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Riprese e montaggio di Arianna Cameli
Intervista di Pier Paolo Flammini

ASCOLI PICENO – Una presentazione nella quale l’attesa primadonna, il nuovo allenatore Bruno Giordano, ha invece recitato una parte da comprimario: e invece le questioni societarie hanno rubato la scena, e il presidente dell’Ascoli Calcio Guido Manocchio ha risposto lungamente alle domande dei giornalisti. Ma di questo parleremo in un servizio a parte.

“Ho accettato col cuore – sono le prime dichiarazioni dell’ex attaccante di Lazio, Napoli ed Ascoli – Proprio per il legame che mi lega a questa città, dove ho trascorso tre anni bellissimi, anche nelle difficoltà”. Qui Giordano ha segnato il centesimo gol in Serie A e qui ha smesso di giocare, in una trasferta a Napoli “nonostante mancassero due mesi alla fine del campionato, ma scelsi proprio quella sfida”.

Costantino Rozzi mi chiuse a chiave nella camera dell’albergo dove si svolgeva il calciomercato – ricorda – perché mi voleva a tutti i costi per salvare l’Ascoli. Anche allora si era in autunno, e anche allora, come oggi, incontrai i dirigenti a Porta Romana. Con Costantino fu un rapporto stupendo e lo volli come testimone delle mie nozze. I miei bambini sono cresciuti a Villa Pigna: per questo, lo ammetto, se mi avessero chiamato altre squadre nella situazione dell’Ascoli, avrei detto di no. Questa è una scelta di cuore”.

“Non ho visto partite dell’Ascoli quest’anno, se non a Catanzaro, di sfuggita – continua l’ex capocannoniere della Serie A – Ma sono convinto si tratti di una formazione con delle qualità tecniche, che non devono essere disperse. Conosco Pestrin, che ho fatto esordire in Serie A a Messina”.

Ma è ai tifosi che si rivolge Giordano: “Saluto quelli che mi hanno conosciuto durante i miei anni ad Ascoli, così come le nuove leve. Già quando ero con Lazio e Napoli ho avuto modo di apprezzare il loro calore, il Del Duca era un fortino. Chiedo loro di aiutare la squadra se necessario. Da parte mia posso dire di mettere il massimo dell’entusiasmo”.

Nel pomeriggio di martedì 29 ottobre Giordano ha diretto il suo primo allenamento, ma non si è sbilanciato sui metodi di gioco: “Inutile parlare di tattica, vero che prediligo la difesa a quattro ma occorre poi confrontarsi coi giocatori a disposizione”. E una utile precisazione: “Il nostro obiettivo è quello di ridare serenità all’ambiente, se poi entriamo nel gruppo delle prime nove magari toglierci qualche soddisfazione. Cercheremo di valorizzare i giovani ma non può essere questo l’obiettivo di una formazione blasonata come l’Ascoli”.

Intanto la società ha ufficializzato che Alberto Mariani, pur mantenendo il ruolo di allenatore della Beretti, aiuterà Giordano anche nel ruolo di allenatore in seconda. Manocchio, al di là delle vicende societarie, ci ha tenuto a ringraziare Giordano per la scelta, aggiungendo: “Non è vero che è venuto qui tramite Lionello Manfredonia, perché ho anche altri amici in comune con Bruno. Devo dire però che Giordano, per accettare l’Ascoli, ha rinunciato a compensi per il suo lavoro televisivo ben superiori all’ingaggio accettato”. Ad ogni modo nel contratto di Giordano è previsto un premio nel caso di raggiungimento dei play-off.

Assente, intanto, il direttore sportivo Antonio Fabiani. Ma per Manocchio nessun problema: “Aveva un impegno sempre per conto dell’Ascoli fuori città”


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