A breve servizio video con interviste a Franco Gaspari e Vincenzo Marini Marini
ASCOLI PICENO – Restart bussa, Ascoli non risponde. Anzi, se qualcuno risponde, non lo fa in modo amichevole. Questo è il sunto di quanto emerso durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti i massimi rappresentanti imprenditoriali (sui 40 totale che hanno aderito) che hanno dato vita alla società chiamata a bonificare l‘Area ex Sgl Carbon, impegnata a realizzare poi su di esso un Parco Tecnologico, Scientifico e Culturale.
Fa rumore soprattutto la decisione della Fondazione Carisap, proprietaria per il 15% del capitale Restart, di “sospendere” la propria partecipazione: “Con riferimento alle critiche pubblicamente mosse e alle iniziative contrarie, la Fondazione – per il medesimo senso di responsabilità che l’ha spinta a entrare nella compagine di Restart – deve ora valutare se, attesa l’assenza di posizioni ed opinioni in favore del progetto da parte della comunità tutta, sia per essa doveroso sospendere la propria attiva partecipazione ed attendere rispettosamente che vengano adottate altre strade concrete”.
Critiche che partono principalmente dal deputato del Pd Luciano Agostini, nominato apertamente da Battista Faraotti della Fainplast ma soggetto delle attenzioni generali degli intervenuti.
“Nel 2010 abbiamo fondato Restart, e poi nell’agosto 2011 abbiamo presentato il progetto di bonifica agli enti, ma ancora nessuno ci ha risposto facendoci sapere se il progetto vada bene o meno – spiega Franco Gaspari, presidente Restart – Nel progetto si prevede la restituzione di 20 ettari su 24 al Comune di Ascoli, e in parte sarà realizzato verde pubblico, in parte attrezzature sportive, in parte polo tecnologico”.
Immediatamente, per creare un primo contenitore come “acceleratore di impresa”, in vista di Hub21 (una rete di imprese avanzate in ambiti come ambiente, automazione, design industriale), dovrebbero essere investiti 3,5 milioni di euro, più 1 milione per altre attività di sostegno.
“Siamo stati sempre trasparenti, ma nell’ultimo periodo alcuni soggetti, presenti nel territorio da molto tempo e per lungo tempo assenti, sicuramente per motivi pre-elettorali più attivi del solito, dicendo cose vere e non vere, si sono comportati da detrattori senza ad esempio indicare altre soluzioni” afferma Gaspari.
Vincenzo Marini Marini, presidente Fondazione Carisap, chiede che vi siano delle chiare prese di posizione: “Dal nostro osservatorio vediamo che la piaga della disoccupazione sta colpendo con forza Ascoli. Per questo, il progetto Restart mira a intervenire anche sulla questione del lavoro, con una prospettiva di lungo periodo”.
“La bonifica per noi è cosa ottima, e anche il progetto del Parco – continua – siamo attenti alle critiche, anche se arrivano in malafede, perché aiutano a migliorare. A chi parla di speculazione edilizia voglio dire: i tempi sono di vacche magre e si tratta di investire decine di milioni col rischio di recuperarli in decenni, stante la crisi del mercato immobiliare locale”.
E su questo Gaspari aggiunge: “Se emergessero nuove soluzioni, anche da parte del pubblico considerando che non ci sono fondi pubblici, ad esempio una nuova caserma, un ospedale, una scuola, saremmo pronti a rivedere tutto il progetto“. E dice questo in riferimento anche ad alcune posizioni di Massimo Ubaldi, imprenditore edile anche lui presente in Restart.
Se il presidente di Confindustria Ascoli Piceno Bruno Bucciarelli afferma che “sono sei anni che seguiamo questo progetto e da due anni aspettiamo risposte, dobbiamo anche dire che se la burocrazia continuerà ad impedirci di investire saremo costretti, un giorno, a spostare le nostre attività all’estero“, Battista Faraotti parla direttamente dell’onorevole Luciano Agostini : “Ci ha prima fatto incontrare i dirigenti della Regione per agevolarci, adesso invece si comporta al contrario. Ormai sentiamo solo voci contrarie a questo progetto mentre chi è favorevole non va in piazza né sui giornali. Mentre sindaci e amministratori fanno la fila a Roma per ottenere finanziamenti, lui fa la fila per negarceli. Cosa è andato a fare da Realacci? I progetti vanno letti, se si è capaci di farlo. Molte imprese che stanno investendo in Restart vengono derise sui giornali. A questi signori dico: poi andate voi a parlare con i disoccupati?”
