ANCONA – Sostenere la filiera marchigiana del latte fresco QM e tutelare l’occupazione. Sono questi i punti fondamentali su cui hanno concordato questa mattina il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, l’ex deputato Amedeo Ciccanti, i rappresentanti dei sindacati e di Coldiretti convocati a Palazzo Raffaello per approfondire la questione ex Coalac – Cooperlat. Di fronte alle preoccupazioni espresse da questi ultimi in merito a indiscrezioni su interventi che metterebbero in pericolo alcune realtà produttive e il loro indotto, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha dato mandato all’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina, presente alla riunione insieme all’assessore al Lavoro Marco Luchetti, di contattare formalmente il presidente di Cooperlat in modo da chiarire il disegno complessivo dell’azienda.
“Non si tratta esclusivamente di un problema occupazionale – ha sottolineato Spacca – ma più in generale di una strategia economica e sociale che la Regione Marche ha sposato sin dal 2002 per valorizzare i prodotti agricoli marchigiani e i progetti di filiera corta. Una strategia che ha dato i suoi frutti come dimostrano i dati molto positivi dell’export dell’agroalimentare marchigiano all’estero. Si tratta anche di una questione di salute, visto che gli alti standard della qualità della vita e di longevità che si registrano nelle Marche sono indissolubilmente collegati anche a ciò che mangiamo. Fino ad oggi – ha proseguito Spacca – non siamo entrati nel merito del piano industriale di Cooperlat che stiamo ancora aspettando. Appena ne avremo la possibilità verificheremo la coerenza degli obiettivi programmatici dell’azienda con le politiche regionali. Immediatamente dopo ci rincontreremo con tutti i soggetti coinvolti e qui presenti oggi, per valutare la strada da intraprendere e l’eventualità di sostenere un soggetto alternativo per la distribuzione del latte certificato nelle Marche. Quel che è certo è che siamo fermamente intenzionati a preservare questo circuito di produzione del latte di qualità al servizio dei consumatori della nostra regione”.
Attualmente la filiera Latte Marche è composta da 15 cooperative di base che associano circa 100 stalle e 1000 produttori agricoli.
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