ASCOLI PICENO – “Aspettiamo risposte dai ministri, – afferma Lara Ricciatti, deputata Sel firmataria insieme all’on. Luciano Agostini ed altri deputati marchigiani, di 2 interrogazioni sottoposte ad Orlando e Zanonato – li incalzeremo per averne presto e ci impegneremo perché ad Ascoli venga restituita trasparenza, si ridia priorità alla bonifica del sito e perché si chieda ad i cittadini, con un referendum, che destinazione dare all’area dell’ex Sgl Carbon”. Questa mattina, al ristorante “Il Desco”, l’onorevole ascolano, accompagnato dalla collega di Fano, hanno illustrato il contenuto delle 2 interrogazioni in oggetto.
L’ultimo atto della vicenda Carbon inizia nel 2005, quando la fabbrica chiude i battenti, dopo aver dato per anni lavoro a centinaia di ascolani. Due anni dopo lo stabilimento Sgl Carbon Ascoli entra nella fase conclusiva della sua dismissione. Quello che è rimasto alla città è un’area di 27 ettari, definita nelle interrogazioni un “cuore tossico”. I due deputati marchigiani si soffermano in particolare sul rischio di speculazione edilizia e finanziaria che si può celare dietro le attuali operazioni di recupero dell’area. “Se nelle intenzioni iniziali c’era quella di realizzare innanzitutto il Polo Tecnologico, perché ora la destinazione finale diventa per lo più residenziale? Prima di edificare, non sarebbe il caso di effettuare una bonifica approfondita del sito? Questo è quanto chiediamo ai Ministri” – afferma Luciano Agostini.
Le preoccupazioni dei due deputati, che nel caso dell’interrogazione presentata al Ministro dell’Ambiente, si sono avvalsi del sostegno dell’on. Agostinelli del M5S, sono innanzitutto le intenzioni della Restart in relazione alla bonifica dell’area, da effettuata in una fase precedente all’edificazione. Attualmente invece ci troviamo di fronte alla ristrutturazione di Villa Tofani senza che la fase di bonifica sia stata completata. “Il rischio di patologie cancerogene, causate dagli agenti tossici dispersi nell’area , è aumentato di 36 volte rispetto all’aumento medio nazionale, secondo dati Istat”- riporta allarmata la Ricciatti. “Abbiamo quindi chiesto al Ministero dell’Ambiente un’ispezione, perché il tema della salute dei cittadini sia salvaguardato, tenendo presente il precedente giuridico dell’Ilva di Taranto”- chiude l’on. del Pd.
Il motivo della seconda interrogazione, quella sul tavolo del Ministro Zanonato, trae origine dall’esigenza di rendere più trasparenti le intenzioni della Restart, dal giugno 2010 proprietaria dell’area. “Il fatto che ad oggi la Carisap abbia un ruolo fondamentale– aggiunge Agostini- tanto da essersi riservata il diritto di nominare l’amministratore delegato della Restart (Giuseppe Campanella, consigliere Restart delegato al progetto del Polo n.d.r.), denota una partecipazione che a mio parere è socialmente e politicamente deplorevole . Perché non si espone così in altri progetti?”.
Il punto più dibattuto è la destinazione dell’area, per la quale si è passati da una scelta convinta che abbracciava la realizzazione del Polo Scientifico, inteso come volano della ripresa produttiva della città, a una destinazione di tipo commerciale e residenziale di 380 mt3. Un cambiamento del genere, che non coinvolge la cittadinanza, rimane nelle alte sfere imprenditoriali e delle istituzioni locali, pronte a forzare la realizzazione attraverso il PRU, mettendo così a rischio i prossimi 50 anni di sviluppo urbano, denotando una irresponsabilità su cui bisogna fare chiarezza.
Altro fattore importante è il rispetto del principio europeo del “chi inquina, paga”, introdotto dall’art. 242 del codice dell’Ambiente (Dlgs. 152/2006). A chi spetta farsi carico della procedura di bonifica? Chiaramente alla Restart, ma non si è tenuto conto che la Carbon avrebbe potuto dare, con il suo capitale sociale certamente più ampio, maggiori garanzie patrimoniali senza imporre tra l’altro vincoli di destinazione. Ciò avrebbe evitato la virata verso la residenzializzazione della zona, che rischia di danneggiare il valore degli immobili posseduti dalle famiglie ascolane e di congestionare notevolmente la zona, se non si realizza un serio piano per la viabilità.
