ASCOLI PICENO – Continua la ‘pulizia’ in casa Ascoli Calcio, o, se preferite, la ‘diaspora‘. Già perché settimana dopo settimana il gruppo della retrocessione dello scorso anno e presente fin dal ritiro si sta estinguendo. Dopo Pasqualini, Faisca e Morosini, anche due pezzi da novanta e d’esperienza per la categoria come Andrea Soncin e Manuel Scalise sono in partenza. Specie il ‘Cobra’, già assente questa mattina alla seduta della squadra, che è già ad Avellino dove firmerà un contratto biennale.

Avevamo detto di pulizia, perché è quella una delle mission da raggiungere del ds Angelo Fabiani: ‘purificare’ la rosa da elementi che non hanno voglia di rimanere in Prima Divisione. E uno di questi, a sorpresa, dopo un mese in stand by, ma soprattutto con un contratto pronto sulla scrivania di corso Vittorio Emanuele e tante dichiarazioni con ad oggetto una ‘firma imminente’, Andrea Soncin ha deciso di cambiare aria. Rifiutando la proposta di un biennale fatta dalla società e accettando, invece, i due anni di contratto proposti dagli irpini, dopo anche il lavoro di mediazione del suo ex vice Aloisi, oggi al lavoro in Campania. Soncin sarà presentato insieme al difensore Polenta tra qualche giorno.

L’Ascoli tiene a precisare che è stata una sua totale volontà: “Ha preferito risalire di categoria – afferma il ds Fabiani -, noi lo aspettavamo in sede, ma lui ha deciso di fare un’altra strada. La società non c’entra nulla e ci consideriamo una sorta di ‘parte lesa‘ in questa vicenda: noi abbiamo tutto il possibile, accontentandolo sia nell’ingaggio che nella durata dell’accordo, l’abbiamo trattato da privilegiato e nessuno me lo può smentire. Lui, invece, – continua il ds – diceva di voler aspettare il rientro del suo procuratore“. Ancora Fabiani, che aveva sempre parlato di un ragazzo disponibile e serio nella trattativa per il prolungamento: “Mi sento deluso dal suo comportamento – dice -, ma si assumerà le sue responsabilità. Anzi, ho consigliato anche di fare un comunicato stampa per non mettere in mezzo la società. Mi spiace per i tifosi, ma vogliamo uomini diversi“.

Intanto, però, la piazza continua a mormorare. Dopo la brutta eliminazione in Tim Cup e un mercato prevedibilmente sottotono, tra i tifosi crescono gli interrogativi per la nuova stagione. Specie dopo la partenza di quello che doveva essere, per volontà di tutti, il nuovo capitano del Picchio. Un mese di attesa per un giocatore che, seppur senza contratto, era giunto ad Ascoli nel giorno del raduno per cominciare la preparazione con i nuovi compagni. Quindi l’attesa della firma, giorno dopo giorno, che è divenuta sempre più un mistero. Cosa starà aspettando? Forse vorrà capire che squadra verrà fuori? O aspetta qualche proposta interessante? Resta il fatto che il terzo capocannoniere della storia bianconera insieme a Bierhoff (158 presenze, 48 reti), di cui 8 nell’ultimo campionato, è andato via.

Eppure un modo per far tornare un pò d’entusiasmo ai tifosi c’è. E ha un nome e un cognome: Sasà Bruno. Fabiani, come al solito, si nasconde: “Vediamo“. Dall’ambiente del giocatore, comunque, affiorano sentimenti contrastanti: da una parte la voglia di tornare in un ambiente che lo ha amato e che lo accoglierebbe con ciò che è rimasto dei fuochi di s.Emidio, dall’altro proprio il fatto del dolce ricordo rappresenterebbe un freno in caso di insuccesso, proprio per non rovinare il bel passato. Poi l’incognita della categoria e del contratto. Oltre del calo di appeal di un Ascoli che non attrae oggi come in passato.

Ancora ad Ascoli, ma con la voglia di cambiare aria, infine, Manuel Scalise: anche ha manifestato chiaramente alla dirigenza di voler partire in un recente incontro. Per lui o una cessione o un’altra risoluzione, visto il contratto di altri due anni.


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