ASCOLI PICENO – Un Massimo Silva ottimista come non mai da quando siede sulla panchina dell’Ascoli. Arrivato in sala stampa, nonostante la sconfitta interna il tecnico appare carico, combattivo, tanto da sbattere più volte i pugni sul tavolo, spronando perfino gli stessi giornalisti presenti: “Quest’anno non ho mai visto tanta pressione e tanta voglia di raggiungere il risultatoesordisce – e ciò mi dà grande fiducia. Non lo dico tanto per farlo, ma sono certo: battaglieremo fino alla fine“.

Dopo la prestazione di questa sera ci crediamo ancora di più. La squadra ha avuto un grande impegno, ne parlavo anche col capitano poco fa,  ma purtroppo non basta a volte. Cercheremo di migliorare dove dobbiamo, ma spero che il pubblico abbia apprezzato che stasera abbiamo fatto il possibile. Il Padova – continua Silva – ha fatto gol nell’unico tiro in porta. Dicevano di me che mi mettevo in dieci in area, ma stasera da loro non filtrava un pallone. Poi anche il rigore: non l’ho rivisto ma sembrava ci fosse“. Ancora sulla prestazione: “Sono molto contento per gente come Colomba e Morosini, che non giocavano da tanto, ma li abbiamo recuperati. Peccato per le respinte del portiere avversario. Zaza – scherza – mi dice sempre che ci va, ma stasera purtroppo… Stasera anche lui era arrabbiato con sé stesso perché avrebbe voluto dare di più, ora dobbiamo ricaricarlo per rivedere il nostro Simone. Se ha la mente altrove? Da ragazzo serio qual è e per come si allena non lo voglio pensare assolutamente“.

Su Loviso: “Dopo la contestazione di mercoledì aveva tanta voglia di fare bene. L’ho visto meglio, ma non deve abbassarsi troppo per costruire l’azione“. Ancora sulla gara: “Nelle ultime partite i ragazzi erano un pò frenati, ma stasera no. Prima della gara ho detto loro di giocare senza paura e si è visto. La difesa ha giocato bene, certo se fossimo stati di più sarebbe stato meglio. Ma non guardo alle assenze. Credo che il pubblico abbia apprezzato il nostro impegno, anche se solo quello non basta“.

Infine, sul futuro:”Ora dovremo giocarcela, con il Verona subito, poi a Brescia, sperando che anche la fortuna giri. Se mi sono pentito di tornare? Se quando mi hanno richiamato non sono rimasto è perché mi piace lottare, e mi piace farlo nell’Ascoli“.

Andrea Soncin, tra i migliori in campo, dice: “Se a Vicenza abbiamo avuto un approccio sbagliato, oggi c’è stat una sola squadra in campo. E’ una sconfitta straimmeritata, ma sono convinto che sia l’atteggiamento giusto“. Sulla brutta gara di Zaza: “Simone lo temono tutti e gli riservano trattamenti non molto consoni. Non riesco a capire che da diverse partite non gli fischiano più un fallo. In serie a dicono che i talenti non vengono tutelati, ma talenti ce ne sono anche in serie B“. Questione sfortuna: “Oggi molto è andato storto. Come sulle respinte: nel tiro di Loviso la palla ha attraversato la porta con io e Zaza appostati bene. Nel secondo tempo tante mischie ma ci è mancata la stoccata“. Sull’episodio del rigore: “La mano è netta e il braccio largo. Era, però, molto vicino“. Per concludere: “Prima della gara ci siamo parlati: da qui alla fine faremo tutto il possibile e in ogni finale di gara dovremo uscire senza rimpianti“.

Vasco Faisca col Padova ha sostituito Peccarisi nel ruolo di centrale di difesa: “Tra tutte le posizioni quella al centro mi si addice di più, mentre fare il terzino mi mette un pò in difficoltà. Ma io gioco per la squadra, è quello che conta“. Il difensore non è mai retrocesso in carriera, ed è sicuro che anche quest’anno andrà così: “Se ho paura di retrocedere? No, perché non avverrà. Nei tre anni qui ad Ascoli, nei primi due ci siamo salvati all’ultima giornata. Quest’anno, forse, nell’ultima gara dei play out. Poco conta. Sto già pensando al Verona – continua Faisca – perché stasera dopo tanto tempo abbiamo giocato come si deve: tatticamente abbiamo giocato bene, siamo stati corti, aggressivi, non permettendo al Padova di sfruttare i suoi contropiedi. Siamo carichi“. Sul gol subito: “Bisogna analizzare bene: uscire sull’uomo toccava a me, ma non potevo farlo a cento all’ora, perché se mi saltava erano guai. Era meglio concedere il tiro, ma Ze Eduardo ha fatto un gran gol“.

Ai tifosi dice: “Li capisco: anche la squadra deve dar loro la carica giusta. Ma credo che anche loro si siano accorti che abbiamo dato tutto. Il tifoso ascolano, però, ci starà sempre vicino. Accetto le critiche, ma aspetterò tutti per festeggiare“.

Mister Fulvio Pea parla così della sua squadra e dell’Ascoli: “Con questa vittoria non è assolutamente chiuso il nostro campionato. Dobbiamo ancora stringere i denti. Oggi – prosegue – è stata una difficilissima gara, sapevamo che l’Ascoli avesse una grandissima voglia di risultato. Credo che a loro non sia mai mancato il gioco e anche stasera l’ha dimostrato, dove è stato molto sfortunato negli episodi“.

 


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