Ormai vive per l’area Carbon, non ci dorme la notte… Fa interrogazioni inutili, propone referendum irrealizzabili e contesta tutto a priori senza aver mai partecipato ai tanti incontri preliminari che la ReStart ha organizzato nel 2012 per arrivare ad una decisione partecipata. Se era così interessato poteva dare il suo contributo in quella fase…
Signor Piceno, forse neanche Lei ci dorme la notte per difendere l’iniziativa sull’area ex Carbon, deleteria sotto molteplici punti di vista per la città di Ascoli. Nell’articolo, e nelle interrogazioni di Agostini, si parla di questioni di merito molto concrete, rispetto alle quali né la Restart né, tanto meno, Comune e Provincia, hanno dato risposte esaustive alla collettività. Lo slancio con cui Lei difende sempre ed indiscriminatamente questo nefasto progetto e tutto ciò che fanno l’amministrazione Comunale, la Provincia e la fondazione Carisap fa sorgere il sospetto (anzi…..in realtà, molto più di un sospetto) che Lei abbia un qualche interesse o ruolo diretto nella faccenda………Che ci può dire in proposito?
Per quanto mi riguarda le risposte di Restart e degli enti pubblici sono state molto esaurienti. E pare che lo siano state anche per parte dell’opposizione. Oppure vuole insinuare, come è suo solito, che anche loro abbiano interessi di parte?
Appunto, “…..per quanto LA riguarda….” ma per molti niente affatto. Dire che l’opposizione abbia ritenuto esaurienti le risposte sulla ex Carbon è palesemente falso, tant’è che nel Consiglio comunale di fine giugno la quasi totalità dei gruppi consiliari di opposizione sull’argomento si è astenuta (non hanno votato contro soltanto per non essere tacciati di andare contro una iniziativa che, teoricamente, dovrebbe creare qualche posto di lavoro). Io non insinuo nulla circa la partigianeria dell’opposizione, invece mi sorprende quella sottesa ai SUOI interventi. Perché non risponde alla mia domanda, di cui sopra? Lei ha interessi diretti nella faccenda ex Carbon?
Già risposto: alcun interesse nè diretto nè indiretto riguardo l’area Carbon. Non bisogna avere interessi per giudicare positivamente il progetto. Moltissimi ascolani la giudicano positivamente, anzi… potrei dire la maggioranza degli ascolani visto il voto del consiglio comunale. Le ricordo nuovamente che parte dell’opposizione si è astenuta e parte ha VOTATO A FAVORE… e non mi riferisco al gruppo misto ma all’Alveare.
Già risposto? E dove? E’ proprio sicuro di non avere ruoli in Restart ed Ecoinnova? Il naso si sta allungando ……..
Il fatto che la maggioranza degli ascolani sia favorevole al progetto Restart e semplicemente una Sua opinione. Il fatto che i gruppi di maggioranza del Consiglio comunale abbia votato a favore non dimostra un bel nulla. I gruppi di opposizione si sono tutti astenuti tranne l’Alveare: significa che QUASI TUTTA l’opposizione si è astenuta. Non cerchi di mistificare i dati, come al solito.
Sicurissimo. Ed il naso è della stessa lunghezza di sempre.
P.S. Maggioranza compatta a favore del progetto e opposizione che in parte vota a favore e in parte si astiene. Un successone per Comune, Provincia, Regione e ReStart. Raramente si ha una condivisione simile in consiglio comunale. In pratica non ci sono contrari. Mi dispiace per lei, per Agostini e per la Girardi, altra illustre personalità ossessionata dal progetto. Per fortuna la città andrà avanti e non starà a badare al solito partito del NO.
Si certo….come no! Talmente lungo che ci ha fatto il nido ……. un picchio.
Dell’opposizione SOLTANTO l’Alveare ha votato a favore, tutti gli altri gruppi si sono astenuti: avrebbero votato contro ma non lo hanno fatto per evitare le tipiche strumentalizzazioni pidielline, del tipo siete “il partito del no”.
Vede Signor piceno, a differenza Sua il sottoscritto non deve fare il tifo per la ReStart come un ultras della curva. A me sta a cuore ESCLUSIVAMENTE l’interesse della collettività non il successo di un determinato gruppo di affari o l’affermazione di determinati personaggi. Se la mega speculazione edilizia portata avanti da ReStart (che – nonostante gli altisonanti proclami – sicuramente non farà neanche la bonifica del sito che costerebbe almeno 35 mln di Euro) andrà avanti, egregio piceno, non si dispiaccia per me o per Agostini o per la Girardi, si dispiaccia per la città di Ascoli!
….Ha ragione Giannotti: l’operazione è deleteria!
… Molto meglio lasciare tutto com’era!!!
Non credo affatto che sia meglio lasciare tutto com’è né l’ho mai affermato. Ma tra gli estremi del fare la mega speculazione edilizia della Restart – che aggirerà anche la bonifica dei siti – ed il non fare nulla possono esserci diverse soluzioni realmente utili alla città: per esempio fare il polo scientifico-tecnologico ed un grande parco pubblico (che ad Ascoli non esiste) evitando le colate di cemento del residenziale, direzionale e commerciale. E’ solo un esempio. Secondo Lei, caro pippopippo130, quale termine si dovrebbe utilizzare per un progetto che – se andrà in porto – determinerà la morte completa del centro storico di Ascoli? Non va bene “deleterio”? Allora mi dica Lei come definirlo.
