ASCOLI PICENO – Successo strepitoso per le pensiline fotovoltaiche Daitarn 3 Haran Banjo, installate in questi giorni a San Benedetto. Su proposta dell’ex consigliere comunale di Rifondazione Comunista Daniele Primavera – il quale sembra avere contatti privilegiati con il presidente comunista della Corea del Nord Kim Jong Un – sembra che Pjongyang, in vista di un attacco nucleare contro gli Stati Uniti, abbia deciso di ordinare dal Piceno decine di migliaia di pensiline in modo da coprire un’area di diverse centinaia di migliaia di ettari. Sembra infatti che la robusta massa metallica, coperta da pannelli fotovoltaici in origine pensati per impedire che pioggia o raggi solari colpissero gli automobilisti sambenedettesi al momento di lasciare l’auto nei parcheggi di Piazza del Pescatore, via D’Annunzio, PalaRiviera e via Togliatti, abbia anche il potere di respingere, come una sorta di gigantesco specchio riflesso, le radiazioni di un eventuale attacco atomico (guarda qui video di simulazione di Frame75)
Ma anche dal capoluogo piceno, la splendida Ascoli, Città delle Cento Torri, sorge un po’ d’invidia per l’ideona (impazza su twitter con l’hashtag, #ideona) che hanno avuto i colleghi sambenedettesi. “Altro che pesciari” avrebbe detto un pensionato davanti Palazzo dei Capitani, mentre il sindaco Guido Castelli, accompagnato dagli assessori Valentino Tega e Giovanni Silvestri, teneva sottobraccio proprio un faldone che PicenoOggi.it è riuscito a trafugare, immaginando quanto il primo cittadino ascolano stesse per compiere. Il progetto, al momento di massima – ma Castelli ha chiesto ai dipendenti comunali una via preferenziale, in quanto vorrebbe che tutto si compisse entro la fine del mese di aprile per non essere da meno al collega sambenedettese Giovanni Gaspari – prevede l’installazione delle pensiline fotovoltaiche Daitarn 3 Haran Banjo su Piazza Arringo, in modo da coprire per bene alla vista Palazzo Arengo, e la Cattedrale di Sant’Emidio. Fonti che non possiamo rivelare – ma possiamo mettere la mano sopra il pannello fotovoltaico in una arroventato pomeriggio estivo – riferiscono di un Castelli entusiasta per l’ammodernamento della nobile piazza: “Basta con questa forma mentis medioevale, andiamo avanti, siamo nel Terzo Millennio”.
Ma nell’analisi dei costi e dei benefici e dei tempi di realizzazione, l’entusiasmo per il trio Castelli-Teca-Silvestri ha raggiunto livelli orgasmici: e così, su suggerimento di Silvestri, si è pensato di utilizzare lo stesso sistema anche per Piazza del Popolo: in questo caso neppure un pertugio di cielo resterà visibile da chi vorrà continuare a passeggiare sull’antico travertino. Una copertura tombale. “E vu’ vedè che mo’ la Vodafone ci verrà a fare uno spot, ma sopra i pannelli. Diventiamo mondiali” ha assicurato Silvestri.
Ma in tutto il Piceno è corsa al pannellismo Daitarn 3 Haran Banjo: Stefano Stracci, sindaco di Monteprandone, sta pensando di installare la oramai celebre pensilina attorno alla piccola casa natale di San Giacomo della Marca: “Ahò, non ci piove sopra e non ci batte il sole, risparmiamo sui costi di manutenzione del tetto, che sta lì da 600 anni”. Per non essere da meno, l’altro giovane alfiere del Pd piceno, Valerio Lucciarini sindaco di Offida, sta valutando di pannellizzare, oltre ovviamente che Piazza del Popolo, anche tutto il corso Serpente Aureo fino ad arrivare a Santa Maria della Rocca. A Ripatransone investimenti ridotti, per via delle dimensioni del vicolo più stretto d’Italia, che comunque sarà coperto da Daitarn 3 Haran Banjo.
