ASCOLI PICENO – Vertice del coordinamento provinciale delle Associazioni Comunali  per Matteo Renzi. All’incontro, che si è svolto il 1 ottobre scorso a Monteprandone,  erano presenti i rappresentanti di tutti i comuni della provincia: da Ascoli Piceno a San Benedetto del Tronto, da Colli a Spinetoli, da Castel di Lama ad Appignano del Tronto e da  Monteprandone a Grottammare. “Nel corso della riunione – recita la nota di Mauro Pesarini, consigliere comunale in quota Pd – si è presentato il programma della Leopolda Marche che si svolgerà a Loreto il 12 ottobre prossimo con la partecipazione di Matteo Renzi”.

“Leopolda-Marche è un nome evocativo, che vuole replicare un percorso positivo di partecipazione: ascoltare, discutere e proporre, proprio come è avvenuto con il movimento di Matteo Renzi che ha avuto avvio da quell’entusiasmante iniziativa alla stazione Leopolda di Firenze. Il format è molto agile e snello. Non aspettiamo il futuro, costruiamolo adesso, è stato il filo conduttore dell’incontro, mentre  lealtà, solidarietà, insieme, cambiamento, futuro, speranza, fiducia, entusiasmo, oltre a uguaglianza, e polis sono state le parole chiavi”.

“Si è confermata – continua la nota –  la volontà di costituire una rete provinciale di tutte le associazioni comunali che si rifanno alla proposta politica di Matteo Renzi coordinata da Mauro Pesarini, consigliere comunale Pd di Ascoli Piceno.La discussione è proseguita sulle prossime scadenze congressuali del Partito Democratico nazionali, provinciali e locali. Si è confermato tutto l’impegno per sostenere la candidatura di Matteo Renzi a segretario nazionale, come unica vera possibilità di rinnovamento del partito. Uno sguardo anche alla situazione del Pd provinciale: un partito che è  rimasto lontano dalla vita reale ed alle esigenze dei cittadini, attento solo a guardarsi l’ombelico. Non è possibile affrontare problemi nuovi con ricette vecchie, ed in più con le stesse persone”.

“Vogliamo un Partito Democratico – continua – utile alla nostra società, che non anteponga le carriere politiche individuali alla funzione di servizio collettivo, e che, quindi, selezioni la propria classe politica e dirigente sulla base di qualità, competenze e talento. Vogliamo un Partito Democratico aperto agli iscritti e alle iscritte, ai simpatizzanti e alle simpatizzanti, ai cittadini e alle cittadine che, quando necessario, sappia e voglia organizzare primarie vere e trasparenti e confronti con gli elettori sui problemi e le proposte. Vogliamo un Partito Democratico vero dentro e concreto fuori. Vogliamo un Partito Democratico che sia il luogo della giustizia e del servizio. Si devono svecchiare i riti autoreferenziali di direzioni e di assemblee chiamate, nei fatti, solo a ratificare le decisioni del ceto dirigente oligarchico, dare sostanza vera al confronto politico e programmatico, attraverso una leadership che sia espressione chiara di una linea politica riconoscibile e non mutabile a seconda delle convenienze del se, ma anche di patti stretti nell’interesse di pochi.”

“C’è bisogno di un partito che “serva”, che sia strumento e non fine, un partito che sia di chi lo vota e non solo di chi lo dirige. La logica dei “caminetti” non sopravviverà nel nuovo Pd di Matteo Renzi.Vogliamo il rinnovamento della classe dirigente ed un limite dei mandati elettorali. Per questi motivi il prossimo congresso dovrà essere l’occasione per iniziare “il cambiamento”. Il coordinamento provinciale delle associazioni “Renziane” intende  offrire il proprio contributo di motivazioni per  aprire un dibattito sereno anche nella nostra provincia,  per fondare, finalmente, il Partito Democratico che non è mai è nato veramente”.

“Dopo questo primo incontro – conclude la nota – si riuniranno le commissioni per elaborare la piattaforma programmatica a sostegno della mozione Renziana al  congresso provinciale ed avviare la raccolta delle firme necessarie per la sua presentazione.”


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