Disinformazione allo stato puro visto che ci sono sia il Polo Scientifico e Tecnologico, sia il parco urbano. Il primo, dopo mesi di incontri con tutti gli attori cittadini e non (università, enti di ricerca, sindacati, imprese, associazioni culturali, ecc), si è costituito nei giorni scorsi, si chiamerà Hub21 e si occuperà di automazione, green economy, design; il secondo nascerà sulle sponde del fiume e avrà una grandezza di 6-7 ettari. Circa 1/3 dell’area sarà invece destinata ad edilizia residenziale e commerciale per un semplice motivo: i finanziamenti statali sono svaniti perchè stornati dal Governo Berlusconi verso L’Aquila e la bonifica costa circa 30 milioni di euro. Tra l’altro il costo lieviterebbe ancora di più se l’area (circa 30 ettari!!!!) fosse utilizzzata quasi interamente per farne un parco visto che nelle zone a verde la bonifica deve arrivare, per legge, molto più in profondità.
Un’ultima cosa: mettetevi d’accordo su questa questione della speculazione edilizia. Perchè prima si dice che c’è crisi, che Ascoli perde abitanti e che quindi questi appartamenti non li comprerà nessuno; poi si dice che gli imprenditori vogliono speculare. Se non c’è richiesta per questi appartamenti, che speculazione è? Casomai si tratta di un’operazione ad altissimo rischio.
Comunque per fortuna la città di Ascoli e le istituzioni provinciali e regionali si sono mostrate mature e compatte nel dare il via libera a questa importantissima sfida. Ormai la strada è tracciata e speriamo che nel corso degli anni sorgano meno intoppi possibili in modo che venga rispettato il cronoprogramma di Restart. Le solite opposizioni di Agostini e dei suoi seguaci non hanno seguito e comunque non possono sortire alcun effetto. Possono contattare anche Barroso, Obama o Papa Francesco. Semplicemente perchè gli attacchi sono del tutto infondati.
Caro “piceno”, perchè disinformazione? Forse nel mio intervento sopra riportato non mi sono espresso bene: so benissimo che la proposta Restart contempla ANCHE il polo scientifico-tecnologico ed il verde pubblico insieme alla mega speculazione edilizia (appartamenti, locali commerciali ed uffici da mettere sul mercato). Io intendevo dire che nell’area ex Carbon sarebbe auspicabile che si realizzino SOLTANTO (SENZA la mega speculazione edilizia) il parco scientifico-tecnologico ed un grande parco urbano degno di questo nome (non certo le parti residuali dell’area, abbarbicate sulle coste del Tronto).
Gli esperti che conosco, e mi sembra anche logico, mi hanno detto che la bonifica dell’area per fare il parco urbano deve andare MENO in profondità che se invece su di essa di vogliono realizzare abitazioni e, quindi, costerebbe di meno non di più.
Per fortuna che sono svaniti i finanziamenti pubblici per la bonifica!!!! Pensi un pò, la Restart avrebbe assolto al proprio obbligo di realizzare la bonifica dei siti con soldi pubblici, della collettività. La collettività avrebbe pagato per l’inquinamento della SGL Carbon. Ciò dopo che il Comune di AP, quando la SGL Carbon ha venduto l’intera area alla Restart, si è DIMENTICATO (sentiti complimenti al Sindaco Castelli!) di imporre l’obbligo di bonifica alla SGL Carbon stessa che per lungo tempo ha inquinato il sito (è l’aria respirata dagli ascolani). Imporre l’obbligo alla SGL Carbon avrebbe significato tutelare il pubblico interesse perchè trattasi di soggetto (la SGL) infinitamente più solvibile (è una florida multinazionale tedesca) della Restart. Così, purtroppo non è stato, proprio la Restart si è accollata questo obbligo di bonifica estremamente oneroso (30 mln sembra essere una stima ottimistica). Le istituzioni pubbliche in questa vicenda non hanno svolto il compito cui sono chiamate.
Cmq, ho la sensazione che i privati coinvolti siano all’opera per sottrarsi all’onere della bonifica, ma…..per carità…..è una mia sensazione. Forse nasce dal fatto che in Italia le ex aree industriali inquinate non sono state mai bonificate.
La speculazione, nonostante la enorme crisi del settore immobiliare e l’emorragia di abitanti di cui soffre Ascoli, c’è, eccome! Anche se gli immobili realizzati rimarranno vuoti e, soprattutto, se sarà eluso l’obbligo di bonifica. La Restart dice che ragiona sul medio lungo periodo (20, 30 anni secondo le parole del Presidente Gaspari). Su tali tempistiche potrebbe allora risultare un’operazione altamente profittevole. Inoltre, a carico della collettività saranno le opere viarie ed il traffico connessi a tale speculazione.
E’ davvero difficile – se non impossibile – che la Restart faccia questa operazione per spirito civico o per beneficenza.
