ASCOLI PICENO – Due anni e 4 mesi di reclusione e 2400 euro di multa per ricettazione di due telefoni cellulari e detenzione di foto e materiale pedopornografico. Questo il dispositivo della sentenza, letto dal giudice del tribunale di Ascoli Piceno, Giuliana Fillippello, a carico di L.S., 54 anni, di San Benedetto del Tronto.  

L’uomo –  processato con rito abbreviato – venne arrestato dalla Polizia di San Benedeto del Tronto, il 10 agosto del 2012, perchè con il suo telefono cellulare aveva scattato migliaia di fotografie di parti intime di bambini mentre erano in spiaggia. Ad avvertire gli agenti fu il titolare di uno studio fotografico, dove il cinquantaquattrenne aveva portato a sviluppare alcune copie delle immagini.

Oltre al gravissimo reato, per il quale il Pm Carmine Pirozzoli aveva chiesto 4 anni di reclusione, è emerso anche un ritratto dell’uomo fino ad ora oscuro, che mostra quelli che sono i segni di una infanzia quasi violata: abbandonato dalla madre quando era piccolo, infatti, S.L. ha continuato a vivere la sua vita tra un orfanotrofio e l’altro, e in qualche occasione avrebbe subito anche violenze. Tutto questo l’avrebbe portato a forti crisi depressive, degenerate poi in gravi scompensi psicologici.

Il suo avvocato difensore, Francesca Palma del Foro di Fermo, nella sua arringa, aveva chiesto, quindi, alla Corte l’infermità mentale e l’assoluzione piena per il cinquantatreenne di San benedetto del Tronto, che dal momento del suo arresto si trova ristretto nel carcere di Marino del Tronto. In subordine, inoltre, il legale difensore ha richiesto di accertare le condizioni psichiche dell’uomo, con una pena alternativa al carcere. Il giudice si è riservato qualche giorno per decidere.


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