ASCOLI PICENO – Cambia la stagione, cambia il campionato d’appartenenza, ma, ahinoi, le penalizzazioni restano. Ecco la prima. Anche nel prossimo campionato, quello che lo vedrà impegnato nel Girone B di Lega Pro, l’Ascoli partirà (almeno) da meno uno in classifica. Ieri la Comissione Disciplinare della Figc, con comunicato n.120, ha ufficializzato la notizia che era già scontata dopo il deferimento nei confronti della società di Corso Vittorio e del presidente Roberto Benigni dello scorso 27 maggio: un punto di penalizzazione da scontare nel prossimo torneo e sessanta giorni di inibizione, poi patteggiati a quaranta, per Benigni ‘per non aver documentato agli Organi federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di gennaio e febbraio 2013‘. Nell’occasione, l’Ascoli è stato difeso dall’avvocato Michele Cozzone di Isernia, vicino all’avvocato Eduardo Chiacchio, alla cui procura l’Ascoli aveva già fatto affidamento.

La speranza non nascosta è che le brutte notizie finiscano qui, nel senso che da qui ad inizio stagione, ma anche oltre, non arrivino altri comunicati del genere di relativi inadempimenti. Ma la realtà, tuttavia, non nega del tutto questi timori. E’ alle porte, infatti, la scadenza del 25 giugno per provvedere alla presentazione dei documenti relativi agli stipendi di marzo e aprile, ma anche al rapporto PA (contenente tra l’altro il bilancio), tutto da presentare alla Covisoc pena un punto di penalizzazione per ogni inadempienza. Ma la data da segnare ancora di più è il 1 luglio: quel giorno si saprà se l’Ascoli avrà rispettato le scadenze, ma soprattutto se potrà iscriversi al campionato. Da Corso Vittorio trapela poco, ma pare che Silvia Benigni stia facendo di tutto per garantire la regolare iscrizione. Tutto questo tra mercato (in mano ancora al ds De Matteis) e la piazza bianconera, che, dopo lo scotto della retrocessione, spera di vivere un’annata con ben altre emozioni.


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