Cmq, caro “piceno”, non sono solo i seguaci di Agostini ad opporsi a questa assurda operazione: ci sono molte associazioni cittadine, di estrazione e tradizione culturale diversissima, ad avere espresso il proprio dissenso.
Allora, caro “piceno”, buon lavoro sul crono-programma di Restart.
La bonifica di zone destinate a verde costerebbe meno? Ma chi sono questi esperti con cui parla lei? Tornavano da una cena tra amici?
Cosa si doveva fare? Si doveva imporre alla SGL Carbon di bonificare l’area? Guarda che in quella zona ci sono state molte imprese negli anni, non solo la SGL Carbon. E ognuna avrebbe rinfacciato l’inquinamento all’altra, si sarebbe finiti in un vortice di carte bollate e tribunali di durata almeno decennale.
Lei è la classica persona che propone cose irrealizzabili e senza copertura finanziaria, un sognatore in poche parole. Farebbe tutto verde e tutto polo ma non indica una strada per dare sostenibilità economica alla sua proposta. Guardi che questo non è simcity ma è la vita reale.
P.S. Qui sono quasi tutti del mio parere, in consiglio comunale idem… eppure lei continua a dire che la gente la pensa come lei. Ha dei sondaggi per caso?
Confermo: la bonifica costerebbe meno. Gli esperti del settore da cui l’ho sentito erano in un contesto tale che il loro tasso alcolemico era presumibilmente pari allo zero.
Certamente che si doveva imporre l’obbligo della bonifica alla SGL Carbon: si sarebbe dovuto perseguire e tutelare l’interesse della collettività ad ogni costo e non “calarsi subito le brache”,come hanno fatto le pubbliche autorità competenti ,di fronte alla multinazionale tedesca per paura delle lungaggini burocratiche o eventualmente connesse ad un contenzioso. Non scherziamo! Inoltre, una volta che le pubbliche autorità avessero preso posizione, si sarebbe potuto negoziare per giungere ad una soluzione soddisfacente per la collettività.
A me, come a moltissimi cittadini ascolani e non, della sostenibilità economica del progetto Restart non importa un beneamato accidente. E’ un problema della Restart e Suo. Interessa invece la sostenibilità urbanistica, demografica, ambientale e sociale del recupero dell’ex area Carbon (che dovrebbe trovare naturale sede nel nuovo PRG e non correre con la procedura del PRU), non gli utili della Restart!
Qual è il luogo in cui SIETE tutti d’accordo?
In Consiglio comunale di AP TUTTA L’OPPOSIZIONE, tranne l’Alveare, è sfavorevole al progetto Restart.
Sondaggi: no, non ho sondaggi. Lei invece?
Continua a fare disinformazione. Intanto le faccio notare che qui, tra chi ha commentato, siamo in 5 favorevoli e 2 contrari. Inoltre le ricordo che in consiglio l’opposizione ha in parte votato a favore e in parte SI E’ ASTENUTA. Che è diverso dal votare CONTRO.
Per il resto evito di portare avanti il battibecco perchè tanto ho capito che lei è un sognatore e non è solito valutare se le idee hanno un fattibilità o sono campate per aria.
You may say I’m a dream but I’m not the only one …..
La maggior parte dell’ opposizione, pur essendo contraria, e si è astenuta solo x evitare di essere tacciata di essere contro la creazione di ipotetici posti di lavoro. Lo hanno spiegato anche sulla stampa.
Direttore un consiglio se posso: certi commenti a dir poco infantili e che non hanno nulla di serio, vista l’importanza dell’argomento se fossi in Lei eviterei di pubblicarli, se non altro per evitare figuracce ai cittadini di San Benedetto che taluni potrebbero identificarli nel signor “pippopippa130” suo concittadino. Che ne pensa? Tornando all’argomento, personalmente concordo con “Piceno”; basta ai partiti del NO! Il progetto di Restar lo vedo bene per la crescita della città. Un saluto.
Ora, visto l’importanza dell’argomento, vado a rispondere a Giannotti: ad Ascoli c’è un grande Parco Pubblico: il Colle dell’Annunziata. E, sinceramente, non vedo come questo proggetto possa decretare la morte del Centro Storico: il Centro Storico dovrebbe imparare a vivere “super partes” proprio perchè “Centro Storico!”
Per il resto sottoscrivo (per brevità di risposta) quanto scritto da Piceno.
@pippopippo130
Forse Lei ha voglia di scherzare! Il colle dell’Annunziata è un fianco scosceso di una collina (o colle che dir si voglia), non è affatto grande e presenta una fruibilità estremamente difficoltosa e limitata: provi un pò a farci una corsa, per esempio. Nell’area ex Carbon si potrebbe realizzare un fantastico parco pubblico, di ampio respiro e dimensioni, pianeggiante e dal quale si raggiunge in pochi minuti il centro. Potrebbe essere a vocazione sportiva, per esempio, con la realizzazione di molteplici impianti per le varie discipline, utilizzando l'”archeologia industriale” già ivi presente.