Mentre nelle città gemelle della costa, è corsa per non essere da meno: a Cupra si pensa di coprire con le pensiline i ruderi del Castello Sant’Andrea (per le stesse ragioni di Stracci a Monteprandone), mentre a Grottammare, in vista della campagna elettorale, è davvero sfida alla grande: il vicesindaco Enrico Piergallini ha promesso pensiline fotovoltaiche nella Piazza Kursaal, lo sfidante di centrodestra Filippo Olivieri invece annuncerà nei prossimi giorni la copertura dell’intera spiaggia sud (dal Tesino al Ballarin) con le pensiline.
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VERISSIMO… a San Benedetto sono giunte 33 delegazioni che provengono da tutta Italia x vedere la Grande opera d’arte..
azzz ma non dovevano venire dalla Russia??
Simpatica satira e concordo appieno nel giudicare “brutte”, per usare un ……grande eufemismo le pensiline. In qualsiasi caso mi permetto di dirle che in nessun modo, e quindi anche nella satira, azzarderei paragoni tra le due città (nominando Piazza del Popolo), morfologicamente opposte. In tale senso le segnalo un ampio servizio corredato di stupende foto, qui di seguito copiato, della rivista online Vanity Fair.it sezione Traveller, sulle 8 piazze più belle d’Italia. Un saluto.
Le 8 piazze più belle d’Italia
Abbiamo intervistato storici, fotografi, architetti, urbanisti chiedendo quale fosse secondo loro la piazza più scenografica. Il risultato è pura bellezza: il Bernini di San Pietro, il barocco di Lecce, la magnificenza del Plebiscito… La vostra preferita qual è?
Piazza del Popolo, Ascoli Piceno
«Accanto a piazza San Marco a Venezia e piazza del Campo a Siena, tra le piazze più belle d’Italia segnalo quella del Popolo ad Ascoli Piceno. È una piccola piazza (misura 90×30 metri) dove la teatralità trionfa perché gli edifici sembrano disporsi con grande delicatezza per organizzare lo spazio: i palazzi sono ai lati e il fondale è chiuso dalla chiesa di San Francesco che offre alla piazza il lato e l’abside mentre la verticalità del campanile si contrappone all’orizzontalità degli altri edifici. Il pavimento omogeno in travertino grigio dai riflessi perlacei, che riveste anche la maggior parte delle costruzioni, viene interrotto solo dai mattoni rossi del loggiato dalle esili colonne in granito che danno l’idea di opere removibili come quelle usate sul palcoscenico.
Giancarlo Consonni, professore di Urbanistica, facoltà di Architettura, Politecnico di Milano- “La bellezza civile” (Maggioli 2013) è la sua ultima pubblicazione.
“In qualsiasi caso mi permetto di dirle che in nessun modo, e quindi anche nella satira, azzarderei paragoni tra le due città (nominando Piazza del Popolo), morfologicamente opposte.”
Giampy e fattela na risata ogni tanto :-) Te lo dico con tranquillità: i tuoi commenti a volte rendono antipatici gli ascolani (che antipatici non sono) e quindi la magnifica città di Ascoli.
Relax! ;-)
Ma infatti guarda che una risata, quando ho visto personalmente le pensiline a San Benedetto, me la son fatta, stanne certo! In qualsiasi caso se fossi stato l’estensore del pezzo e avessi dovuto fare un raffronto con Ascoli, magari avrei nominato quale luogo dove istallare quelle pensiline il quartire di Monticelli, che a parer mio, come lo sono del resto i luoghi scelti in riviera, non avrebbe avuto quell’impatto negativo che ha fatto rabbrividire in modo esagerato i sambenedettesi. Per il resto caro Piceno si vede che non mi conosci e ti invito a rileggere bene i miei commenti prima di rispondere, del resto il mio voleva mettere in risalto l’importante parere del Consonni sulla nostra Piazza e non le …….pensiline, ma questo non lo avevi capito.
Secondo me sei tu a non aver capito che il pezzo di Flammini è satira… visto che continui a dire che non doveva citare Piazza del Popolo ma Monticelli perchè era più adeguata alle pensiline.
C’è anche la Corea del Nord di mezzo, attenzione…