi – poiché queste opere sono indispensabili e urgenti per l’attivazione dell’elettrificazione, fissata per il 9 giugno e, a nostro avviso, improcrastinabile, vista la strategicità del servizio per la comunità marchigiana e, in particolare, per quella ascolana”. La Giunta regionale ha recentemente deliberato la concessione del proprio contributo per l’adeguamento delle banchine alla sosta dei treni elettrici. In base a un accordo di programma promosso nei mesi scorsi, è stata stabilita la compartecipazione ai lavori di tutti i soggetti interessati: Regione Marche, Provincia di Ascoli, Rfi e Comuni interessati dalla fermate. “Se la Provincia non sarà in grado di procedere alla copertura della somma di 105 mila euro, l’unica di sua competenza, a fronte di un investimento totale di circa dieci milioni – spiega Viventi – dovremo fermare i lavori e quindi ritardare l’attivazione di un servizio fondamentale per il territorio ascolano”.
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La cosa è molto grave. Ma il fatto è che la Provincia sta con l’acqua alla gola e le colpe sono di questa amministrazione e anche delle precedenti. Questa amministrazione è colpevole di aver messo a bilancio cifre tutt’altro che sicure e che infatti non sono entrate nelle case dell’ente (multe, tasse sui pozzi, ecc.). Ma non dimentichiamo che questa amministrazione sta anche subendo una marea di sentenze sfavorevoli relative a contenziosi del passato: 5 milioni ai Rozzi, 500.000 euro a Tizio, 800.000 a Caio, 150.000 a Sempronio… ed ecco che c’è la paralisi totale. A questo vanno aggiunti i tagli dello Stato e la scellerata separazione da Fermo. Io credo che davvero la Provincia di Ascoli sia ad un passo dal baratro.
Dalle ultime notizie di stampa pare che la Provincia sforerà il Patto di Stabilità per circa 10 milioni quindi ci sarà il blocco delle spese, ci saranno tagli dallo Stato, sarà impossibile contrarre mutui, ecc. Insomma la paralisi totale. Addirittura ho letto anche una dichiarazione, mi sembra del Ragioniere Capo o dell’assessore al Bilancio, molto allarmante. Del tipo: “Fino a Maggio gli stipendi sono garantiti”. Che significa questo?
Quindi è chiaro che la Provincia non riuscirà a mettere i 100.000 euro per il rifacimento delle banchine delle stazioni. Come molto probabilmente non riuscirà a pagare tante altre cose (ma questo è un altro discorso). Perciò o di questa spesa se ne fa carico la Regione, oppure abbiamo buttato 10 milioni di euro. Comprendo le dichiarazioni dell’assessore Viventi, la Regione non ha colpe, ma si lavori per trovare una via di fuga.
Mentre assistiamo a questo penoso “scaricabarile” all’italiana tra Regione e Provincia (anzi, Provincetta) in ordine ai “quattro becchi” occorrenti per elettrificare la linea Ascoli S.B. Tr., ecco (vedere lancio agenzia di seguito) dove si investe sul serio nelle Marche con “soldoni pesanti”: non certo nel Piceno di cui, a livello regionale e nazionale, non importa assolutamente niente a nessuno. Guardiamo in faccia alla realtà.
(AGENPARL) – Ancona, 20 mar – È stata pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo, la delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che prende atto del rifinanziamento del collegamento della linea ferroviaria Orte Falconara con la linea ferroviaria Adriatica (Nodo di Falconara – 1° Lotto funzionale).
“A questo punto – spiega l’assessore ai Trasporti Luigi Viventi – Rfi può procedere immediatamente alla pubblicazione della gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori per quest’opera che, come noto, è ritenuta strategica all’interno del mandato della Giunta regionale. È un’opera che attendiamo da anni, poiché consentirà alle Marche di potenziare i collegamenti con la grande viabilità ferroviaria nazionale. Con la sua realizzazione, inoltre, sarà possibile eliminare l’attraversamento delle raffineria Api di Falconara, con evidenti benefici in termini di sicurezza, e creare una prospettiva interessante per l’utilizzo dell’interporto di Jesi”.
La delibera era stata assunta nella seduta del Cipe dell’11 dicembre 2012. Il nuovo passaggio al Comitato interministeriale per la programmazione economica si era reso necessario in seguito alla rimodulazione (in diminuzione da 210 a 174 milioni di euro) dei fondi a disposizione per la prima fase del progetto. L’intervento consiste nella costruzione di una bretella, a binario semplice, di collegamento fra la linea Orte-Falconara e la linea Adriatica, diretta verso nord, per un lunghezza di 1,5 km, con possibilità di raddoppio quando sarà completato quello dell’intera linea
Ma è una cosa oramai risaputa che la provincia non ha i soldi. Ma se si tengono anche i soldi vincolati per il TPL che la regione gli gira, tanto da costringere la START plus a mettere a rischio gli stipendi dei propri dipendenti
attendiamo con ansia che Celani ci dica…..lo stato di salute dell’Ente. Ma come è ovvio accadrà, le responsabilità saranno degli altri…… però “LUI” ha sempre dichiarato (ci sono articoli a iosa) che l’Ente è in salute e non ci sono assolutamente problemi economici. Vedremo….siamo in dolce attesa! L’unica cosa che davvero mi rende nero di rabbia è che la totale incapicità amministrativa (di tutti gli attori, amministratori, assessori, dirigenti, ecc) sta mettendo in difficoltà molte famiglie che rischieranno lo stipendio….per ora…