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ASCOLI PICENO – Morale sotto terra per i tifosi dell’Ascoli Calcio alla luce delle vicende societarie e anche del cambio di allenatore, con l’arrivo di Bruno Giordano al posto di Rosario Pergolizzi.
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Questa è veramente bella: per anni e anni gli ascolani si sono vantati della loro “verginità” dai fallimenti (cosa cmq non vera perchè negli anni 50 vi siete fusi col Montedinove), per anni anni hanno preso in giro la Samb per i suoi fallimenti e adesso udite udite i tifosi ascolani vogliono fallire? Adesso che Benigni sta in difficoltà e non può far più vedere la serie B, volete fallire?
Non è che gli ascolani vogliono fallire, è che non c’è oggettivamente alcuna alternativa al fallimento. Basta avere un minimo di cervello per capire che questa società è cotta, sommersa dai debiti e impossibilitata ad andare avanti. Più si va avanti più si rischia di farsi male, molto male. Gli ascolani, che sono furbi, lo hanno capito. Lei ne è dispiaciuto? :)
Non ho capito in che cosa siete furbi?
Fallimento pilotato verso chi?
Quali potenze economiche avete in città che vi permetta di riprendere il cammino di Rozzi?
Ancona, Samb, Pesaro, Fermana ecc. ecc. non mi sembra che in breve tempo si siano riprese… anzi ci sono state molte ricadute…
Meno boria, meno false speranze e un po’ più di realismo… è giunta l’ora del fallimento, punto!
Un solo consiglio da “esperto”… vigilate su chi ” far pilotare il fallimento”… accorciate i tempi di ripresa…
Ma lei prima gufa, poi offende, poi dà consigli. Atteggiamento strano il suo. Non si capisce quale ruolo vuole avere nella questione. Pare quasi che l’Ascoli sia un suo problema, che le cosiddette false speranze siano un problema suo. La verità credo sia la seguente: lei, come tanti sambenedettesi, teme fortissimamente che l’Ascoli fallisca bene e che riparta in C, pulita, sul modello Pescara e con imprenditori ascolani (ci sono, ahivoglia se ci sono) o ascolano-canadesi…… Timore comprensibile, d’altronde la rivalità e il “gufaggio” sono il sale del calcio. Che noia se non ci fossero. Ma almeno getti la maschera e non stia qui a preoccuparsi di false illusioni o a dispensare consigli…. Che poi prendere consigli da parte di chi non ha saputo minimamente vigilare in 20 anni sulle “persone” che si sono avvicendate alla guida della Samb è davvero il colmo dei colmi. Ma questo è un altro discorso, doloroso, che sarebbe il caso di lasciar perdere perchè da sportivo ho profondo rispetto delle sofferenze che avete patito e che non meritate.
P.S. Per farla contenta le dico comunque che a naso il fallimento pilotato è tutt’altro che vicino e sul piatto ci sono ancora sia il prolungamento dell’agonia per i tifosi ascolani o il fallimento brutto, quello a fine stagione. Si impegni nel gufaggio che le speranze di fare festa ci sono… ;-)
Mi spiace ma a gufare… non ho titoli per farlo!
Farete tutto da soli visto che è un fallimento “pilotato”, se lo scrive lei mi fido!
La soluzione l’avete in tasca, perché vi preoccupate?
Se fate il fallimento pilotato ,vi prende bellini , e vi riporta in serie A a me non frega nulla io ho solo fatto notare che voi ascolani per anni e anni e soprattutto fono a quando vi ha fatto comodo vi siete vantati della vostra “verginità” dai fallimenti mentre adesso che le cose si sono messe male volete tutti quanti fallire…..Non mi sembra un atteggiamento coerente da parte vostra TUTTI QUI….e cmq caro piceno una soluzione al vostro ci sta eccome : nicoletti !!! tanti auguri di buon proseguimento!!
Prendendo in esame solo l’articolo e non le banalità del tipo “chiacchiere da bar” di alcuni commenti, specialmente quelli che provengono ahimè per loro, dai “terremotati del calcio”, dico che è profondamente errato dichiarare che i tifosi dell’Ascoli vogliono il fallimento pilotato! Semmai una piccola parte, ma c’è la stragrande maggioranza da individuarsi nella vecchia guardia, di chi ha vissuto la serie “A” di Rozzi, me compreso, che si oppone in toto all’onta del fallimento, macchia indelebile che resterebbe per sempre nella storia gloriosa del nostro club. Il fatto di essere a tutt’oggi immuni da tale disgrazia è ciò che rende ancor più brillante il blasone del Picchio. Ma vediamo queli sarebbero le cose positive in casa Ascoli estrapolando notizie dal Tifometro Bianconero:
In sintesi :
1) la squadra attuale ha una valorizzazione di circa 1,5/2 milioni di euro a cui vanno aggiunti tre delle giovanili che promettono alla grande. Vivaio e prima squadra hanno un valore attuale di circa 2,5 milioni valore confermato da transfermarkt. Anche se Tripoli da solo potrebbe valere non meno di 800.
2) L’immobile di Corso Vittorio Emmanuele ha un valore usucapito di circa 600/700 mila euro a dire poco.
3) la società vanta una causa con il comune per il rimborso di 2,5 milioni di euro per i lavori . La somma non è sicura ma il patteggiamento è nell’aria se cambiano gli scenari.
4) L’Ascoli deve ancora riscuotere il paracadute della B stimabile in 900000 euro. In più deve ancora ricevere parte delle valorizzazioni di alcuni calciatori. Nonchè ovviamente le quote di valorizzazione di Lega Pro tuttora bloccate.
5) il marchio e la pubblicità in Lega pro valgono poco ma di per se possono fruttare tra i 300-400 euro.
6) il vero asso della manica della società è però il risarcimento danni per il caso Papa Waigo. Nicoletti Presidente potrebbe essere la persona giusta per far giocare dalla propria parte un elemento fondamentale nella causa visto che era il suo procuratore prima della defezione. Tuttavia forse non si arriverà nemmeno alla prima udienza. L’Al Wahda in prima battuta rischia una sanzione dieci volte circa il parametro del calciatore stiamo sui seicentomila euro di ingaggio per lo scorso anno e di 800.000 per quest’anno allo El Ittfaq. La società potrebbe chiedere un risarcimento di 6+8 milioni di euro considerando la perdita della categoria ed il ucro cessante se si dimostra che la perdita di Papa essendo avvenuta in concomitanza del ritiro non ha dato tempo alla società di ripianare la perdita.
Questi potrebbero essere i punti su cui Nicoletti dovrebbe lavorare per iniziare a tirar fuori la Società dalle sabbie mobili in cui sta finendo.
A me risulta che sia i gruppi ultras, sia l’associazione dei tifosi (che rappresenta oltre 500 persone) puntino al fallimento pilotato.
Lei a nome di chi parla invece?
Parlo a nome di me stesso e di tanti altri come me che anche se non manifestano apertamente la propria opinione con cortei e proteste pubbliche, soffrono questa situazione e vedono il fallimento come cosa da evitare in assoluto, e ne siamo tanti stanne certo.