Morte del centro storico: se di realizzano 400 appartamenti, locali commerciali e direzionali a ridosso del centro (si stimano circa 5.000 abitanti), secondo Lei non ci sarà alcun effetto? O il centro sarà svuotato e “desertificato” da questo nuovo quartiere? Un centro storico è vitale e florido se ci risiedono persone, famiglie ed attività economiche e commerciali, non se si limita ad essere soltanto un luogo museale o sede delle istituzioni pubbliche e basta…..così è destinato alla rovina.
Lei è liberissimo di concordare con “piceno”, ci mancherebbe altro, spero, però, che la Sua sia un’opinione disinteressata.
Buone vacanze!
Il parco previsto da ReStart è già grandissimo. Quella zona è di quasi 30 ettari, sarebbe una follia farci solo un parco, neanche Londra ha un parco simile.
Comunque una cosa non si capisce: perchè quaslasi persona che difende il progetto, secondo lei lo fa per interesse? Anche noi potremmo dire che lei ha qualche interesse ad ostacolare il progetto. Ma nessuno lo ha detto… anche qui si vede la differenza di stile e non solo.
Carissimo “piceno”, legga meglio! Non ho detto che bisognerebbe fare solo il parco urbano sull’area ex Carbon ma parco urbano E polo scientifico-tecnologico: DUE COSE INSIEME.
Mi rendo conto di non essere in grado neppure di poter sfiorare le vette della Sua intelligenza e del suo stile ma permetta un’umile domanda da parte di questo minus habens …….usa il plurale maiestatis oppure parla come portavoce di un gruppo? Vede, il mio sospetto non è che qualsiasi persona che è a favore del progetto Restart sia interessata ma che LEI lo sia.
Non sono portavoce di un gruppo e non parlo col plurale maiestatis. E’ lei che ha lanciato la stessa velata accusa sia a me che a pippopippo (“spero che la sua sia un’opinione disinteressata”). Neanche ricorda ciò che scrive?
Le ipotesi sono due: ho il morbo di Alzheimer oppure Lei non scrive in modo chiaro. Ai lettori l’ardua sentenza!
I Ministri Orlando e Zanonato risponderanno. Il referendum mi sembra che non sia un vincolo ma una proposta. L’area almeno per quello che si sa è della Restart e quindi la bonifica deve essere privata e non pubblica.
Forse si pensa che con un referendum l’area possa essere bonificata con finanziamenti pubblici?
Quello che è ben evidenziato nell’articolo è di “rendere più trasparenti le intenzioni della Restart” la quale mentre si è attivata per la realizzazione del Polo Tecnologico poi oltre a qualche pagina web sul sito http://www.hub21.it/ non si è fatto. Il sito è stato attivato a marzo ma al momento niente si fa almeno i media niente hanno pubblicato.
Penso che la bonifica comunque debba essere direttamente collegata alla destinazione e all’uso dell’area ma il Polo Tecnologico non comprendo perché debba essere in relazione con la bonifica. Quindi ben vengano le risposte dei Ministri e spero proprio che la Restart dichiari cosa vuole fare per davvero.
L’onorevole deve intervenire sulla stampa solo per far ricordare a tutti che ancora esiste e resiste!
Buongiorno signori tutti, oggi ho letto sulla stampa precisamente sul Messaggero un articolo con il seguente titolo “Il Polo tecnologico prende forma, ecco HUB21” . Beh mi sembra che alle chiacchiere chiacchierate ci sia in alternativa una realtà che ancora una volta investe soldi (non pubblici) per proporre delle idee che possano portare un nuovo sviluppo. Io (sapete che ho vissuto a Torino) penso che i lughi si assomiglino un po tutti e quindi ci siano le fazioni, chi tifa per non fare e chi opera per fare. Come vedete però i verbi utilizzati per ognuna delle fazioni sono diversi. Noi che siamo su queste righe come chi mi ha preceduto (Giannotti, Piceno …) siamo osservatori e quindi perché prendersela così tanto, con tono quasi da avvocato dell’accusa o pubblico ministero come fa lei Giannotti nei confronti di Piceno. Siamo qui a fare chiacchiere, mentre ieri quelle persone di cui parliamo , bene o male a seconda della curva, hanno compiuto un’altra azione, HANNO FATTO. Salutiamo gli onorevoli che si prodigano nel difendere i nostri interessi, così come pare si stiano prodigando per aumentare un dirigente nel CIIP con ben 90.000 €uro l’anno. Qui si osserva, io dai tetti di Torino, osservavo i piccioni e ogni tanto lasciavo loro del becchime, sapete molte volte in inverno era utile prenderne un paio da cucinare con le patate , ma parlo dei piccioni Giannotti !!!
Esatto. Mentre alcuni continuano a chiacchierare a mezzo stampa, altri fanno i fatti, un passo alla volta, investendo soldi.
