ASCOLI PICENO – Travanti va all’attacco, Castelli minaccia querele per diffamazione a mezzo stampa. Il giornalista, al centro, ha il dovere di informare e non di censurare, ponendo attenzione al fatto che le informazioni siano corrette e non lesive della dignità altrui, se appunto non fossero corrette.

L’ex assessore Claudio Sesto Travanti si è nuovamente rivolto alla Magistratura nei confronti dell’amministrazione comunale: “Sono appena uscito dagli uffici della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, per consegnare un esposto che adesso vi comunicherò, tenendo presente una premessa. Io faccio politica ma mai, in tutti questi anni, sono andato avanti con esposti perché la politica è confronto e dialogo. Però, come sapete, nell’ultimo mese ho consegnato il secondo esposto perché ho ritenuto opportuno comunicare alla Procura alcuni fatti che ritengo vadano oltre la politica”.

Travanti si è espresso quindi nel merito della “sostituzione maturata nell’affidamento dei servizi sociali presso la Coser di Porta Cappuccina passati dalla P.a.ge.f.ha. alla cooperativa I Cirenei”. Quest’ultima si è aggiudicata una gara per un importo che Travanti dichiara “di un milione e sette mila euro” per tre anni. Secondo Travanti “I Cirenei non avrebbero potuto partecipare” e quindi, per concorrere alla gara poi vinta, si sarebbero affidati all’Unitalsi di San Benedetto (avremo poi modo nel corso della prossima settimana di ascoltare dettagliatamente la posizione de I Cirenei e dell’Unitalsi in modo da poter fornire una informazione corretta e completa).

Altri dubbi sono stati espressi da Travanti in merito alla commissione giudicatrice che sarebbe stata “composta da un soggetto dell’amministrazione Castelli” (non abbiamo al momento elementi per ritenere che questo dato, da verificare, non sia consentito a norma di legge e regolamenti). L’ex assessore avanza ulteriori dubbi che verificheremo nei giorni prossimi.

Tutti elementi ora al vaglio della Procura della Repubblica.


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