Il video sarà visualizzabile anche sui canali della televisione digitale terrestre Super J Tv, visibile al canale 603 nelle Marche e in Val Vibrata e 624 in Abruzzo
Riprese e montaggio di Vincenzo Ingiulla
Intervista di Cristiano Pietropaolo
ASCOLI PICENO – “StartAP21” ha l’intento di favorire la nascita di 10 nuove iniziative imprenditoriali nel nostro territorio. L’idea è nata dalla collaborazione tra la Regione Marche e la Provincia di Ascoli Piceno che ha come obiettivo di formare una nuova classe di imprenditori e metterli a contatto con una rete di contatti di massimo livello.
Abbiamo intervistato il Direttore dell’Istao, Giuliano Calza e il Presidente della Provincia, Piero Celani, che ci illustrano le potenzialità dell’iniziativa in partenza.
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Scusate ma l’approccio di Calza è totalmente sbagliato e va anche contro quelli che sono i principi del Decreto Crescita 2.0 di Passera (un ottimo inizio per iniziare a gestire questa questione), infatti dire che il lavoro bisogna crearselo non significa fare una start-up. Non è che se io apro una pizzeria o un negozio di sigarette elettroniche ho fatto una start-up. Le start-up sono il principale strumento attraverso il quale l’innovazione irrompe nel mercato, per cui senza innovazione non ci sono le start-up; e parlare di innovazione non è una cosa banale. I vari Google non si inventano, e se sono localizzati in precise parti del mondo c’è un motivo, e questi motivi sono noti per cui se si vuole affrontare sul serio questo tema ci vogliono altri tipi di discorsi, che ad esempio al comune di San Benedetto sono stati censurati.
Io non so se i riferimenti calzano o non calzano ma l’innovazione diceva “Barbieri” che sono sempre in relazione a dove si innestano. Un giorno un VicePresidente Ambrosetti Europa ironizzava sulla innovazione delle “olive all’ascolana” e quando un imprenditore gli fece presente che la produzione di oliva all’ascolana investiva l’agricoltura e quindi le tecnologie alimentari e della sicurezza alimentare. Che poi per la distribuzione veniva investita la “cold chain” e che al consumo era importante conoscere il rapporto (al momento della cottura) tra le caratteristiche degli olii che venivano usati e che influivano sul risultato finale e sulla digeribilità del prodotto oltre che sua sua bontà e croccantezza …. aprire un laboratorio artigiano di produzione di olive ripiene all’ascolana stimola la innovazione … almeno nelle competenze che muove …
Ma il problema resta la burocrazia, ormai autoreferenziale e ostile, fortemente ostile alle imprese … sempre più chiusa e contraria alle filosofie del “problem solving” , che sono assolutamente necessarie per rimuovere i ritardi del sistema paese, questa burocrazia impegnata parossisticamente ad autotutelarsi rispetto a qualsiasi decisione da assumere nella propria funzione, alla continua ricerca di deresponsabilizzarsi con una diminuzione del tasso di responsabilità pìù alto è il livello di inquadramento del burocrate … questa come la curiamo ?