ASCOLI PICENO – La questione della riqualificazione dell’area Carbon arriva alle porte del Parlamento. Grazie all’interessamento dell’onorevole Luciano Agostini Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha incontrato, oltre che lo stesso deputato del Pd, anche alcuni componenti di Area Carbon, un comitato costituito da singoli cittadini della società civile con lo scopo di catalizzare l’attenzione su un luogo della città di Ascoli da anni al centro di intensi dibattiti politici ed economici.
“L’idea di questo incontro – si legge nella nota – nasce proprio dalla volontà di Luciano Agostini, da sempre parte attiva nelle vicende riguardanti le sorti dell’ormai dismessa SGL Carbon, di cercare una sponda ministeriale in grado non solo di fare luce sugli eventi in corso e sulle condizioni dell’area ma anche di sostenere la cittadinanza che si è riunita all’interno di Area Carbon nella battaglia che da qualche mese a questa parte sta portando avanti contro il piano di cementificazione proposto dalla Società Restart che, allo stato attuale delle cose, verrebbe adottato all’infuori del Piano Regolatore Generale: 380 metri cubi di cemento destinati a nuove abitazioni che sorgerebbero in un’area in cui il suolo è stato per anni inquinato dalla ricaduta di polveri sottili e dalla presenza di amianto e scarti industriali”.
Durante l’incontro, la delegazione composta da , ha illustrato al Presidente le condizioni dell’area dell’ex complesso industriale e i possibili scenari futuri di riqualificazione, chiedendo anche alcune informazioni su simili casi italiani ed esteri al fine di capire quale possa essere il processo di riqualificazione che potrebbe tutelare maggiormente la salute dei cittadini e la vivibilità del quartiere, nell’ottica dello sviluppo di una coerente idea di città. “Il Presidente, dal suo canto, ha dimostrato tutto il suo interesse, proponendo un intervento ministeriale al fine di verificare l’effettivo stato dell’inquinamento del suolo e dei processi di riqualificazione proposti, manifestando non solo la sua preoccupazione per una questione così spinosa ma anche la volontà di rimanere aggiornato sull’evolversi della vicenda e di porsi come parte attiva all’interno di essa, mettendo a disposizione i mezzi ministeriali al fine di salvaguardare al meglio la salute dei cittadini” conclude la nota.
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Onorevole Agostini ma la sua interrogazione al ministro dell’Ambiente ha avuto attenzione dal ministro o no?
L’Onorevole Agostini, a capo di questo comitato (da lui organizzato e sostenuto) sta solo facendo dell’ostruzionismo politico per avere un suo peso all’interno di questa vicenza. La solita politica…la peggiore, perchè non porta nulla, anzi distrugge quel poco di buono che è stato fatto e si sta facendo.
Concordo! Tutti hanno e devono avere l’obbiettivo di ridurre la quota destinata al residenziale. E mi pare che ce l’abbiano anche gli imprenditori di ReStart. Però intanto bisogna andare avanti perchè questi processi sono molto lunghi, soprattutto in Italia. Non possiamo permetterci di bloccare tutto. Poi se arriveranno fondi pubblici o risarcimenti della SGL, allora si ridurranno le palazzine. D’altronde mi pare che il cronoprogramma della ReStart sia progressivo, le palazzine da costruire verrebbero spalmate in un periodo da qui a dieci anni, mano a mano che si procede con la bonifica. Quindi intanto partiamo, poi da qui a dieci anni si deve trovare il modo per rinunciare all’ultimo lotto di costruzioni residenziali.
Concordo pienamente!