Il partito delle chiacchiere, nel frattempo, si occupa anche di piazzare sulle locali poltrone d’oro gli amici di partito rimasti senza.
Il tutto con un aggravio di spese per le società pubbliche come dice giustamente il vicepresidente della Regione Marche Antonio Canzian. Che giustamente fa notare che comunque questo malcostume è bipartisan.
E il cittadino paga!
Non mi sento di appartenere a fazioni o “curve”: di Agostini e del PD (al quale non sono iscritto e che non voto) non me ne importa assolutamente nulla, cerco solo di ragionare con la mia testa e sulla base di dati di fatto perchè sono un osservatore completamente disinteressato e libero, anche rispetto a questo specifico argomento: se Agostini dice cose condivisibili le apprezzo ma non perchè le abbia dette Agostini ma perchè sono argomenti intrinsecamente validi, a mio avviso ovviamente. Spero tanto anche io che il polo scientifico-tecnologico possa prendere forma e dare un impulso positivo al territorio. Ciò che mi inquieta è la mega speculazione edilizia (circa 400 appartamenti) che si vuole nascondere dietro al paravento del polo s.t.. Se ciò significa essere faziosi …….beh…..allora lo sono! Se il mio tono non Le piace, libero di pensarlo ma è solo un suo problema. Sarò pure l’avvocato dell’accusa ma Lei, caro Marcovaldo, incarna perfettamente il ruolo dell’avvocato difensore.
Passando invece alla Sua metafora ornitologica, se Lei rimembra i piccioni subalpini da cucinare in pentola (attenzione alle infezioni!) a me sovviene un giochino che avevo da bambino: un picchio che picchiettava dopo avere inserito in esso una moneta……….
Gentile signor P.Giannotti , è bello vedere come quando ero sui tetti di Torino le macchine che giravano piccole sotto le strade, e dai tetti le tante gru che si alzavano, ai primi degli anni sessanta a costruire quelle che una volta si chiamavano case popolari e oggi qualcuno (confondendo i concetti) ne parla come di sociale housing. Le gru che sono salite sui cieli di Ascoli del comparto Firenze, della nuova variante di Villa Rendina e di Monterocco queste ultime con l’obiettivo appunto di contribuire ad offrire sul mercato case a buon prezzo (1.670 – 1.760 €uro al metro quadro), il tutto per oltre 460 +110 appartamenti senza contare la ipotesi di nuova costruzione di un palazzo ad angolo di via Gorizia/Indipendenza dell’Ing.Mariani Rolando in sostituzione di una Villa Liberty, come pubblicato qualche tempo fa da un giornale stampato locale. Ma vedo che queste situazioni lei pur vivendo ad Ascoli Piceno non le conosce o sono amici suoi ? Non si offenda, le dico questo perché ognuno di noi ha amici e conoscenti e famiglia, e molte volte (ma è umano) di questi non vede i lati critici anche quando a volte diventa goffo il tentativo di eludere/nascondere situazioni evidenti che invece vengono stigmatizzate e condannate nell’altro campo. Caro Giannotti, a proposito da piccolo un libro per l’infanzia che mio nonno mi leggeva aveva un bambino protagonista si chiamava Giannettino, era un po come Giamburrasca se lo ricorda quello della pappa col pomodoro? ma questa è acqua passata, come il suo picchio che io non ho mai avuto, perché gli animali che cantano o picchiettano a pagamento non sono mai stati il mio forte, mi piacciono liberi !!! Torno sul tetto , ho l’antenna che oggi non funziona bene … buonaserata !!!
Esimio Signor Marcovaldo, a mio modesto avviso tutte le iniziative edificatorie che Lei cita sono assurde, inutili e dannose per la città di Ascoli, così come la mega speculazione della Restart. Forse Lei crede che io sia qualcuno appartenente a qualche fazione interessata a boicottare lo specifico progetto Restart per favorirne altri. Le assicuro che è completamente fuori strada. Se l’Ing. Mariani (CHE NON CONOSCO) dice cose – a mio avviso – condivisibili in merito alla speculazione edilizia che vuole fare la Restart e poi “razzola male” facendo lui stesso speculazioni edilizie (e comunque è tutto da verificare ciò che Lei afferma e soprattutto di quanto volume stiamo parlando) beh…..questo non è un mio problema ma è una questione di coerenza del suddetto Ing.. Cosa vuole che me ne importi? Osservo poi che Lei da molti dati per scontati quando essi non lo sono affatto anzi…non sussistono proprio (“….lei pur vivendo ad Ascoli Piceno….” “….o sono amici suoi?….” ed altre corbellerie citando). Vede Signor Marcovaldo, Lei del personaggio calviniano cui si ispira – secondo me – non ha certo il trasognato candore e la tenera dabbenaggine (date le Sue velenose parole intrise di malizia, di rabbioso paternalismo, gli inutili ed astiosi riferimenti personali che però si dissolvono nel vento perchè totalmente campati per aria) ma sicuramente la tendenza a fare errori marchiani.
