ASCOLI PICENO – Approvazione, all’unanimità, della mozione da parte di Fds-Rifondazione Comunista-Sinistra Ecologia e Libertà riguardante i lavoratori Ex-Lsu che gestiscono in appalto le pulizie nelle scuole. Questi ultimi si erano visti tagliare dal Governo lo stipendio del 70%. Il Consiglio Provinciale, aperto per l’occasione e stracolmo di lavoratori interessati, ha approvato la mozione di sostegno. In una nota gli esponenti della Sinistra esprimono la loro soddisfazione lanciando anche qualche stoccata (a proposito dell’assenza dell’onorevole Agostini?):

Da una parte non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per questo risultato e ringraziare quanti hanno contribuito a ottenerlo, dall’altra però dobbiamo esprimere tutto il nostro rammarico per le numerose assenze a quest’appuntamento, dai numerosi consiglieri provinciali, ai nostri referenti in Regione, ai Sindaci del territorio, dove questi lavoratori risiedono.

Ma l’assenza più eclatante che noi condanniamo, è quella di chi rappresenta questo territorio in Parlamento, che votando il Decreto del Fare, ha, di fatto, votato il taglio degli stipendi di questi lavoratori, sarebbe stato molto utile ascoltare con le proprie orecchie le numerose testimonianze delle disastrose conseguenze che il suo voto sta producendo sulle condizioni di vita di questi lavoratori.

Noi, infine, non possiamo che ringraziare questi lavoratori che portando le loro numerose testimonianze di rabbia, parole e anche lacrime, ci hanno fornito la giusta dimensione dei drammi che si vivono nelle famiglie quando si è costretti a vivere con 800 euro al mese, con il coniuge disoccupato, e adesso con il rischio di perdere anche quelli, oppure la rabbia e le lacrime di chi non avrà più il sostegno minimo per mantenere la propria figlia all’università.

Uno spaccato di vita e drammi che ha fatto calare nella realtà un Consiglio Provinciale solitamente troppo istituzionale e che ha dato a tutti i consiglieri, la possibilità di discutere dei reali problemi dei lavoratori, che sono i veri martiri di questa crisi e, soprattutto, delle politiche di austerità dei Governi che li ha direttamente colpiti”.

 


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