Resta fiducioso il consulente progettuale Fabrizio Luciani della Partner Srl: “Stiamo per chiudere accordi di alto livello e al di sotto del Po una cosa come Ascoli 21 non è mai stata realizzata”.
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Andate avanti, andate avanti con il progetto “Ascoli21” e non ascoltate le …..chiacchiere. Voi siete una società, voi avete il progetto, voi avete il capitale per attuarlo e far crescere la città dando lavoro a vari comparti in primis quello d’eledilizia e non è poco! Chi si oppone na ha nulla se non parole, parole.
Ora il deputato Agostini inizierà una guerra anche contro il signor Faraotti, una persona che sta facendo del bene a questa città come in pochi hanno fatto in passato? Solo Costantino Rozzi ha fatto di più per Ascoli.
Ascoli vi vuole, tranquilli. Ascoli vuole questa riqualificazione, non vi fermate e non badate a quello che dicono i soliti disfattisti. Dovete andare avanti il più veloce possibile cercando di battere però tutte le piste che portano ad una riduzione delle costruzioni residenziali.
Sapete, chi ha letto qualche intervento in precedenza del mio essere torinese, ma che vive ad Ascoli da qualche anno. In questa città mi sembra invece che molti ci vivano ma dormendo o riuscendo ad essere fisicamente e cerebralmente assenti. Un progetto di decine di milioni di Euro per la bonifica presentato da oltre due anni e gli enti che dicono ? Una serie di buontemponi che da qualche mese si accorgono che una società di nome Restart ha acquistato i terreni della sgl carbon e vuole bonificarli per costruire delle residenze, un parco urbano ed un polo scientifico tecnologico e culturale e quindi si ergono a paladini degli interessi generali alla ricerca di una “visibilità pelosa” visto le imminenti elezioni. Ma dove sono stati? Gli enti che dal 2007 stanno altalenando nei pareri sulla bonifica, quasi in attesa che un fulmine bruci tutte le carte e li tolga dall’impaccio, quello dire Si oppure No, assumendosi finalmente la responsabilità di competenza. Un deputato del territorio che una vollta cambiata sedia è diventato come il mio compaesano di Collegno, uno smemorato, visto che non ricorda nulla di quanto era in regione marche firmataria di protocolli a partire dal 2004. Un giornalista, non di Riviera Oggi, si preoccupa che il prezzo degli appartamenti scenda e metta in crisi l’edilizia, ma non dice nulla del fatto che il prezzo è uno dei fattori che influenzano le vendite degli immobili e un prezzo piu basso sarebbe favorevole per chi vuole farsi una casa. Ma tra un po’ arriva Natale e pregheremo per uscire dalla crisi e per trovare un posto ai senza lavoro ! buonasera.
L’Onorevole Agostini sa che una gran parte del suo partito è favorevole al progetto ma non lui. Ecco qual’è il problema! Si stà consumando l’ennesima guerra fratricida all’interno del PD per capire chi deve giudarlo. Gli ascolani sono stanchi di queste cose! Fatela finita, perchè state giocando con il nostro futuro…… la politica deve operare per il bene dei cittadini non per il bene proprio. Se non lo capite….lo capirete. Le elezioni sono alle porte.
Perché questo polverone mediatico? Francamente non riesco a capire. Se le critiche e le riserve espresse sul progetto Restart da parte di uno sparuto gruppo di buontemponi, interessati alle imminenti elezioni, esponenti del “partito del no”, ambientalisti talebani, sfascisti, disfattisti, sono solo idiozie infondate e ridicole allora dov’è il problema? Che Restart prosegua serenamente – se convinta di ciò che sta facendo – lungo il percorso che ha delineato e se ne buggeri di questi cani che abbaiano alla luna. Nella massima tranquillità derivante dalla giustezza delle loro posizioni. Chiedere però un consenso “bulgaro” e la tabula rasa delle voci dissonanti – come fa con la consueta arroganza il Celeste Marini minacciando il ritiro della fondazione dall’iniziativa – mi sembra davvero eccessivo. Vogliamo abolire la libertà di pensiero ad Ascoli? Molte critiche ai dissenzienti rispetto al progetto Restart – a mio avviso – eludono il merito rivelandosi personalistiche e generiche. Forse questa conferenza stampa rappresenta – dopo le riserve espresse dallo stesso Ubaldi che fa parte di Restart – un segno di debolezza da parte di questa singolare compagine e vorrebbe lanciare un messaggio alle istituzioni sempre più assenti e silenti su questo tema, in primis il Guido Parlante…..Forse le istituzioni stanno facendo un passo indietro……