Lei ragiona ancor secondo vecchi schemi, ha una visione faziosa e manichea della realtà e non riesce a tollerare che un cittadino estraneo ad ogni circuito di potere (che peraltro non vive neanche ad Ascoli) possa appassionarsi ad un tema fondamentale per la città, approfondirlo e prendere posizione in modo totalmente disinteressato e libero, senza che debba essere guidato da interessi di parte siano essi di natura lavorativa, economica, politica o familiare che dir si voglia. Caro Marcovaldo, i tempi stanno cambiando, in moltissimi iniziano ad interessarsi sul serio della cosa pubblica senza secondi fini. Presto un’onda anomala di civismo partecipativo emarginerà personaggi come Lei che parteggiano acriticamente per un clan, passando sopra agli interessi della collettività, fiancheggiando iniziative disastrose per la comunità. Ciò avverrà anche ad Ascoli, dove tutto accade in ritardo perché la sua classe dirigente negli ultimi anni ha con successo mistificato la realtà ed ingannato tante persone per bene, con l’appoggio di una stampa che definire tale – me ne rendo conto e chiedo venia – rappresenta un pesante insulto ai pochissimi veri giornalisti che vivono ed operano in Italia (tra questi quelli di Piceno Oggi e di Riviera Oggi). Lei, caro Marcovaldo, potrà anche sbeffeggiare il mio nome, la cosa non mi tocca affatto anzi….mi diverte molto e denota la estrema povertà dei suoi argomenti (Cmq, Giamburrasca è un vero mito!).
Passando, infine, agli uccelli, nonostante le Sue rassicurazioni, quando penso a Lei quel picchio a moneta che mi divertiva tanto non riesco proprio a togliermelo dalla testa ……mah……chissà perchè?
Chiudo con un consiglio: sui tetti torinesi lasci perdere le beccacce (che non ci sono) e pure i piccioni (che portano malattie)……ecco, si dedichi all’antenna televisiva che in queste ore stanno arrivando buone nuove………
Buongiorno Direttore,
non mi sembra di avere affermato che siano stati predisposti progetti ma ho parlato di ipotesi, apparsa su un giornale locale che riferiva di un intervento ad alta sostenibilità ambientale , in cui appariva il nome del progettista . La ipotesi riguardava una villa liberty all’angolo tra via Gorizia e viale Indipendenza. Probabilmente ho associato impropriamente il riferimento al cognome che appariva per cui chiedo scusa al professionista di questa associazione e conclusione fuori contesto . Mi scuso con lei Direttore, la Redazione ed i suoi lettori ma probabilmente la copia dell’articolo, di qualche anno fa, contiene un refuso fuorviante.
Grazie, credo che l’ing. Mariani sarà soddisfatto.
Rispondo a Giannotti quì non potendolo fare direttamente alla Sua risposta.
Il Parco dell’Annunziata è un Parco. Ci si và a correre, ci si và a prendere una boccata d’aria buona, ci si và a ……. A fare tutte le cose che si fanno nei parchi. Posso concordare con Lei che sicuramente è un Parco sfruttato malamente e che ha potenzialità enormi che le varie amministrazioni non hanno mai saputo sfruttare. Penso solo a come potrebbe essere bella una Stagione Teatrale estiva al Teatro Romano o una serie di Concerti Estivi alla Fortezza. Tenuto pulito guadagnerebbe tantissimo!!
Poi ho detto che il Centro Storico dovrebbe imparare a vivere di vita propria. Non può fare la guerra ai Centri Commerciali, come non può entrare in competizione con la zona Carbon. Per il semplice fatto che una macchina da Rally non può competere con una di Formula 1: sono cose diverse!
Il Centro Storico dovrebbe vivere di negozi ed attività da Centro Storico e non con negozi fotocopia dei centri commerciali. Dovrebbe essere completamente chiuso al traffico. E offrire alloggi qualitativamente ed architettonicamenti completamente differenti da quelli del progetto Carbon.
Non dico migliori o peggiori.
Dico completamente diversi.
Sicuramente è auspicabile che l’Annunziata sia valorizzata con le iniziative che lei dice ma rimarrebbe comunque con dei limiti intrinseci e “strutturali” di fruibilità.
Alloggi diversi come? E’ proprio questo il punto focale: l’aspetto abitativo e demografico. Il centro tende a spopolarsi è questa tendenza non potrà che essere incrementata da una valanga di nuovi appartamenti a ridosso dello stesso.
Attività commerciali diverse come? Purtroppo, i dati che abbiamo sotto gli occhi ci dicono, a differenza di quanto afferma l’amico pippopippo, che sono stati proprio i centri commerciali a desertificare centri storici delle città medio- piccole, anche da un punto di vista commerciale.
Attività commerciali come? Come Siena, come Perugia, come Urbino, come, Arezzo, come qualsiasi altra città Italiana (sviluppata) che abbia un Centro Storico di valenza Nazionale.
