ASCOLI PICENO – Dovrebbe essere un martedì bianco come la neve che sta cadendo sul capoluogo piceno, ma in realtà è un giorno nero per l’Ascoli Calcio, a causa dei duri provvedimenti del Giudice Sportivo arrivati poco fa: chiusura della curva sud Rozzi per due giornate e multa di 2.500 euro, tutto per episodi legati al match con il Perugia di domenica scorsa.

La prima sanzione, comminata anche per la diffida arrivata dopo la gara interna col Lecce, è dovuta alle seguenti motivazioni: ”(…) durante il 2° tempo di gara sostenitori della società Ascoli in campo avverso intonavano più volte cori inneggianti alla discriminazione razziale in occasione delle giocate di un calciatore di colore della squadra avversaria”. Mentre l’ammenda è dovuta “perché propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore diversi fumogeni, uno dei quali veniva lanciato nel recinto di gioco, e facevano esplodere alcuni petardi, il tutto senza conseguenze; i medesimi durante il minuto di raccoglimento intonavano cori offensivi verso l’opposta tifoseria”. Mano pesante, dunque, del giudice Pasquale Marino: infatti, la curva sud era stata già squalificata per un turno dopo la gara col Lecce, ma la pena era stata sospesa in base all’art. 16 comma 2 bis del Codice di Giustizia Sportiva. Tale norma, infatti, consente di sospendere la pena e di introdurre un ‘periodo di prova’ alla tifoseria. Se entro tale termine, un anno, si arriva allo stesso comportamento vietato il settore va incontro ad una pena che è la somma delle due comminate.

Al Perugia, invece, 500,00 euro “per il lancio di un fumogeno sul terreno di gioco senza conseguenze“. Nessun giocatore squalificato del Prato, prossimo avversario al ‘Del Duca’ dei bianconeri. Mentre mister Giordano domenica non potrà contare su Carpani, espulso e squalificato per doppio giallo.  Motivazioni e sanzioni che arrivano, inevitabilmente, a poche ore dagli scontri tra tifoserie e poliziotti al termine della sfida al ‘Renato Curi’. A leggere le motivazioni e a bilanciare le sanzioni, c’è il rischio di pensare, alla fine di tutto, come la tifoseria ascolana sia la maggiore colpevole per gli scontri avvenuti. Ma i fatti hanno già scritto qualcosa di diverso.


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