ASCOLI PICENO – Zohuir Benelbahiaoui, 32 anni, e Issam Hawari, 36 anni, entrambi marocchini ma residenti a Martinsicuro e ad alba Adriatica, sono stati condannati oggi, dal collegio giudicante del tribunale di Ascoli, rispettivamente a 10 e a 5 anni di carcere per aver violentato, nel settembre 2010, una loro connazionale di 35 anni, in una casa abbandonata nella zona campestre di San Benedetto del Tronto.

Secondo la denuncia della giovane marocchina, l’obiettivo dei suoi due carnefici sarebbe stato quello di convincerla a prostituirsi per poi consegnargli i profitti. In particolare, Benelbahiaoui l’avrebbe costretta per diversi giorni, minacciandola anche con una pistola, ad avere rapporti sessuali con lui e con Hawari.

Nonostante la sentenza di oggi, però, c’è un lato della vicenda ancora oscuro, considerato che di  Benelbahiaoui, fidanzato della vittima e accusato anche di sequestro di persona e lesioni gravi, non v’è traccia: Il marocchino, infatti, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi, sembra essere scomparso nel nulla, e qualcuno ha azzardato l’ipotesi – tutta da verificare – che sia già morto da tempo in un incidente stradale. Per Hawari, invece – difeso dagli avvocati, Umberto Gramenzi e Simone Matraxia -, c’era anche l’ accusa di minacce.

 


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