Allogi diversi come? Non certo come il comparto Firenze, ma alloggi ricchi di storia, con un concerto archittetonico. Certamente più costosi e destinati ad una nicchia di persone. La via della riqualificazione (e rivalutazione) del Centro Storico passa sotto diversi canali…… Abbiamo una ricchezza inestimabile. Valorizziamola!!!
Sono d’accordo. Ma la valorizzazione necessità di abitanti ed attività economiche! Anche nei centri storici che Lei cita ci sono negozi ed attività che potrebbero trovarsi dentro un centro commerciale.
Giannotti Lei è fenomenale ! Peccato che lei , come me, non sia di Ascoli, perché certamente nelle sue osservazioni su quello che gli altri propongono o fanno Lei ha tanto da dire, meno altre iniziative, parlo di quelle in corso, Villa Rendina o Monterocco, dove invece è così parco di consigli ma soprattutto di considerazioni. Io ho letto i documenti pubblicati sul sito http://www.ascoli21.it e non mi risultano i 20/30 anni che lei riporta, né nei documenti che il Consiglio Comunale ha approvato, né che la bonifica possa essere … non ricordo il termine che lei ha usato negli interventi precedenti . Lei rafforza in me la considerazione dell’essere fenomenale perché ha dati inoppugnabili sui danni che i centri commerciali hanno procurato ai centri storici, ma forse non sa o tace probabilmente, che la Regione Marche ha con una propria legge vietato i Centri Commerciali, quelli per intenderci come l’Oasi o Citta delle Stelle. Ora però le chiedo : ma lei per riqualificare la Sgl Carbon che propone , poi quello che propone con quali soldi pensa di farlo e con quali strumenti ? Ritengo che le sue competenze possano avere un utilizzo anche in chiave propositiva oltre che capacità critica distruttiva, che mi consenta sono quelle che hanno prevalso fino ad oggi. Se mi permette le critiche però sono una funzione molto elementare per la sua formazione , perché un qualsiasi Marcovaldo di passaggio è in grado di farle con la stessa tenacia e lo stesso pressapochismo! Buona serata …
La proposta, molto semplice, l’ha fatta. Niente case, solo parco e polo tecnologico. Oltre non si spinge, e forse è meglio così.
Se uno gli chiede: “con quali soldi, come renderebbe il progetto economicamente sostenibile”, la risposta è altrettanto semplice: non mi interessano la sostenibilità e i conti di ReStart, doveva pagare la SGL.
Se gli si fa notare che la situazione era molto complessa, con molte aziende che si sono succedute e che hanno inquinato il sito, che si andava sicuramente verso un lungo contenzioso/processo, il Giannotti risponde: non mi interessa, bisogna provarci, ecc. ecc.
Insomma… conviene lasciar stare.
Giannotti, ha ragione lei.
Perché non argomenta sul merito delle questioni poste?
Io fenomenale? Beh… il bue disse cornuto all’asino! Dopo la figura barbina che Lei ha fatto con l’Ing. Mariani e con i lettori viene ancora a pontificare ed a lanciare invettive nei miei confronti. Complimenti!
Le iniziative edificatorie che Lei cita sono tutte deleterie ma qui stiamo parlando dell’area ex Carbon!
La logica di medio lungo periodo l’ha testualmente espressa il presidente ResTart Gaspari in varie occasioni pubbliche. In questa fase dell’ iter amministrativo il Comune non ha ancora il crono-programma al suo vaglio così come molti altri dettagli.
I danni arrecati dai centri commerciali sono sotto gli occhi di tutti ed il fatto che la Regione Marche ora li vieti conferma questa circostanza.
Quanto al piano propositivo , il sig. Piceno ha risposto x me.
Concludo dicendo che, se penso al mio picchio a moneta, sono sereno e contento della mia distruttivita’, del mio essere elementare e del mio pressappochismo (ma sono solo sue opinioni e lascio ai lettori la valutazione del valore e dello spessore di esse).
Quando prendo granchi faccio ammenda perché questo vige nel mondo civile. Invece lei non sa o fa finta di non sapere che un accordo di programma ha bisogno di un corno programma e questo e’ richiesto ed è nella documentazione che ha malamente letto anche se pubblica . Ce sempre sottopone gli altri ai suoi esami ma non dice cosa farebbe lei, con quali soldi e per quali scopi ?! Faccia una cosa visto che il caldo ci costringe a luoghi freschi, approfondisca le sue nozioni generali e del PRU , non si limiti alla lettura del “bignami PRU ” e poi ci risentiamo , io intanto mi faccio un bel bagno in questo meraviglioso Adriatico che è uno dei motivi di trasferimento da Torino . :-)
..ecco nel frattempo se ha bosogno anche Lei di un “corno”……ops….”corno programma” ce lo dica! Il caldo…………
Scherzi dello strumento! Come il suo ” bosogno ” . L’informatica ironizza con noi . Buon fine settimana.