ASCOLI PICENO – Allenamento allo stadio ‘Del Duca’ per la truppa bianconera. Dopo la seduta mattutina, alla quale era presente anche una troupe Rai per collegamenti con la trasmissione ‘Mattina sport‘ (Rai Sport 1) e i bambini dell’Associazione Down di Teramo che hanno festeggiato il 29mo compleanno di Massimo Loviso con una torta, di nuovo in campo alle 15 per quella pomeridiana. Ha ricominciato a lavorare in gruppo Lys Gomis, ma per capire se sarà disponibile per sabato bisognerà attendere i risultati di un ulteriore ecografia alla coscia interessata dall’infortunio. A riposo Montalto, mentre Di Donato e Peccarisi hanno svolto terapie. Il capitano sarà assente sicuro della sfida col Modena: per lui lesione di secondo grado all’adduttore sinistro.

Intanto l’Ascoli è ripiombato per la seconda volta della stagione in zona play out, complice la sconfitta di Livorno. Mister Rosario Pergolizzi rimane comunque ottimista, ma allo stesso tempo lo è con una buona dose di realismo: “E’ normale essere preoccupati: la classifica è quella che è e le gare diminuiscono. Il tempo c’è anche se è poco, visto anche che abbiamo anche partite difficili da qui alla fine. Ma ho fiducia nei ragazzi e il mio obiettivo è quello di tirare fuori ciò che di positivo hanno dentro. Non ci resta che lavorare“. Lavorare soprattutto su ciò che non va. Su questo Pergolizzi ha le idee chiare: “La squadra deve ancora assimilare le idee di gioco che voglio. Bisogna trovare l’equilibrio mentale, capire durante il corso della gara qual è il momento di attaccare e quale quello di difendere. Soprattutto capire che se attacchi l’avversario lo tieni lontano dalla porta. A volte – spiega ancora il tecnico bianconero – tendono a fare cose per istinto, senza leggere bene la situazione. Bisogna abituarci a capire che l’azione di un giocatore deve essere seguita da quella di un compagno“.

Dal giorno del suo arrivo, lo scorso 20 marzo, Pergolizzi ha avuto sempre pochi giorni per preparare ogni gara, tra turni infrasettimanali e recuperi. Stavolta, però, di tempo ce n’è: “E’ la prima volta che abbiamo una settimana intera. I ragazzi negli ultimi tempi hanno giocato undici gare in quaranta giorni e ciò comporta una fatica mentale, prima che fisica. Se c’è anche una ‘stanchezza’ psicologica per essere ogni anno costretti a salvarsi? Non credo, non bisogna sentirsi mai appagati“. Sabato al ‘Del Duca’ arriva il Modena. “Non sarà la sfida della vita. Per me non esistono partite della vita, o della svolta. E la salvezza non passerà per la prossima gara. Bisogna avere solo continuità di risultati. E per farlo occorre lavorare gara dopo gara, senza pensare troppo alla classifica o alle altre cose negative“. Giovedì si saprà se il ricorso dell’Ascoli contro la squalifica di due giornate inflitta a Simone Zaza verrà accolto o meno. Per l’allenatore di Palermo poco cambia: “Ovvio che lui in campo ci darebbe una grossa mano, ma io sto preparando la sfida come se non lo dovessi avere. E se così sarà chi gioca non lo farà rimpiangere“.

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