ASCOLI PICENO – Ci fosse stato lui questa sera forse un gol l’avrebbe segnato. In tutte quelle mischie o quelle respinte Renato Campanini, la ‘faina‘ dell’area di rigore, avrebbe fatto esplodere i tifosi, come capitò per 74 volte negli anni trascorsi in bianconero. Al ‘Del Duca’, per sostenere i ragazzi guidati dal suo ex compagno di squadra Massimo Silva, c’era anche lui, una delle glorie bianconere, primo tra i marcatori dell’Ascoli, nonché autore del primo gol in serie B nel ’72 e in A due anni più tardi.

Quando ho visto entrare i giocatori in campo – confessa il 74enne ex attaccante – confesso che mi è venuta un pò di malinconia, pensavo di dover scendere anch’io in campo per aiutarli“. Sulla gara e sul suo preferito, Simone Zaza: “Oggi purtroppo è stato il giocatore che mi ha deluso più di tutti. Ha grandi possibilità, ma oggi gli altri suoi compagni hanno dato tutto. E’ andata male, mi dispiace. C’era anche un rigore, netto netto netto (ripete tre volte, ndr) sul fallo di mano. Ha fatto tanti tiri ma non c’è stato verso di far gol. Sono alcune gare che non gliene va bene una all’Ascoli”.

Sul futuro di campionato, dice: “Sabato arriva il Verona, magari si vince con loro. Cosa fare da qui alla fine? Mancano quattro gare ancora, bisogna darsi da fare e vincerle. Chiaro, se avessero vinto stasera il torneo avrebbe avuto una svolta. Ma il calcio è anche questo“. Su Silva, affianco al quale giocò con la maglia del Picchio, dice: “L’ho visto nel pomeriggio e abbiamo mangiato insieme (chi era con loro oggi ci ha garantito che stare lì ad ascoltarli mentre ricordavano i momenti che furono è stato un vero spasso, ndr). Ora però non è il momento di entrare nello spogliatoio“. In sala stampa, Renato Campanini è stato premiato con una targa dal direttore generale bianconero ‘Mimì’ Gaspari (vedi fotogallery). Ma per lui anche lo striscione della curva ad inizio gara: ‘Bentornato a casa faccia da gol‘. “Quando l’hanno esposto mi sono emozionato. Come quando l’arbitro ha fischiato”. Già, fosse per lui sarebbe anche sceso in campo.


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